Una dichiarazione di Salvatore Ducato sul corso pedonale

Una dichiarazione di Salvatore Ducato sul corso pedonale

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La conferenza di oggi è stata molto importante perché ci ha permesso di chiarire la nostra posizione in merito alla “questione corso Umberto”, che sicuramente non può ridursi al corso chiuso, corso aperto. Per noi corso Umberto rappresenta una conquista di civiltà, l’unico luogo di comune aggregazione presente nella nostra Bagheria, dove potersi riscoprire persone, lontani dai ritmi frenetici della quotidianità. L’unico spazio dove grandi e bambini possono usare le biciclette. Dove poter fare acquisti in tutta serenità, senza smog e traffico. Uno dei pochi luoghi in cui poter promuovere cultura e spettacoli, investimenti di carattere non solo economico ma anche sociale. Non dobbiamo sottovalutarne, infatti, l’enorme potenziale economico e commerciale.

Quello che abbiamo intrapreso come realtà sociali è un percorso che parte diversi mesi fa, quando, a seguito dell’ennesima protesta di alcuni commercianti, che chiedevano a gran voce al Sindaco l’immediata apertura, abbiamo voluto ribadire la nostra posizione sul corso Umberto. Una posizione chiara e netta che abbiamo manifestato attraverso comunicati e posizioni, per finire con una raccolta firme che ci ha permesso di raccogliere ben 1000 firme in soli due pomeriggi.

Un percorso costituito da idee, opinioni e proposte che non abbiamo voluto contrapporre in maniera sterile e sicuramente poco producente alle opposizioni dei commercianti, cercando sempre un dialogo che portasse a delle soluzioni reali.

Proprio per tale motivo dispiace percepire negli occhi e nelle dichiarazioni degli stessi l’idea che vede noi realtà sociali opposte in tutto e per tutto alla loro categoria, come se si trattasse di una guerra tra poveri. Sono convinto, infatti, che una “guerra” non serva a nessuno, tantomeno alla nostra martoriata Bagheria che invece ha bisogno di soluzioni e proposte costruttive.

Pertanto, vorrei ricordare che siamo sempre stati disponibili alla partecipazione alle decisioni riguardanti il tema corso, auspicando la stessa volontà anche dalla controparte. Una cosa è certa: le realtà sociali e i cittadini che vivono in questa città e che proprio qui vogliono costruire il proprio futuro non possono essere esclusi. Il corso è di tutti.