Aveva scelto il rito abbreviato l'ing. G.M., già capo dell'Ufficio Tecnico di Bagheria, fermato l'8 ottobre dello scorso anno, con una tangente di 3.000 euro in contanti appena ricevuta dall'amministratore di una Cooperativa sociale di Ficarazzi.
Secondo l'accusa la somma era parte di una tangente concordata 'ad arte' dagli amministratori dell'azienda per la liquidazione di somme che il comune di Bagheria doveva alla Cooperativa per una serie di servizi prestati.
I dirigenti della cooperativa avevano segnalato ai Carabinieri che, prima della consegna, avevano fotocopiato le banconotte la richiesta concussiva da parte del G.M..
L'arresto era avvenuto a Casteldaccia da parte dei Carabinieri del Nucleo operativo di Palermo, con una sosta , forse addirittura imprevista, perchè G.M. aveva accusato un malore.
Dopo la convalida del fermo e due - tre giorni trascorsi presso il proprio domicilio, l'ing.G.M fu rimesso completamente in libertà.
Lo scorso 17 gennaio l'ing. G. M. era stato licenziato con un provvedimento della commissione comunale di disciplina per i dirigenti.
Adesso è arrivata la condanna penale.