26-08-08 Precisazione del consigliere Tripoli
Dell'errore ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.
Hanno avuto inizio ieri le celebrazioni in onore della 59a Settimana Liturgica Nazionale, dal tema "Celebrare per avere parte al mistero di Cristo".
I lavori di questa settimana andranno avanti, a Palermo, fino a venerdì 29 agosto 2008. Al tradizionale appuntamento annuale organizzato dal CAL, il Centro di animazione liturgica nazionale, prenderanno parte numerosi esponenti del panorama liturgico nazionale che dibatteranno numerosi ed interessanti temi (attesi più di 700 delegati dalle diocesi italiane).
In programma eventi, celebrazioni liturgiche, conferenze e uno spettacolo in memoria di don Pino Puglisi che sarà realizzato sul sagrato della Cattedrale giovedì prossimo (28 agosto), a cura di quanti, allora giovani, presero parte ai campi vocazionali, organizzati dal presbitero ucciso dalla mafia e per il quale è in atto il processo per il riconoscimento del suo martirio.
L’emittente “Tele Radio Padre Pio” - che trasmette sul satellite in chiaro - effettuerà le seguenti trasmissioni alle ore appresso indicate:
DIRETTE SU TELE RADIO PADRE PIO
· Lunedì 25 agosto 2008 dalle ore 16.30 e fino alle 19
· Martedì 26 agosto 2008 dalle ore 8.15 e fino alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30
· Mercoledì 27 agosto 2008 dalle ore 8.15 e fino alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30
· Giovedì 28 agosto 2008 dalle ore 8.15 e fino alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30
· Venerdì 29 agosto 2008 dalle ore 8.15 e fino alle 10.30
La settimana liturgica sarà trasmessa in diretta anche da Radio Maria e dall’emittente diocesana Radio Spazio Noi secondo il seguente programma:
DIRETTE SU RADIO MARIA
· Martedì 26 agosto 2008 - 2° Relazione - ore 10
· Mercoledì 27 agosto 2008 - 4° Relazione - ore 10
· Giovedì 28 agosto 2008 - 6° Relazione - ore 10
· Venerdì 29 agosto 2008 - 7° Relazione - ore 9.30
DIRETTE SU RADIO SPAZIO NOI INBLU
· Lunedì 25 agosto 2008 - 1° Relazione - ore 17
· Martedì 26 agosto 2008 - 3° Relazione - ore 16
· Mercoledì 27 agosto 2008 - 5° Relazione - ore 16
· Giovedì 27 agosto 2008 - Celebrazione Eucaristica dalla Cattedrale - ore 18.30
Pubblichiamo integralmente la riflessione di Piero Montana sulla sciagura aerea di Madrid, nella quale anche un uomo di origini palermitane ha perso la vita.
Alla famiglia della vittima vanno le più sentite condoglianze dalla redazione Bnews.
In memoria di Domenico Riso e della sua famiglia
Il disastro aereo di Madrid è stata una tragedia immane perché tante, troppe vittime hanno perso terribilmente ed irreparabilmente la vita bruciata in un rogo spaventoso. A tutte loro con sgomento è rivolto il nostro pensiero che non osa immaginare quei momenti terribili che hanno mandato letteralmente in fumo l´esistenza di 153 persone.
Al nostro dolore tuttavia si accompagna un senso di scoramento perché ci sembra che in questo disastro qualcuna delle vittime sia morta come due volte. Solo sul Corriere.it apprendevamo infatti venerdì 22 agosto che uno dei passeggeri, lo steward di Air France Domenico Riso, di Isola delle Femmine ma residente a Parigi, era morto assieme al suo compagno Pierrik Charilas e il figlio di lui Ethan, un bimbo di tre anni. Domenico e Pierrik, ci informava il Corriere, formavano una famiglia e vivevano in una bella casa di Parigi.
Domenico era molto affezionato al bambino ed insieme al suo compagno partiva in vacanza alle Canarie portando Ethan con loro. Questa famiglia è stata distrutta da un disastro aereo, ma ci preme, quasi con le lacrime agli occhi, ricordarla per conservarne la memoria al di là del silenzio, dell´oblio, della censura forse che l´ipocrisia dominante ha imposto.
Certo noi non siamo di quelli che vogliono scambiare - come qualcuno ha scritto - un camposanto per un campo di battaglia, giacché su questa tragedia non c’è alcuna bandiera da innalzare bensì da ammainare invece a mezz’asta e d in segno di lutto.
Ci sembra poi del tutto irrilevante che due dei 153 passeggeri fossero gay. L’identità sessuale di queste due persone non modifica in nulla il sentimento profondo di sgomento e dolore innanzi a così tante vittime dell’incidente aereo. Bene comunque ha fatto Arcigay a sollevare la questione, perché a riguardo la stampa ed i media in generale non hanno solo passato sotto silenzio (censurato?) l’omosessualità di Domenico Riso e di Pierrik Charilas, ma anche dopo le polemiche che su questa identità negata sono scaturite, hanno continuato a rimuovere il tabù su cui sembra essere fondata la società italiana : la famiglia omosessuale.
A causa di tale rimozione in gran parte dei quotidiani e dei telegiornali è risultato che Domenico Riso è morto da solo, costituendo semplicemente una delle 153 vittime del disastro, e che fosse poi gay non sarebbe poi così importante se non per il fatto che insieme ad altre persone e forse altre famiglie eterosessuali anche Domenico era morto con la sua famiglia, di modello certo diverso da quello tradizionale. Ma sulla famiglia di Domenico si è preferito sorvolare. In un paese come l’Italia che ha messo in discussione i Pacs e i Dico possiamo immaginare l’imbarazzo da parte dei media di parlare di una famiglia omosessuale composta anche dai figli.
Per questo non ci stupisce che innanzi a tanto strazio di vite umane, nessuna lacrima - ci sembra - sia stata versata in particolare per il piccolo Ethan a cui Domenico e Pierrik erano entrambi affezionati, per quel bimbo di tre anni morto insieme ai loro genitori in quel rogo del disastro aereo, che ancora continua ad ardere sulla carta stampata dei giornali.
Ma c’è ancora qualche altra considerazione che vorremmo fare. Se pensiamo al destino di Domenico Riso, al destino di questo giovane e brillante siciliano che aveva scelto il cielo come dimora, facendo come professione lo steward, se pensiamo alla sua felicità, che solo a Parigi aveva raggiunto, andando a vivere con il suo compagno Pierrik Charilas, un campione di aerobica, ed il figlio di lui, al di là di questa stessa felicità tutto ad un tratto andata in fumo per un maledetto incidente aereo, ci rimane accanto al dolore un sentimento di rimpianto per non avere anche noi tentato da giovani il volo, la fuga da questa terra di Sicilia, da questa Italia dove nulla, nonostante più di trent’anni di lotta del movimento gay, sembra destinato a cambiare sul campo del costume, dove tabù e pregiudizi tra tanti altri mali continuano - si direbbe - nell’indifferenza di tutti a regnare sovrani.
Piero Montana
Si terrà dall’1al 5 settembre prossimi, ad Altavilla Milicia, la Settimana degli anziani.
“La settimana – dichiara l’assessore Guagliardo – è il primo di una serie di interventi di promozione del benessere e della sicurezza sociale degli anziani. In questo modo si vuole valorizzare una risorsa di esperienza preziosa per la nostra comunità”. Per il presidente dell’associazione “La Zagara”, Matteo Scirè, “la settimana è un’occasione di incontro, socializzazione tra gli anziani e di integrazione con la comunità tutta”.
Cinque giorni di attività che vedranno il coinvolgimento di decine di anziani. L’appuntamento è in piazza G. Matteotti, dalle 17.00 alle 19.00, per stare insieme tra giochi di gruppo e tornei.
L’evento è organizzato dall’Assessorato alle politiche sociali del Comune in collaborazione con il Movimento giovanile - Associazione “La Zagara”. Le iscrizioni sono aperte da lunedì 25 a venerdì 29 agosto, presso gli uffici dei servizi sociali del Comune in via Vittorio Veneto.
Non si chiude ancora l'ormai stucchevole telenovela della "crisi pilotata".
Da indiscrezioni pare che programma e lista degli assessori verranno resi noti lunedì 25 Agosto 2008. Sarebbe anche ora...