Dopo il successo del primo appuntamento di "Non solo Hollywood", la rassegna cinematografica estiva patrocinata dall'assessorato alla Cultura del comune di Bagheria, continua sabato 25 giugno alle 22,00 a villa Cattolica di Bagheria, con la proiezione del film di Ferzan Ozpetek "Mine Vaganti", presentato da Giuseppe Di Salvo.
Pubblichiamo la recensione di Caterina Pagano, che ha curato le scelte artistiche della rassegna.
Puglia: una giovane sposa corre tra gli ulivi sotto il cielo caldo d'estate e incontra un uomo, i loro occhi sono impauriti, poi Tutto si confonde: è il ricordo di una vecchia signora, la nonna della famiglia Cantone. Così si apre "Mine Vaganti", l'ultimo film del regista turco Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti, Saturno contro, La finestra di fronte).
I Cantone, proprietari di un pastificio in Puglia, sono la classica famiglia meridionale allargata : nella stessa casa vivono oltre a un padre (Ennio Fantastichini), una madre (Lunetta Savino) e i loro figli Tommaso e Antonio, la nonna (una magnifica Ilaria Occhini), la zia zitella (Elena Sofia Ricci) con annessi domestici.Tommaso (Riccardo Scamarcio) torna da Roma, dove studia, intenzionato a dichiarare la propria omosessualità e lasciare la gestione del pastificio al fratello maggiore Antonio (Alessandro Preziosi), così da poter perseguire i suoi studi. Durante la consueta cena familiare che vede riuniti tutti i componenti a tavola, Antonio batte sul tempo il fratello, rivelando di essere gay e portando lo scompiglio nella tranquilla famiglia benestante. Il padre e la madre, dapprima increduli, lo diseredano. Le mine vaganti hanno fatto scoppiare lo scandalo.
Tommaso è costretto a restare nella provincia per dirigere l'azienda familiare, abbandonando così il suo sogno di diventare scrittore . Per fortuna trova il sostegno della saggia nonna che gli insegna a fidarsi di se stesso e a seguire i propri sogni, al contrario di ciò che fece lei in gioventù: "Non fare sempre ciò che ti chiedono gli altri e sbaglia da solo, altrimenti la vita non ha senso" dice al nipote .Davvero toccante e quasi surreale il modo in cui il personaggio della vecchia nonna diabetica, da mina vagante quale è, esce di scena con una "grande abbuffata" di dolci e leccornie.
La Fandango film di Domenico Procacci ci presenta un film che affronta il pregiudizio soffocante della cultura popolare e borghese, del perbenismo, della gente che "sparla", con i toni della classica commedia all'italiana anni cinquanta arricchiti dalla colonna sonora cantata da Nina Zilli e Patti Pravo.
Ozpetek ci mostra i limiti della nostra società e le debolezze degli uomini attraverso l'ironia e l'equivoco, lasciandoci una storia e dei personaggi a cui ripensare anche dopo essere usciti dalla sala.
NOTA BENE: L'organizzazione ha provveduto a risolvere alcuni inconvenienti verificatisi durante la prima proiezione della scorsa settimana.