"Una volta disegnavo come Raffaello.....Mi ci è voluta una vita intera per disegnare come i bambini". E' partendo da questa suggestiva frase di Picasso che, dopo le diverse esposizioni con artisti più o meno affermati, la Chimù Handesign,
centro di ricerca per il design e promozione dell’arte contemporanea di Casteldaccia, sito in via Pinello 17, ha maturato un altro evento che si inaugurerà sabato 5 dicembre 2009.
In seguito ad un periodo di riflessioni e collaborazioni con le scuole pubbliche con progetti educativi rivolti a sensibilizzare i giovani al rispetto della natura e del territorio, con il fine di apprezzare in maggior misura le bellezze artistiche del luogo, abbiamo (Lorenzo Guzzo e Caterina Tosi titolari della Chimu’ Handesign) valutato l’idea di riscoprire e valorizzare alcune tappe fondamentali dell’espressione umana che accompagnano il singolo individuo nelle diverse tappe evolutive della sua esistenza.
Nel corso della sua vita l’uomo ha sentito l’esigenza di rappresentare o disegnare ovvero di esprimere e comunicare i propri sentimenti a coloro che lo circondano o addirittura al resto del mondo come succede al giorno d’oggi con le reti internet.
Dagli esordi infantili, i primi segni diventano tangibili, muri, fogli di carta, e qualsiasi altra superficie fungono da supporto per le prime forme di espressione: gli scarabocchi. Alcuni bambini disegnano per scaricare trasmettere le proprie emozioni, altri per il piacere inconscio di rappresentare se stessi. Da semplici scarabocchi il percorso evolutivo continua con la rappresentazione di immagini sempre più complete, definite e dettagliate, dove ogni elemento assume un proprio significato e valore che risultano intriseci alla personalità del bambino stesso.
Oggetto di numerosi studi psicoanalitici, nel corso degli anni, il disegno infantile ha svelato importanti elementi riconducibili alla vita affettiva e immaginaria del bambino stesso. Nella ricerca del significato simbolico degli elaborati grafico-pittorico generalmente si considerano come principali gli aspetti strutturali e formali quali la posizione del foglio, la collocazione nello spazio, la sequenza, le dimensioni, la pressione, i tratti, le cancellature, i colori, i dettagli, la simmetria, il movimento.
Da sempre l’uomo utilizza il colore per trasmettere i propri messaggi. Nello scarabocchio e nel disegno il colore è un elemento di espressione e di interpretazione, per certi versi anche il più importante. Per il bambino al di sotto dei tre anni, il colore è ancora piuttosto marginale perché è interessato soprattutto a lasciare una traccia. Crescendo comincia a cogliere le relazioni tra colori e oggetti.
Il disegno quindi costituisce un sistema di comunicazione tra il bambino e la realtà che lo circonda. Pertanto i disegni esposti in questa mostra dal titolo “sulle orme del disegno infantile”, eseguiti da una bambina di nome Selene all’età di sei anni risultano il pretesto per la valorizzazione di una tappa di percorso così importante in cui l’essere umano incomincia a scoprire e poi nel tempo a consolidare i rapporti con il mondo.
Inaugurazione sabato 5 dicembre 2009 ore 18,30
Dal 5 dicembre al 10 gennaio 2010
Tutti i giorni dalle 16,30 alle 20,00 – chiuso i festivi
Per visite di scolaresche contattare prima il 3280613750