Sabato 9 giugno alle ore 18,30 nei locali del Centro d’arte e cultura Piero Montana sarà inaugurata “Moana toujours” mostra di manifesti e locandine cinematografiche della pornostar Moana Pozzi, morta nel settembre del 1994 a soli trentatré anni.
A ventiquattro anni dalla sua scomparsa Montana, che già nel 1996 aveva allestito una mostra su Moana, che allora aveva suscitato molto scalpore, torna a riproporre un omaggio alla pornostar nonché al suo mito intramontabile, presentando una selezione dei manifesti e locandine dei sui film porno, di cui è collezionista.
Come Mario Schifano, che la introdusse nel suo studio, come Mimmo Rotella che dai suoi manifesti hard realizzò molti dei suoi “decollages”, intuendone prima della sua santificazione, la grandezza da star, come Achille Bonito Oliva che la volle nuda accanto a lui ( e lui nudo accanto a lei vestita) per una specie di performance filmata, andata parzialmente in onda su Rai Tre, come Sylvano Bussotti che la espose alla Biennale di Venezia come <>, Piero Montana mostra nei confronti di Moana un interesse non maniacale, morboso che in ogni caso viene sublimato in una mostra soft dalle connotazioni da “eros da museo”.
Così se a Bagheria il museo Guttuso ha anche una sezione dedicata al manifesto cinematografico, la galleria d’arte “Piero Montana” sempre nella stessa città inaugura con “Moana toujours”, una mostra dedicata al manifesto pornografico in cui la diva dell’hard si mostra da sola o in compagnia di altre pornostar ( Ilona Staller in arte Cicciolina, Marina Lotar, Eva Orlonwky, Barbarella) seminuda e in pose manifestamente erotiche, provocanti.
I 50 manifesti e locandine dei film porno di Moana, che dal prossimo 9 giugno saranno esposti al Centro d’arte e cultura Piero Montana, vogliono riproporre all’attenzione l’intero arco della “produzione hard” della star deceduta. Si va così da I vizi segreti degli italiani, il suo primo film porno del 1986 a Fantastica Moana e Moana la bella di giorno, entrambi del 1987, regia di Riccardo Scicchi, e poi a Le calde labbra bagnate di Moana e Cicciolina e Moana ai Mondiali del 1990, ed ancora a “Tutte le provocazioni di Moana” e a “Una Signora perbene” del 1991 e per concludere a Cavalla per stalloni doc del 1992 e al manifesto dell’ultimo film della pornodiva dal titolo per l’appunto “L’ultima volta di Moana”.
L’allestimento della mostra “Moana toujours” è curato da un giovane bagherese esperto e promettente studioso del cinema hard, Gianfranco Scavuzzo.
Centro d’arte e cultura Piero Montana