Giuseppe Morici è un giovane fumettista bagherese, formatosi all'Istituto d'Arte di Bagheria e alla Scuola del Fumetto di Palermo, che ha sempre inseguito il suo sogno, incurante degli ostacoli che occasionalmente si paravano davanti. Oggi vanta sei importanti pubblicazioni e due premi internazionali.
Fa sempre piacere poter parlare di storie di successo, soprattutto se i protagonisti sono giovani talenti determinati nelle proprie ambizioni e Giuseppe Morici ne è l'esempio perfetto. A 27 anni lavora come insegnante di fumetto presso alcune scuole del palermitano e ha già pubblicato importanti opere come 'La scomparsa di Emanuela Orlandi' e 'Wembley1963' per le quali ha lavorato da disegnatore, 'La mia partita' in cui ha lavorato da illustratore, 'Gian Maria Volontè' ed 'Etesh' in cui è intervenuto da colorista e soprattutto 'La foglia blu', la creazione a cui è più legato. "La foglia blu – racconta l'autore - è un'opera pensata e realizzata interamente da me. Rappresenta un tributo ai miei nonni in quanto prende vita proprio da una storia della tradizione folklorica siciliana che mi raccontavano quando ero bambino. Questa storia, almeno nella versione da me conosciuta, è sempre stata tramandata oralmente e non sono a conoscenza di eventuali sue trascrizioni. Per questo motivo credo che La foglia blu possa essere immaginata anche come uno strumento al servizio della tradizione popolare, in grado di frenare, quanto meno in parte, la perdita del nostro patrimonio culturale".
I lavori di Giuseppe sono stati apprezzati e premiati non solo all'interno di concorsi regionali ma anche a livello internazionale "Sono stato il vincitore di contest per il brand Siculamente, nonché membro della loro Fucktory. Ho ricevuto il premio 'Orgoglio Siciliano' per il fumetto. Inoltre il lavoro Etesh è stato premiato, nella sua versione francese, vincendo il Prix Valeurs Humanies 2016 della fiera del libro di Bruxelles".
L'artista ha capito ben presto che la sua strada sarebbe stata legata al mondo dell'arte grafica "Non posso dire con certezza quando ho capito di voler diventare un fumettista. Certo, gli studi mi hanno in un certo senso indirizzato e mi hanno fornito spunti e influenze ben rappresentate nei miei lavori. Adoro l'impressionismo francese e l'espressionismo tedesco e russo e questo traspare dai miei fumetti. Però questa passione è sempre stata parte di me. Penso sia nata già quando, molto piccolo, vedevo mia padre abbozzare disegni e sculture".
La situazione lavorativa per i fumettisti è abbastanza difficile a livello regionale e anche a livello nazionale, ma non deve scoraggiare eventuali aspiranti "In realtà una volta presi i contatti con gli editori, puoi tranquillamente lavorare da casa. Quindi la città in cui ti trovi non cambia di molto la possibilità di lavorare. È un mondo difficile e sicuramente ci sarebbe bisogno di un'attenzione maggiore da parte di enti e istituzioni, ma non mi sento di criticare qualcuno in particolare. Per quanto riguarda il contesto siciliano c'è la Scuola del Fumetto che è un po' come una grande famiglia che prova ad aiutarti ad inserirti nel mondo del lavoro. Una novità importante è la nascita di Zap Edizioni, una casa editrice che apre molte possibilità a noi fumettisti. Esistono tante piccole realtà sul territorio siciliano con ottimo potenziale che, se gestite bene, potrebbero dare buoni risultati".
Il giovane fumettista ha da poco intrapreso un viaggio in Costa Rica, alla ricerca di nuovi stimoli e idee per il suo prossimo progetto che riguarderà una graphic novel proprio sulla sua esperienza di viaggio.
Stefania Morreale