Nel giro di due settimane abbiamo avuto modo di apprezzare il fatto che in questa tanto odiatamata Bagheria, oltre a tanti fenomeni di volgare prevaricazione quotidiana e intollerabile arroganza, vivono e coesistono migliaia di persone perbene e civili che apprezzano la buona musica, coltivano il culto della memoria, credono e costruiscono, in poche parole, un futuro per questa nostra comunità.
L'occasione, per questa se vogliamo banale riflessione, ce la offrono ancora una volta i giovani artisti, musicisti in questo caso.
Venerdì sera nella Chiesa della Madonna SS. del Carmelo, che, sia detto per inciso, con la su splendida acustica, si presta a questo tipo di rappresentazioni musicali, c'è stato il concerto di un giovanissimo quindicenne pianista, Francesco Di Vitale, bagherese che vive a Palermo, ma studia musica a Bagheria e che ad ogni esibizione si rivela sempre, artisticamente parlando, più adulto e maturo.
La sua performance si è svolta in una serata dal titolo "Musica e ....solidarietà", il modo giusto per coniugare la buona musica con le buone pratiche. Il ricavato del concerto è stato devoluto alla sezione parrocchiale della Caritas cittadina.
Oltre duecento le persone presenti letteralmente rapiti non solo dai virtuosismi musicali del giovane Di Vitale ma anche dalla maturità di esecuzione di brani di Chopin, Rachmaninov e Prokofiev, suonate peraltro in virtù dell'orecchio musicale di Francesco, senza spartito.
Standing ovation a conclusione, con due ritorni sulla scena di Francesco a suon di applausi. Grande merito va anche riconosciuto alla passione e al lavoro della professoressa Mimma Bartelletti, che alla buona musica con la sua scuola "Eliodoro Sollima", si dedica da una vita.
La settimana scorsa avevamo avuto modo di apprezzare nel corso della cerimonia di ricordo di Michele Toia a palazzo Cutò ad un anno della scomparsa, due altri giovani talenti: il pianista Luca Di Quarto e il violinista Francesco Incandela del Gruppo "Le corde pazze", cui peraltro degli sciagurati hanno saccheggiato apparecchiature e strumentazioni proprio la settimana scorsa da un magazzino in via Lincoln dove le custodivano.
Anche loro hanno inaugurato una scuola di musica che comincia a fasri conoscere il "CAM, Centro Artistico Musicale"
Nell'occasione abbiamo avuto modo di ascoltare la coinvolgente lettura del colloquio tra Don Mariano e il capitano Bellodi, tratto dal "Giorno della civetta" di Leonardo Sciascia.
Un interpretazione straordinaria quella del meno giovane, ma solo di anni, Tanino Balistreri, che ha raccolto calorosi consensi e applausi.
La riprova se ce ne fosse ancora bisogno, che valorizzando le energie e le risorse giuste si potrebbe far rivivere a Bagheria una nuova primavera culturale, quale fu quella degli anni '60.
nella foto di copertina Francesco Di Vitale