Annunciazione, annunciazione... - di Giusi Buttitta

Annunciazione, annunciazione... - di Giusi Buttitta

senza zucchero
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Annunciazione, annunciazione… – Questo è l’ultimo pezzo prima del rompete del righe, ci si rilegge la prima settimana di settembre. Ma, niente paura. In caso di crisi di astinenza da SenzaZucchero potrete contattarmi inserendo messaggi su quest’ultimo pezzo e io non esiterò ad elargire piccole pillole di saggezza dall’indubitabile effetto placebo, che magari non soddisfaranno la vostra sete di lettori orfani della rubrica, ma, quanto meno, serviranno a lenire, resistere, trattenere il respiro, in attesa della ripresa dei ritmi canonici. Settembre poi verrà, ma senza sole. Ma, con SenzaZucchero. E non è poco. (Non fateci caso, è il sole…).

Nel frattempo, stringete i denti, distraetevi, ingozzatevi di granite, prendete dei sonniferi, spegnete gli incendi, andate in vacanza, tappatevi in casa e tuffatevi in una full immersion di Uomini e Donne, approfondite i risvolti e analizzate le ricadute del pensiero e della filosofia di Alba Parietti sulla storia recente del nostro Paese, provate a stabilire se i programmi della De Filippi sono il sintomo o la malattia, adottate un sacchetto di spazzatura abbandonato lungo le strade di Bagheria, fatene un pezzo d’arredo, spiegate agli svedesi come si riciclano i rifiuti, tuffatevi tra le onde cantando acqua azzurra acqua chiara, fate il “morto a galla”, ignorate la bottiglia di plastica che galleggia accanto a voi (imitandovi), sorridete e tirate un respiro di sollievo al pensiero che vi poteva capitare di peggio, rimuovete dalla vostra testa i dati di Goletta Verde che tradotti in maniera meno tecnica si possono sintetizzare nell’affermazione “il nostro mare è una fogna”, schizzatevi e sperate che sia solo acqua, asciugatevi, rimmergetevi nell’acqua sino al collo, ripensate ai dati di Goletta Verde, e consideratevi la rappresentazione simbolica dell’italiano medio e della sua situazione socio-economica. Andate in spiaggia, mangiate tanto cocco, e scansate il catrame. E, soprattutto, fregatevene del buco dell’ozono. Tanto ci sarà un inverno intero ad attenderci ed estetiste pronte a consigliarci i prodotti migliori per una pelle migliore (pelle che per conservarsi meglio non dovrebbe prendere sole; ma va bene così, la vita è tutta una contraddizione).

Ballate sino allo sfinimento per quattro notti di fila i più biechi balli caraibici, fatelo come suggerisce Battiato, come i Dervisches Tourners che girano sulle spine dorsali o al suono di cavigliere del Katakali. E vi renderete conto che, alla fine, gira tutt'intorno la stanza mentre si danza, storditevi che tanto poi torna l’inverno, e Berlusconi, e la Merkel, e Dell’Utri, e Renzi alleato con Alfano, e Gasparri che si ostina a non chiudersi in un dignitoso silenzio, e la Biancofiore, e la Santanché, e Dudù, e la Pascale, e la Clerici a fare la Clerici, e i giudici beffati da sentenze beffarde, e noi tutti presi per il naso (la parte anatomica è a scelta), e ancora Fiorello a fare il simpatico, e Gianni Morandi a fare il rassicurante, e Bruno Vespa a fare l’equidistante, e Napolitano a fare il super partes, e i Cinque Stelle che hanno trovato i colpevoli, e i Cinque Stelle che non trovano soluzioni alle colpe, e il buongoverno e il mal governo, e ancora Sanremo, X-Factor, l’ultimo film di Pieraccioni, l’ultima intervista a Tiziano Ferro dove fa coming-out sul suo coming-out, e l’ultima fidanzata di Balotelli, e un’ultima cucchiaiata di Raffaella Carrà (liofilizzata), e la Concordia come metafora dell’Italia, e l’Italia come metafora della Concordia, e poi celebrazioni, fiaccolate, processioni, parole, parole, parole. Uno stanco andirivieni tra indignazione e rassegnazione. E allora, che estate sia. E così sia. Compresi i miei sproloqui.

La bellezza interiore – Avrete capito che si respira aria da ultimo giorno di scuola, ci buttiamo sul frivolo, sul leggero. Argomenti da sotto l’ombrellone. Sabina Altynbekov è una giocatrice 18enne della nazionale kazaka di pallavolo Under 19. Nel sud-est asiatico pubblico e stampa impazziscono per lei. È bravissima? No, è bellissima. Dopo aver partecipato a un torneo organizzato a Taipei, sull'isola di Taiwan, si è guadagnata l'appellativo di Miss Volley. Tutto bene? No! Il mondo è pieno di sorellastre di Cenerentola. Infatti, compagne di squadra e l'allenatore non gradiscono affatto le attenzioni che la giovane atleta riceve sia dentro che fuori dal campo, e anche la ragazza si sente un po’ in imbarazzo: ''All'inizio mi sentivo lusingata, ma ora è davvero troppo. Voglio rimanere concentrata sulla pallavolo''. Con queste parole Sabina ha provato ad arginare l’invidia delle compagne.

Ha rincarato la dose l’allenatore: "Così è impossibile lavorare. Quando c'è in campo lei, le altre non esistono". La colpa di Sabina è che è bella. Lei minimizza, ma, intanto, la rete decreta il successo e la sua pagina Facebook ha raggiunto 60mila "mi piace" in soli tre giorni. Con buona pace dei sostenitori della “bellezza interiore”. La “bellezza esteriore” inclina la strada, la mette in discesa. Malgrado le intenzioni e gli imbarazzi di tutte le Sabine del mondo. In sintesi, che piaccia o no, la bellezza esteriore è un lasciapassare, quella interiore è roba per venditori porta a porta. Mostri la merce, provi a convincere l’interlocutore. Devi sudare, il campionario della bellezza interiore non ruba l’occhio. È la distanza che passa tra il giorno da leone e i cento da pecora. Tutto il resto è ipocrisia, perché la bellezza esteriore è facile, è lì, non devi far fatica; per la bellezza interiore devi scavare, devi faticare, e non è più tempo, non c’è più tempo. Semmai, questo è il tempo del mondo in superficie, superficiale. Solidarietà alla bella Sabina e ai suoi contrari. Solidarietà alle troppo belle come Sabina che non sanno come fare.

Banane – L’Italia è il Paese dei paradossi, flirta con i cortocircuiti. Zero logica, zero speranze. Ho ricostruito i fatti. L’Italia del calcio raccatta e porta a casa una figura penosa ai mondiali di calcio, il presidente della federazione Giancarlo Abete si dimette. Bisogna cambiare, serve aria nuova. Il candidato, sicuro vincente, al governo del calcio ora è tale Carlo Tavecchio, anni 71 (strano modo per far partire un rinnovamento). Basterebbe questo per capire quali differenze ci siano tra l’Italia e il resto del mondo. Ma, Tavecchio, per mettere subito in chiaro la forza delle sue idee durante un discorso ufficiale dichiara “Le questioni di accoglienza sono un conto, le questioni del gioco sono un altro. L’Inghilterra individua i soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare . Noi, invece, diciamo che Opti Poba - dice inventando un nome - è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio. E va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree”. Prima mangiava le banane (?!?). Bravo. Tanto per chiarire il cortocircuito, in caso (a quanto pare, è cosa fatta) di elezione di Tavecchio si creerebbe una situazione di questo tipo: la federazione che sino all’anno scorso ha chiuso stadi, curve, multato società per episodi razzisti, compreso il lancio di banane versi scimmieschi e altre simpatiche esternazioni di pari rango, pone al vertice della sua organizzazione uno soggetto che a pochi giorni dalle elezioni non riesce a trovare parole più opportune se non quelle sui mangiatori di banane riferite a giocatori di colore. In un paese normale (espressione abusata, ma che nel suo abuso manifesta la sua necessità) Tavecchio sarebbe preso a calci nel sedere per un numero di volte pari alle banane esistenti sul pianeta, invece, in Italia, si fanno distinguo, si giustifica, e, potete scommetterci, sarà eletto. Ma, in fondo, questo è un Paese che, dopo l’ultima sentenza sul caso Ruby, vuole Berlusconi al Quirinale.

Abbiate Fede – Emilio Fede sul Rubygate (intercettazioni): “Non so, avrà scambiato una 17enne per una maggiorenne, a Ruby poi mancavano tre mesi a diventare maggiorenne. Ma lui scopava, scopava, io glielo avevo detto non esagerare lascia perdere, altrimenti non te le togli più di torno. Io, guarda, sono stato un amico vero e ho tentato di proteggerlo in tutte le maniere, mica come Lele Mora, ma guarda Lele un mascalzone”. E, a uno così, non vogliamo farlo Presidente. Presidente di tutti gli italiani. Ma facciamoci Emilio Fede Presidente!!!

Poveri ladri – A Bagheria, in due momenti diversi, tra il 25 e il 26 Luglio, a due donne, una di settantacinque, l’altra di ottanta anni, sono state strappati dai lobi delle orecchie gli orecchini. Mettendo da parte ogni considerazione, ovvia, possiamo paventare che queste siano gocce di futuro. Questa è una proiezione, è l’anno che verrà. Soggetti deboli in balia di soggetti disperati. Senza possibilità di difesa. Benvenuti in Sicilia, che è destinata a spopolarsi perdendo i figli migliori, lasciando soltanto vecchi in balia di bande di disperati. Un day after, senza un giorno dopo.

La frase – “Non ci sono più mezze stagioni. Vivaldi, fosse nato adesso, non faceva primavera, estate... Ne faceva una sola, una sola di strombazzamenti e la chiamava 'Tempo di merda'” (Luciana Littizzetto).

Arrivederci a settembre.

Giusi Buttitta