Un primo "risultato" dopo il blitz di giovedì scorso a Palazzo Cutò, che aveva ben altri obiettivi che la disinfestazione, è stato ottenuto.
Oggi la dirigente Lea Amodeo, considerate le condizioni in cui si sono venuti a trovare i locali dopo i "lavori di disinfestazione", ( di cui nessuno nella giornata di giovedì ha visto traccia), ha informato il caposettore Costantino Di Salvo, che non c'erano le condizioni minime per tenere aperta la biblioteca.
In particolare erano state svuotate di mobili, computer e suppellettili varie due stanze, una delle quali era quella occupata dalla Direttrice, (che nelle intenzioni del dirigente dell'Ufficio Tecnico, ing.Giovanni Mercadante e del geometra Rino Lisuzzo, dovrebbe traslocare in una stanzetta, per ora utilizzata come deposito): tutto il materiale è stato spostato dagli "incursori"in una delle due sale di lettura.
Con questa operazione si è resa però difficilmente operativa una struttura che vede il personale non più messo in condizioni di attendere ai propri compiti.
Tra l'altro non si trova più la bacheca, che era nella stanza della direttice, e che conteneva tutte le chiavi degli armadi e degli uffici, rendendo peraltro impossibile il reperimento dei testi.
Stamane siamo stati testimoni del fatto che persone che si erano recate per usufruire del servizio, sono stati, con molto garbo rimandati indietro.
Ieri peraltro la direttrice era stata contattata direttamente dal Sindaco Biagio Sciortino che si era impegnato a riportare le cose "status quo ante", così come perentoriamente richiesto in una durissima lettera di protesta dall'assessore alla cultura Filippo Tripoli, ma ancora a Palazzo Cutò non si era visto nessuno.
Forse durante la mattinata qualcosa si muoverà.
Nella foto una delle due sale di lettura trasformata in luogo di deposito.