Si è svolto sabato 26 settembre a Palazzo Aragona Cutò il congresso del Partito democratico di Bagheria. C’era naturalmente grande attesa per questa occasione che porterà alla elezione il 25 di Ottobre del nuovo segretario regionale e nazionale, e soprattutto per i risultati del voto che andavano a “pesare” una serie di equilibri interni tra le varie componenti. Durante la mattinata si è avuta l’illustrazione delle mozioni delle varie componenti che sostengono i diversi candidati.
Intanto i votanti sono stati 530 sugli 880 iscritti e aventi diritto.
Una percentuale di poco superiore al 60%, e che ha consentito al P.D. di Bagheria di avere trenta delegati congressuali.
Nel voto per la segreteria nazionale è stato Bersani a raccogliere più consensi, 268, poco oltre il 50%, seguito da Franceschini con 226 preferenze, pari al 42%, e da Ignazio Marino con soli 18 voti, mentre 20 sono stae le schede bianche e nulle.
Interessante a questo proposito il rapporto di forza tra le due liste ( democratici e solidali) che sostenevano Franceschini: quella appoggiata dal segretario provinciale Leonardo Passarello, dai due assessori Sergio Martorana e Antonio Passarello, dai consigliere Nino Maggiore e Giovanni Di Barnardo,, da Michele Bartolone della Cisl, e da Enzo Zizzo, ha avuto appena 122 voti contro i 59 della lista sostenuta dal capogruppo Enzo Gulli e dal consigliere Eustachio Cilea.
Questa lista aveva anche l’appoggio di Andrea Zangara, che però negli ultimi mesi è stato lontano dall’agòne politico.
E’ chiaro che questo è un risultato che andrà a pesare nella verifica prossima ventura.
Per il segretario regionale invece in testa Lupo, sostenuto in larga parte dalla Cisl e dalla ex Margherita con 233 voti e il 42%, seguito da Lumia con 168 voti e il 31% circa, che ha avuto i voti degli ex Diesse ( Gerlando Scannavino, Nicola Tarantino, Pietro Pagano, e Carmelo Tripoli) e della componente che fa capo al presidente del consiglio Daniele Vella, mentre terzo è risultato Mattarella con 131 voti sostenuto dal consigliere Nino Amato, da Antonio Chiello, dall'ex segretaria Vittoria Casa e dall'attuale Francesco Speciale.
Solo 3 i voti per Messina, 13 le bianche e le nulle.
Anche in questo caso il rapporto tra le due liste che appoggiavano Lupo è lo stesso che nel voto “nazionale”, 2 a 1, vale a dire 122 voti contro 61, che penalizza però la grossa coalizione che attorno al segretario provinciale si era formata.
Ora si va al voto decisivo del 25 Ottobre, allorchè alle primarie potranno votare anche i non iscritti.