L'associazione culturale "G. Bagnera" si è fatta promotrice di una iniziativa di rilevante interesse culturale per la città di Bagheria.
Grazie alla generosità di un gruppo di soci romani dell'ingegnere Giuseppe Bagnera, presidente onorario dell'omonima Associazione, la città si riapproprierà dell'antico orologio di Palazzo Butera che ha scandito oltre le ore delle giornate della popolazione bagherese per quasi duecento anni.
L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Bagheria che ha inserito l'evento nel cartellone natalizio presentato venerdì scorso.
L'orologio è già oggi funzionante ma verrà inaugurato , se si può usare questo termine, il giorno 8 dicembre in occasione della Festività della Madonna Immacolata, allorchè la processione farà tappa proprio davanti lo storico palazzo dei Branciforti.
Note storiche. Da ricerche di archivio è emerso che l'orologio era, in origine, collocato nella chiesa della Natività della Beata Vergine Maria che sorgeva a sinistra del maestoso castello del Principe di Butera, fabbricato con regia magnificenza nel 1658 da Don Giuseppe Branciforti. Attraverso un'attenta indagine si è accertato anche che oltre a questo orologio, ve ne fosse un altro collocato nell'abitazione del parroco. Infatti tra le carte dell'archivio Trabia, spesso ricorre la voce di un baglio dell'orologio che sorgeva all'interno di Palazzo Butera. Quando però, nel 1773 Salvatore Branciforti modificò la facciata nord dell'edificio e fece abbattere la chiesa, l'orologio fu collocato al centro di tale progetto dall'orologiaio Giovanni Battista Vella.
Nel 1851 l'opera, detta anche orologio della torre, divenne proprietà comunale in seguito ad un accordo stipulato tra il Comune di Bagheria e la famiglia Trabia-Butera.
Nell'accordo era previsto che il comune si sarebbe accollato i costi della manutenzione dell'orologio e della mantenimento del clero della Chiesa Madre, ricevendo in cambio il diritto di potere esprimere il proprio "gradimento" sul nome di chi veniva chiamato dalla Curia Arcivescovile ad occupare il ruolo di parroco della Chiesa: questo "gradimento", che via via negli anni divenne puramente formale, è stato esercitato sino alla nomina di Padre Giovanni Muratore agli inizi degli anni '80 dello scorso secolo.
L'orologio, in funzione per buona parte del novecento, si guastò a metà secolo.
Oggi, grazie all'associazione culturale "Giuseppe Bagnera", l'orologio è tornato a segnare le ore dei cittadini bagheresi.