Vent'anni di lacrimogeni e di arresti, vent'anni di popolazione perennemente ostile. Questo è uno dei prezzi che ormai sembra disposto a pagare chi si ostina a fare la linea TAV in Val Susa. Gli altri prezzi gli osservatori onesti
In un clima di conflitto così forte giocano la loro parte infiltrati e provocatori, ma il centro del discorso politico non potrà essere quello, sebbene i violenti pesino e svolgano perfettamente il loro ruolo, quando suscitano moniti, "riflessi d'ordine" e tutte le prevedibili risposte stereotipate che il ceto politico italiano sa sfoderare ancora oggi, dopo decenni di strategie della tensione che non gli hanno insegnato nulla (ma a qualcuno fin troppo).
Il centrodestra non ha fatto certo autocritica sulla gestione del G8 di Genova di dieci anni fa, e sappiamo dunque cosa aspettarci. Ma non c'è da attendersi nulla nemmeno dall'altro fronte della casta politica. Il PD ha auspicato e coperto politicamente l'intervento paramilitare che ha espugnato i presidii anti-scavi dei No-TAV.
Ma qui voglio esaminare i vari punti salienti del affaire TAV e delle presunte verità passate dai media principali.
Le 10 grandi bugie sulla TAV "Di TAV non si può fare a meno." Questo è quanto affermano i promotori del TAV, e non perdono occasione di ripetere una serie d'affermazioni che ovviamente non sono attendibili, perché come tutti sappiamo ci sono dati che dimostrano il contrario di ciò che affermano. Ecco perchè reagiscono con fastidio a chi si permette anche soltanto di chiedere argomentazioni a supporto di quanto affermano, e rifiutano senz'altro il confronto.
1. SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA
In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all'Europa. In questa valle esistono già due strade statali, un'autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta).
2. LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE
In realtà l'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno vuote ed il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di passeggeri.
3. LA TAV E' INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE
In realtà è vero il contrario, togliendo risorse alla ricerca, all'innovazione e al risanamento dell'industria in crisi (Fiat e non solo), il TAV darà la mazzata finale all'economia piemontese.
4. Il TAV TOGLIERA' I TIR DALLA VALLE
In realtà tanto per cominciare, i cantieri necessari per la costruzione dell'opera porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e nella notte), con grande aumento di inquinanti e polveri. Per concludere, i promotori dell'opera e recenti studi dei trasporti ci affermano che solo l'1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla ferrovia.
5. I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI DELL'ITALIA
Lungo l'Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco (in val d'Aosta il numero dei TIR è stato limitato per legge).
6. LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI
In realtà come già sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro precario, per mano d'opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione. Per la Valle di Susa arriverebbe invece un bel problema: la mafia.
7. LA LINEA E' QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA?
In realtà fa malissimo. Il tracciato prevede una galleria di 23 km all'interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia immetterà nell'aria un bel po' di fibre d'amianto. Invisibili e letali. Il vento (il foehn) le porterà dappertutto e fin nel centro di Torino. Respirare fibre d'amianto provoca un tumore dei polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo.
8. QUEST'OPERA FA BENE ALL'ECONOMIA, METTE IN MOTO CAPITALI PRIVATI
In realtà il costo stimato di 20 miliardi d'euro è tutto a carico della collettività. Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione del general contractor. I tantissimi soldi che servono a quest'opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i servizi di pubblica utilità.
9. CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO
In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate, l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento.
10. LA LOTTA CONTRO IL TAV E' PILOTATA DA FRANGE ESTREMISTE CHE "USANO" I
VALSUSINI
Non avendo più argomenti i favorevoli alla Tav non esitano a utilizzare ogni mezzo per screditare l'opposizione. Non occorrono molte parole per rispondere: basta guardare come la popolazione della valle, gli amministratori locali e i numerosi comitati promuovono e partecipano alle mobilitazioni, e lo fanno alla luce del sole.
Questi sono alcuni dei motivi principali che il Movimento NO TAV della Val di Susa ha messo in luce a tutta la popolazione piemontese e non. La situazione che si prospetta per il territorio è quindi grave. Penso in ogni modo che il giudizio sull'opera serva ben poco a cambiare le cose; spero però che "i grandi" prendano la decisione giusta, contando la salute della popolazione l'impatto che l'opera avrà anche sull'ambiente. Il resto delle informazioni che ho scritto qui sopra, sono tratte dal sito www.notav.it in cui ho selezionato il succo dell'argomento. Confido comunque che arrivare a usare la violenza su persone con buone intenzioni sia stato un gesto assurdo.
Luigi Fabozzi