Francesca La Mantia, sceneggiatrice e regista bagherese, direttrice artistica de 'La memoria che resta', ha appena pubblicato 'Fermo Storie', una antologia scolastica per prima e seconda classe di liceo. I temi, intersecati tra loro, sono poi uniti da un unico filo conduttore: il viaggio metropolitano.
- Il 25 aprile 'La memoria che resta' è stato scelto dal quotidiano Repubblica come Evento Speciale in occasione della ricorrenza della Liberazione. È stata una grande soddisfazione...
- Si, e un grande onore. Di fronte all'inquietante dilagare di razzismi e intolleranze è importante ricordare il periodo fascista italiano e soprattutto chi ha combattutto per la nostra libertà. Il documentario parla in modo inedito della resistenza nel proprio quotidiano in un Paese in guerra, di scioperi nelle fabbriche, del sistema scolastico, del giuramento di fedeltà al fascismo imposto agli insegnanti, della strage dei bambini di Gorla, dei bombardamenti americani,dell’Armistizio del ’43, dei giorni della Liberazione. E lo fa attraverso la voce di grandi donne e grandi uomini che ci ricordano, oggi più che mai, che ‘era più importante lottare e soffrire e magari morire per la conquista di un bene comune, la libertà, la pace, la democrazia’.
- 'Fermo storie' è un titolo originale per una antologia scolastica. Come mai ha deciso di intitolarla così?
- Tutto nasce dalla mia esperienza milanese. Appena arrivata a Milano ho iniziato ad usare i mezzi pubblici e ho scoperto che sono fonte inesauribile di storie di vita. La gente mi parlava, mi raccontava la propria storia, così io, immersa in quel via vai di persone, ho cominciato a scrivere i loro racconti. Ogni fermata un racconto. Da questa esperienza è nata l'idea di 'Fermo storie'.
- Come è nata l'idea di scrivere una antologia scolastica?
- In realtà non ho mai pensato di scrivere un libro. Semplicemente avevo voglia di trascrivere le storie che ascoltavo. Tuffarmi in questo tipo di lavoro è stato davvero interessante per me, anche perchè di solito mi occupo di altro. Sono una sceneggiatrice e regista teatrale e cinematografica, quindi l'idea di poter pubblicare una antologia scolastica non mi era mai passata per la testa. 'Fermo storie' affronta diversi temi, come quello dell'immigrazione, della mafia, dell'amore, e ogni racconto è impreziosito dalle illustrazioni di Federica Laino, che conducono alle situazioni descritte fermata dopo fermata.
- Quali nuovi progetti ha in cantiere?
- Il 14 giugno esce a Palermo il mio cortometraggio 'Punti di vista', sulla corruzione e le buste paga false nelle scuole paritarie al Sud. Sarà presentato da Susanna Camusso alla Camera del lavoro di Palermo. Sto lavorando anche a un documentario sulla strage di Piazza Fontana e sul terrorismo italiano degli anni '70 e su una sceneggiatura cinematografica che tratta di mafia e giornalismo in Sicilia nella seconda metà del ‘900.