Leggevo un articolo sulla sicilianitá e mi chiedevo: " nzuoccu è?" Le tradizioni popolari sono tuttora vive, più nei paesi che nelle grandi città. Queste tradizioni unite alla vita del Siciliano hanno creato uno stereotipo che è stato tradotto in parole dal termine 'sicilianità'.
Già Cicerone marchiava i siciliani come 'gente acuta e sospettosa, nata per le controversie.'Ancora oggi molti autori hanno individuato un tratto comune al comportamento dei siciliani. Sono molti gli altri aspetti caratteristici di questo popolo: il senso alto della famiglia e dell’onore, il rispetto per la donna e per la femminilità, ma anche l’attaccamento alla propria terra, la teatralità dei gesti e degli atti, il senso dell’accoglienza, la diffidenza, ecc. tutto ciò ha fatto sì che alcuni studiosi considerassero il popolo siciliano come un’etnia a parte, tenendo in considerazione la cultura e gli aspetti della vita quotidiana tanto diversi dal resto d’Italia.
La famiglia siciliana forma un gruppo molto allargato che include anche i cugini più lontani, addirittura quelli di terzo grado. È molto diffusa l’abitudine di fare grandi tavolate per pranzo o per cena, soprattutto d’estate. Gli orari sono spostati un po’ più avanti rispetto al nord, si tende a trattenersi un po’ di più a tavola anche dopo avere consumato la cena, si riscurri n'anticchia chiossai, ricièmula accussi!
Gesualdo Bufalino definiva la Sicilia la terra della “luce e del lutto”, un luogo di contraddizioni di estremi che si uniscono: così nell’immaginario il siciliano appare come un uomo solare e accogliente ma anche losco e sospettoso, convinto che il suo modo d’essere sia il migliore e il più giusto.Tomasi di Lampedusa dichiarava nel suo famoso romanzo 'Il Gattopardo' che in “Sicilia tutto cambia affinché nulla cambi”, perché sono gli stessi siciliani a ricercare il cambiamento ma nello stesso tempo a frenarlo, timorosi che esso possa spodestare le secolari abitudini e i privilegi acquisiti.
Una terra e un luogo complesso e nello stesso tempo affascinante da scoprire. Il senso tragico del destino e dell’orgoglioso attaccamento alla propria terra e alle proprie radici sono caratteri che ci appartengono. I siciliani la sicilianità l’abbiamo nel sangue e il nostro carattere lo può capire soltanto chi vive in mezzo a noi. Le nostre abitudini possono sembrare arcane agli occhi di chi vive al nord, ma noi siamo così, diamo il cuore e, nello stesso tempo, ci chiudiamo nel nostro mondo. Viviamo sempre in contraddizione con la paura del vivere e del morire.
Anna Citta
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Photo di copertina: Lisetta Carmi