Caterina Guttuso, pittrice bagherese è l'ideatrice e l'animatrice di una operazione culturale che è insieme originale, complessa, ambiziosa e intrigante: raccontare le atmosfere, le immagini, i suoni, le emozioni evocate da dieci film di Peppuccio Tornatore attraverso l'arte pittorica e gli accostamenti narrativi e culinari.
Insomma i dieci film di Tornatore sinteticamente riletti attraverso i quadri di Caterina Guttuso, i racconti brevi degli autori di 'Apertura a strappo', Valeria Balistreri, Giorgio D'Amato, Lucia Immordino, Adele Musso, Federico Orlando, accoppiando ad essi un piatto o un dolce tipico siciliano ed un vino della casa vinicola siciliana, baariota per eccellenza, la Vini Corvo.
Dove è l'essenza del film il vero filo rosso che lega questi diversi momenti rappresentativi, ed è' come se il film passasse attraverso un prisma che ne scompone le varie lunghezze d'onda, le varie anime, i vari messaggi e poi le ricomponesse in un 'unicum', in cui a raccontare lo 'spirito' del film sono l'arte pittorica, narrativa e perchè no? culinaria.
Si va da Nuovo Cinema Paradiso con una rappresentazione grafica che vede una pellicola cinematografica trasformarsi in serpente e dove il tema letterario curato da Giorgio D'Amato è quello della fuga dalla propria terra, abbinato con un piatto-emblema 'pasta chi vrocculi arriminati (o a palina) ed il classico rosso del Corvo, il primo vino siciliano ad essere imbottigliato; per passare a Malena, graficamente rappresentata da un sinuoso profilo di donna distesa su sfondo nero, raccontato da Adele Musso che descrive con abili artifici lessicali ed intensa partecipazione l'onirica bellezza e le terrene 'contraddizioni' di questa donna, con il cannolo siciliano e la sua dolcissima crema di ricotta a fare da rimando ed accostato al Zighidì, passito liquoroso di Pantelleria; La migliore offerta, una delle più significative riletture con quel buco della serratura ( copertina del catalogo) che consente di scrutare stavolta dentro una stanza in cui i quadri diventano tutti uguali ed indistinguibili, ma consente di scrutare anche dentro le manìe, le debolezze e le ingenuità di un uomo la cui complessità viene colta nella breve narrazione di Valeria Balistreri, con la frutta di Martorana, che riesce ad ingannare l'occhio al punto da sembrare vera è il dolce che inevitabilmente si coniuga alla vicenda del film e con il Targa, un marsala che rimanda alle antiche vicende dei Florio; Baarìa viene rappresentato da Caterina Guttuso con mezza faccia del protagonista, a cogliere forse quella Bagheria a metà, croce e delizia di tutti noi paesani, e l'eterno, perenne dilemma descritto da Lucia Immordino se andar via o restare per cambiare, con la pasta con le sarde inevitabile combinazione e metafora culinaria ed il Kados, un Grillo in purezza per consentire di apprezzarne sino in fondo sapori e aromi; per chiudere con La sconosciuta, ancora una donna nuda stavolta di fronte a mostrare le ferite della mente e del cuore che Federico Orlando richiama nello scritto che riporta le immagini del film ed in cui il passato ed il ricordo hanno ruolo predominante, risotto con le fragole e Star bianco, un blend tra l'autoctono vitigno Inzolia e le uve Chardonnay trapiantate in Sicilia, fanno da pendant culinario.
L'operazione è riuscita ? a guardare iil catalogo sembrerebbe di sì, ma saranno i visitatori della mostra che rimarrà aperta per una settimana dal 21 al 28 luglio a dare un giudizio più definitivo.
Dieci film, dieci quadri di dimensioni significative, (1m x 1 m), dieci racconti, dieci tra piatti e dolci, dieci vini; si può dire che lo spettacolo è sicuramente garantito.
L'appuntamento è per l'inaugurazione della mostra che si svolgerà domenica 21 giugno alle ore 19.00 a villa Cattolica, allorchè oltre ai quadri ed alla lettura di alcuni brani dei racconti brevi, si potranno apprezzare alcuni assaggi dei piatti e dei dolci preparati dal Bar Ester. Tra gli sponsor oltre ai già citati Vini Corvo e Bar Ester anche il Rotary club.
Non è superfluo aggiungere che la prestigiosa location, ma non solo, anche tutta l'attività di supporto logistico, sono da attribuire alla sensibilità artistica dell'assessore alla cultura Rosanna Balistreri che ha fatto in qualche modo suo il progetto che contiene, apprezzamento che ha anche manifestato, elementi di forte innovazione e creatività, e che va nella direzione di dare spazio e far crescere le potenzialità culturali del territorio.
Angelo Gargano
Villa Cattolica: 10 film di Tornatore 'riletti' attraverso pittura, letteratura e arte culinaria
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