Cultura

Successo per la mostra di Elisa Martorana Quelli di Bagheria dopo Baaria a New York. 

Lo staff della Fondazione di Cultura Italiana presso Casa Belvedere ha infatti deciso di prolungare la mostra fino al 20 giugno, giorno cui verra`realizzata una serata in onore dell`artista bagherese.

Le foto delle Martorana raccontano in un unico scatto filsione e realta`, emblema dell`uomo fin dalla sua esistenza, film e vita reale, persona e personaggio questi i soggetti del bianco e nero di QUELLI DI BAGHERIA DOPO BAARIA.

L`Open star dell`evento newyorchese e`stato sotenuto da Monumental Marble http://www.monumentalmarble.com/ azienda lider nella lavorazione dei marmi cui i fondatori sono di origine italiane, ``Ci siamo subito innamorati del progetto della Martorana decidendo promuovere l`inaugurazione``hanno dichirato i fratelli Bartolone soci fondatori della nota azienda.
Il direttivo della Italian Cultural Fondation si sono mostrati entusiasti della mostra, il responsabile dell`evento Francesco Fadda ha definito il progetto non solo bellissimo ma molto interessate.
Il Progetto della Martorana e`stato patrocinato dal Mibac e dal Parlamento della Legalita`. Resp.le alla Comunicazione Maria Castello - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Ufficio Stampa internazionale Fabio Cirello - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Catalogo edito da 500g EDIZIONI di Francesco Teriaca Designer Cornici Bottega D`Arte di Pina Castronvo.
SITO UFFICIALE ELISA MARTORANA http://elisamartorana.jimdo.com/
Foto evento alla pagina facebook https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151464551296608.1073741830.81022461607&type=1
 

Porticello : dopo lo “scoglio della formica” e “solunto”, vede la luce, da un azione sinergica tra la Guardia Costiera di Porticello, guidata dal Tenente di Vascello (CP) Nicola Silvestri e la Soprintendenza del mare, ha portato l’istituzione, nella splendida zona di mare prospiciente la località Mongerbino, di un percorso archeologico subacqueo.

L’iniziativa, intrapresa, si è avvalsa dell’entusiasmo e dal prezioso supporto logistico di diversi diving locali coordinati dall’Ing. Gaetano LINO, già direttore dello SCRAS (Servizio Coordinamento ricerche archeologiche sottomarine) e responsabile del servizio “ Itinerari archeologici della Soprintendenza del mare” .

Il percorso sarà costituito da una “linea guida” che unirà sei ancore in ferro, di cui cinque bizantine e una romana, situate ad una profondità variabile tra i 15 e 30 metri. 

Nascerà così un piccolo museo sommerso, che potrà essere visitato da subacquei esperti e non, e permetterà di apprezzare le bellezze del fondale unite alla presenza di esemplari di attinie, spirografi, spune, murene.

La Guardia Costiera di Porticello, dopo aver incontrato il ceto peschereccio flavese, per constatare eventuali limiti che potevano riguardare le attività di pesca, ha emesso un ordinanza di interdizione dell’area, e del divieto di pesca anche ricreativa. L’ordinanza, che riporta le coordinate nautiche dello specchio acqueo dove è ubicato il percorso archeologico è consultabile alla sezione “ordinanze” del sito"http://www.guardiacostiera.it/porticello" www.guardiacostiera.it/porticello . 

Il Comandante Silvestri, raccomanda sempre la massima prudenza nelle immersioni, tant’è che ha previsto, nell’ordinanza, che le immersioni vengano sempre effettuate da personale regolarmente autorizzato dalla Soprintendenza del mare e previa comunicazione all’ Autorità Marittimo.

Nonostante la contraccezione ormonale abbia poco pìù di 50 anni, esistono ancora delle remore nei suoi confronti. Compito di questo articolo, spero é di fare chiarezza sull’argomento partendo dall’inizio.

Il metodo contraccettivo qualunque esso sia per chiamarsi tale deve rispondere alle seguenti domande:
1. E’ efficace?  mi consente di non concepire se lo uso correttamente )
2. E’ innocuo ?  (non danneggia la mia salute sia quando lo uso che dopo)
3. E’ reversibile?  (posso interromperlo e la mia fertilità non sarà modificata dal tempo di utilizzo)
4. E’ facile da usare? ( non ci sono istruzioni complicate da seguire per usarlo)

La contraccezione ormonale , la PILLOLA per capirci, risponde egregiamente a tutte queste domande:

1. Possiede la più alta percentuale di efficace rispetto agli altri metodi : 99.9 %

2. I preparati in commercio nel nostro paese hanno un profilo di sicurezza nei confronti di patologie come incidenti cardiovascolari, neoplasie, elevato sia perche i dosaggi ormonali in uso si sono abbassati, sia perché esistono nuovi e più recenti ormoni utilizzati che sempre pìù espongono la donna ad ormoni simili a quelli prodotti dal suo ciclo ormonale naturale.

Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse (non dimenticate L’AIDS).

3. Si può interrompere in qualsiasi momento, basta non prenderla, certo così come tutti i farmaci occorre rispettare alcune regole: finire la confezione in uso se è possibile.

4. Occorre, secondo il tipo di prodotto scelto, assumere una compressa al giorno per 21 o 28 gg ( sono il numero di compresse per confezione ) seguire le istruzioni e le pause, secondo il prodotto scelto prima di assumere l’altra confezione.

Esistono sicuramente delle controindicazioni assolute all’uso della contraccezione ormonale, sono ormai conosciute e da tutti accettate, si riconoscono facilmente se chi vi prescrive o consiglia la pillola è un medico e non vostra cognata o l’amica che già la usa, cosa che purtroppo accade spesso.

Infatti il medico prima di prescrivervi la pillola dovrà domandarvi se il vostro stato di salute è compatibile con l’uso di questo farmaco, non devo essere affetta da una patologia oncologica , il mio fegato e pancreas devono funzionare bene così pure i miei reni, non devo soffrire di ipertensione o avere avuto una trombosi o una embolia (ostruzioni o coaguli nelle vene e arterie), non soffrire di patologie intestinali come il Morbo di Crhon o di forme di diarrea cronica, di emicrania, non devo soffrire di malattie che per essere curate abbiano bisogno di farmaci che impediscono alla pillola di funzionare (Epilessia, Tubercolosi).

E’ ovvio che queste cose mia cognata o la mia amica non le sappiano ma il medico SI. Ne consegue che il primo consiglio prima di usare un contraccettivo ormonale è di rivolgersi al medico.

Dopo questo elenco viene spontaneo chiedersi se non occorra effettuare esami prima di usare un farmaco simile. Le linee guida degli operatori dei Consultori invitano gli operatori stessi ad effettuare sempre una attenta anamnesi (storia) della salute personale e familiare prima di decidere di effettuare esami e non prescriverli a tappeto a tutte le utenti, questo anche se sembra un controsenso è invece un criterio per ottenere dagli esami eventualmente effettuabili il migliore risultato da ottenere: cioè individuare le donne che non debbono assumere la pillola.

Infatti gli esami che devono valutare lo stato della coagulazione, i livelli di grassi nel sangue (colesterolo totale, col.HDL, col. LDL ,trigliceridi ), la funzionalità del fegato, le alterazioni capaci di controindicare la pillola nella popolazione generale riguardano solo il 3 -5% della popolazione generale, mentre sono presenti alterati nel 20% della popolazione affetta da incidenti vascolari che possono essere rilevati da una attenta storia della salute personale e familiare.

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Cosa deve fare però una donna che decide che la contraccezione ormonale sia il suo sistema contraccettivo?

Sicuramente deve smettere di fumare: il rapportò età/n° di sigarette consumato ed uso di ormoni contraccettivi è decisamente a svantaggio qualsiasi sia il n° di sigarette che si fumano, a tal punto che raggiunti certi limiti di età occorre assumere un atteggiamento drastico : o fumi o prendi la pillola. 

Siamo pratici se io come ragazza all’età di 16 – 18 anni fumo sicuramente continuerò a farlo anche a 25 ,30, ed oltre i 35 anni, età in cui avrò ancora bisogno della contraccezione forse anche di quella ormonale, visto che il mio ragazzo, compagno, marito, è molto restio ad usare lui sistemi contraccettivi sicuri, addirittura è anche contrario che io come donna li usi per poi dileguarsi, o non aiutarmi a prendere decisioni in caso il non uso di un comportamento/sistema contraccettivo efficace che comporti un concepimento indesiderato.
Sicuramente dovrà consigliarsi col medico prima di una scelta contraccettiva, qualsiasi essa sia, in modo che il sistema che le sarà proposto sia quello adeguato alle sue esigenze di sicurezza, di salute, alle caratteristiche del suo ciclo mestruale.

Queste indicazioni sono ancora più valide per la pillola rispetto ad altri sistemi contraccettivi, alcuni esempi: la contraccezione ormonale può aiutarmi a ridurre un flusso mestruale molto abbondante, a ridurre il dolore durante la mestruazione, a migliorare la qualità della mia pelle (acne, peluria eccessiva) , potrà pure scoprire che, anche se soffre di intolleranza al lattosio o di disturbi intestinali che provocano una diarrea frequente, potrà sempre scegliere un sistema ormonale che non utilizza la via orale per essere utilizzato: esiste un cerotto contraccettivo, ed un anello vaginale contraccettivo che nell’esempio fatto sopra sono efficaci come la pillola che altri possono assumere per via orale e voi no.

Sicuramente datevi un tempo di utilizzo, che deve dipendere da situazioni contingenti (interventi chirurgici) o dalla comparsa di effetti collaterali non controllabili ed affrontati col medico che vi ha prescritto la pillola; non serve a nulla sospendere la pillola ogni sei mesi per vedere se tutto “ funziona “, le attuali pillole una volte sospese fanno tornare le vostre caratteristiche mestruali a quelle che possedevate prima dell’assunzione, quindi regolarità del ciclo, quantità del flusso mestruale, disagio e/o dolore durante il flusso mestruale torneranno come prima così come la vostra fertilità (possibilità di concepire). 

Un consiglio: fate il punto della situazione ogni 5 anni. Importante non smettete di prendere la pillola se cambiate partner , è una cosa che spesso osserviamo nelle nostre utenti pìù giovani in consultorio.

Tutti si preoccupano, maschi compresi, quando leggono i foglietti illustrativi della pillola contraccettiva.

Personalmente a queste domande rispondo consigliando di leggere per confronto il foglietto illustrativo del secondo farmaco più usato al mondo : l’aspirina.

La pillola (che rappresenta la contraccezione ormonale) ha rappresentato il metodo più efficace da quando è stata inventata che ha provato a separare la nostra sessualità dalla procreazione e per questo è un trattamento molto osservato se ne dice peste e corna, anche se da sempre la razza umana ha cercato di sperimentare comportamenti e sistemi che raggiungano questo obiettivo, per cui della pillola si parla più facilmente in senso negativo che protettivo.

Non si dice che controllando il flusso mestruale consente alle nostre donne di non essere anemiche, le protegge dal dolore mestruale, riduce la probabilità di avere un tumore al corpo dell’utero ed alle ovaie, ed anche al colon, riduce nelle utilizzatrici il rischio di osteoporosi, mantiene questi effetti protettivi per 10 anni dopo la sua interruzione.

Quindi scegliete bene il vostro sistema contraccettiva, la contraccezione ormonale è uno di essi.

P.S. Tenete presente però il 1° farmaco più usato al mondo è la preghiera……. arrivederci !

 

NOTA   della   REDAZIONE

Il dott. Sanfilippo Rosario G.(foto di copertina), specialista in Ostetricia e ginecologia, opera da circa 22 anni nei Consultori Familiari, servizi pubblici istituiti nel 1978 allo scopo di fornire assistenza sociale, psicologica e medica alla famiglia, alla coppia, alla donna nelle diverse età della vita.

Erano gli anni delle leggi e referendum sul divorzio e sulla interruzione volontaria della gravidanza, questi servizi avrebbero fornito agli utenti strumenti per affrontare consapevolmente e liberamente il momento per ottenere una gravidanza, fornito informazioni e formazione sui metodi contraccettivi esistenti, li avrebbero erogati ed avrebbero assistito i singoli, le coppie a qualsiasi titolo sia in questo percorso che nella eventuale assistenza alla gravidanza consapevole e/o nella scelta di non proseguirla.

I consultori presenti nel nostro Distretto Sanitario in via Massimo D’azeglio 45 a Bagheria e via Alcide de Gasperi a Porticello effettuano consulenze contraccettive, erogano in base alle direttive e forniture aziendali mezzi contraccettivi, forniscono un servizio specifico per gli adolescenti ed i giovani fino a 25 anni il Giovedì pomeriggio il C.F. di Bagheria, il Lunedì pomeriggio il CF di Porticello, esclusivo per questa fascia di età, in quei giorni senza necessità di prenotazioni .

 

Nel cinquantenario dell’unità d’Italia anche Bagheria fece la sua brava commemorazione e un discorso lo tenne Francesco Scaduto ( ma non era quello veramente importante, il giurista ). Quel discorso, l’anno seguente, cioè nel 1911, venne pubblicato nella Guida Bagheria-Solunto.

Su Luigi Bavin Pugliesi, tuttavia, solo poche righe, le seguenti: “Chi può non tramandare ai posteri il ricordo di Luigi Puglisi che fu, insieme al Fuxa, l’ispiratore e l’organizzatore sagace della eroica squadra nostra destinata dal Duce a marciare prima fra tutte le altre alla presa di Palermo?” ( 1 )

Come si vede, nulla sulla morte del Pugliesi ( o Puglisi, come dir si voglia ). E allora, delle due l’una: o lo Scaduto non sapesse o la retorica risorgimentale gli  impediva di parlarne.

Ancora peggio andranno le cose con Oreste Girgenti.

Nel suo libro ( del 1985 ), nel  capitolo dedicato a “Bagheria nell’epopea garibaldina del 1860”, allorchè elenca “i morti, i feriti ed i  reduci”, ( 2 ) egli dimentica completamente il Pugliesi.

Perciò, delle due l’una e, in ogni caso, fino agli studi  di Nicola Previteri, fu l’oblio il destino del capo di una squadra che entrò a Palermo “col tricolore adornato  dell’immagine del Santo Patrono di Bagheria”. ( 3 )

A suo tempo, tuttavia, quel delitto ebbe risonanza almeno europea.

Nel London Daily News del 16 luglio 1860, a pagina 7, leggiamo: “A colonel of Palermo, named Perglisi commanding a battalion of volunteers wich had been sent to Bagheria, was killed by a pistol shot from one of his men. His body was carried to Palermo and interred”. ( 4 )

Lo stesso giorno, a pagina 5, l’Evening Herald riportava la seguente notizia (del 9 luglio ) : “Garibaldi has ordered the assassin of colonel Puglisi to be arrested”. ( 5 )
Dunque un colpo di pistola, sparato da uno dei suoi uomini, cioè da uno degli uomini di Puglisi ( e non Perglisi, ovviamente ) e Garibaldi che ordina l’arresto dell’assassino.

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Fu, allora, una storia semplice?

Forse. Perché, in un altro giornale dell’epoca, stavolta italiano, troviamo una notizia sconvolgente; da Palermo, l’8 luglio 1860, il cronista dell’Unità Italiana invia al suo giornale un articolo che verrà pubblicato il 14 e in cui leggiamo: “A giorni sarà discusso il processo intentato per l’omicidio sulla persona del maggiore Pugliesi, consumato la settimana scorsa alla Bagheria. …Gli arrestati sono 27; il fatto si considera come risultato di un complotto; gli arrestati si suppongono complici. Ieri, a notte inoltrata, rientrò in Palermo la colonna mobile della Guardia Nazionale che li ha catturati”. ( 6 )

Sconvolge di per sè l’idea del complotto da parte di un gruppo così numeroso e sconvolge, soprattutto, il fatto che quegli uomini avessero partecipato all’impresa garibaldina.

Abituati dalla retorica risorgimentale a considerarli patrioti, ci si accorge che le loro motivazioni erano sicuramente meno nobili.

Un autore di lingua francese, in un suo libro del 1861, aggiunge preziosi particolari alla nostra conoscenza della vicenda.

Egli scrive: “L’assassinat de la Bagheria vint encore cependant ensanglanter ces pages de l’histoire de Palerme. Un corps de volontaires siciliens y avait été mis en cantonnement. Leur commandant, jeune homme d’une trentaine d’années qui depuis dix ans sacrifiait sa fortune au benefice de la revolution projetée et qui pendant long temps lors des événéments révolutionnaires de Sicile, avait commandé ses guérillas dans la montagne, rentrait a’ son quartier, revenant de Palerme ou’ il avait diné dans sa famille. Il est abordé par un de ses volontaires qui lui réclame quelque argent. Le commandant lui répond qu’on ne lui doit rien ed qu’on ne lui donnera rien. Un instant après, trois corps de feu l’étendaient roide mort. Toute la population palermitaine s’émut vivement de ce nouvel acte de ferocité; mais il fallut plusieurs jours pour trouver et arreter le meurtrier qui fut fusillé sur la piazza de la Bagheria”. ( 7 )

C’è nelle righe precedenti il privato di Bavin Pugliesi: una famiglia a Palermo, dove cena prima di tornare in paese per esservi ammazzato; c’è il suo passato politico di liberale e la sua tempra di rivoluzionario disposto a dare del suo alla causa; c’è il movente del delitto, il denaro, che ci conferma l’idea che ci siamo fatti sul “patriottismo” dei cosidetti picciotti; e c’è, infine, la notizia della punizione di chi, con un colpo di pistola o tre schioppettate poco cambia, lo assassinò.

Ma quella fucilazione in una piazza di Bagheria ci fu davvero?.

L’11 di luglio sicuramente non c’era ancora stata se in una lettera scritta in quella data troviamo: “L’assassin de Puglisi n’est pas encore découvert, malgré les menaces et les recherches. Une douzaine d’hommes de la Bagheria sont en prison a Palerme, mais on ne les a pas reconnus coupables. Scordato se trouvait a’ se promener avec Puglisi un moment avant l’assassinat; depuis on dit qu’il a disparu, et on lé cerche”. ( 8 )
Gli arrestati non sono più 27 ma una dozzina; tra di essi non è stato ancora riconosciuto il colpevole; spunta uno Scordato ma non è il Briareo .

Nel cinquantenario Maurus ( al secolo Luigi Natoli, quello de I beati paoli ) pubblicherà sul Giornale di Sicilia un articolo che chiarisce molte cose della vicenda e, sopratutto, esprime non senza fondatezza Il dubbio che ,dietro gli esecutori, ci fosse un livello differente e più alto, dei mandanti in grado di strumentalizzarne i malumori nei confronti del Pugliesi.

Se così è stato, la vicenda risulta ancora più inquietante.

Quell’articolo, che descrive la vittima e il processo che seguì quel delitto, vale la pena di pubblicarlo per intero. Da esso traiamo intanto il ritratto di Luigi Bavin Pugliesi.

Note
1-Bagheria Solunto, Guida Illustrata, Edizioni “Casa di Cultura”, Bagheria 1911, Ristampa Anastatica,
Dicembre 1984, p. 29
2-Oreste Girgenti, Bagheria Origini e sue evoluzioni, Edizioni Soleus 1985, pp. 203-207
3-Nicola Previteri, Verso l’unità, Gli ultimi sindaci borbonici di Bagheria, Assessorato ai Beni Culturali
del Comune di Bagheria, Bagheria 2001, p. 275
4-newspaperarchive.com/london-daily-news/1860…
5-newspaperarchive.com/evening…/1860…16/page-…
6-La spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli nei proclami, nelle corrispondenze, nei diari e nelle
illustrazioni del tempo , a cura di Mario Menghini, Società Tipografico-Editrice Nazionale, Torino 1907,
p. 149, openlibrary.org/la/laspedizionegari00menguoft
7-Henry Durand-Brager, Quatre mois de l’expedition de Garibaldi en Sicilie et Italie, E. Dentu, Editeur,
Paris 1861, pp. 74-75, Archive.org>…> Brown University
8-Ruggero Moscati, La fine del regno di Napoli: documenti borbonici del 1859-60, F. Le Monnier, Firenze 1960, pp.250-251

NOTA  della  REDAZIONE

Cogliamo l'occasione da questo originale e prezioso contributo che Biagio Napoli porta alla storia della nostra comunità, per sollecitare l'amministrazione ad approntare un progetto per il rifacimento radicale delle targhe della toponomastica stradale.

Al di là dei materiali, (quello usato per le targhe a Bagheria è decisamente di pessima qualità), è fondamentale che i nomi delle vie, che sono il primo libro di storia con cui vengono a contatto tutti, giovani e meno giovani, riportino sulla targa oltre che il nome e il cognome, almeno la data di nascita e di morte  e l'attività che hanno svolto in vita e che li ha resi meritevoli di essere ricordati.

E' uno degli indicatori fondamentali della civiltà di un paese e del rispetto della propria storia e della propria identità.


 

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