I consiglieri di opposizione: "Il sindaco e la sua maggioranza sono franati nel momento decisivo"

I consiglieri di opposizione: "Il sindaco e la sua maggioranza sono franati nel momento decisivo"

cronaca
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Una vecchia battuta da cabaret recita: “molti dei nostri politici sono degli incapaci, i restanti sono capaci di tutto”.

C’è un vulnus poco raccontato all’origine della crisi dell'amministrazione del Sindaco Filippo Tripoli.
Un vulnus che spiega anche la difficoltà a trovare puntelli consiliari alla sua maggioranza, persino in un Consiglio Comunale dove i “senza casacca” o i "vola di fiore in fiore", come li definisce il Cons. P. Sparacino del PD, sono ormai finiti con la nomina degli ultimi due assessori Chiello prima e Gurrado dopo.

Quel vulnus è la scelta, compiuta all’inizio della consiliatura, di utilizzare le liste civiche per nascondere al loro interno i partiti che le compongono, fra cui il Partito del PD guidato dall'assessore Daniele Vella, il partito di Renzi "Italia Viva" il cui rappresentante locale è lo stesso Sindaco Filippo Tripoli, ecc... ecc... pensando di escludere sin dall'origine le liste di partito e, più in generale, la minoranza dal tavolo di concertazione sulla programmazione e sui grandi temi per la citta.

Il civismo di Filippo Tripoli alla prova dei fatti si è sciolto come neve al sole. Solo una grande illusione o un grande bluff poteva pensare di trasformare un coacervo di micro-interessi, cordate personali, in un contenitore politico e culturale, con una visione unitaria della politica Bagherese.
Invece, è accaduto ciò che è scritto nella logica della politica: il civismo trova spazio alle elezioni amministrative in cui i rapporti amicali, di parentela, di interessi hanno la meglio sulle già traballanti divisioni ideologiche e politiche.

Ma quando il gioco si fa duro e lo scontro si radicalizza, si restringe lo spazio per i battitori liberi e ondivaghi e, di conseguenza, gli appetiti che il civismo non è in grado di soddisfare, perché le elezioni regionali rappresentano la serie A rispetto alla serie B delle comunali, indirizzano gli eterni personaggi in cerca di autore verso lidi più tradizionali e sicuri, i PARTITI.
E fu così che, a distanza di sei mesi dalle elezioni Regionali, l'amministrazione Tripoli e la sua maggioranza sono franati proprio nel momento in cui Bagheria richiedeva una guida sicura, alla vigilia di importanti appuntamenti quali il PRG, il PUDM, il PNNR, ecc... ecc...

Il Sindaco Filippo Tripoli, prigioniero del suo "CIVISMO, non è riuscito a trovare una exit strategy per sottrarsi all'attività dei consiglieri di minoranza e di proposizione che vogliono dire la loro presentando emendamenti su argomenti importanti come il regolamento edilizio e il PUDM, tuonando in consiglio contro il PD di Daniele Vella che la vuole fare da padrone su argomenti come il Regolamento Edilizio fino ad arrivare al punto di ritirarlo pur di non consentire al Consiglio Comunale di apportare le modifiche volute dalla Città.

E fu cosi che dopo la manifesta arroganza politica del ritiro del Regolamento Edilizio e l'ennesima prova di forza e di sfida sul PUDM la maggioranza del Sindaco Tripoli viene sconfitta e batte ritirata ad opera del Presidente del Consiglio Michele Sciortino che alle 00:40 circa chiude il Consiglio Comunale del 27/04/2023 in fretta e furia.

Patetici infine i tentativi mediatici prima del Sindaco Tripoli che in un articolo di stampa definisce strumentale il lavoro dei consiglieri di minoranza che hanno presentato 22 emendamenti sul regolamento edilizio (come se non fosse nelle loro prerogative presentare gli emendamenti) e poi dell'assessore Daniele Vella che, con un post facebook, non "gradisce" la battuta di arresto sul P.U.D.M. ma si guarda bene però dallo spiegare ai cittadini che trattasi di un Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo ormai obsoleto, non in linea con il vigente Piano Regolatore e non aggiornato con le acquisizioni delle aree soggette a demolizioni entro la fascia costiera dei 150mt. che potrebbero consentire ben altre e piu attrezzate discese al mare e non solo quella dei francesi.

Concludendo: "sono capaci di tutto".

I Consiglieri di Proposizione