E' stata un'attesa spasmodica quella del centinaio di persone ferme al sotto passo che hanno seguito il difficle intervento dei Vigili del Fuoco, mentre con in mano una lunga fune e con un bastone per saggiare il fondale, si andavano avvicinando a quell'auto, una Daewoo Matiz, praticamente sommersa dall'acqua.
E mentre i soccorritori avanzavano lentamente immersi nell'acqua qualcuno riferiva di aver visto il conducente della vettura riuscire a mettersi in salvo e riparare nel vicino distributore di carburante Agip, nelle cui vicinanze peraltro si era bloccata un altra vettura, una BMW; ma non si poteva sapere se in macchina ci fossero altri passeggeri.
Per questo per diversi lunghissimi minuti si era temuto che dentro la vettura fosse rimasto qualcuno intrappolato, ed un lungo sospiro di sollievo ha accolto i gesti inequivocabili dei pompieri allorchè da vicino hanno verificato che in auto non c'era nessuno.
Ormai la storia si ripete ad ogni forte acquazzone e tutti pensiamo la stessa cosa, e cioè che prima o poi staremo a parlare di una tragedia annunciata.
Certo l'imprudenza e la sottovalutazione del rischio sono la prima causa di questi fatti, per questo è d'obbligo prevenire.
Le forti piogge erano previste e sono arrivate, sarebbe bastato un minimo di coordinamento e prevenzione con una procedura che dovrebbe essere standard, e cioè impedire il transito delle auto allorchè si comincino a prevedere le situazioni di rischio.
Ma a Bagheria pare, che tutto questo che in una città qualunque dovrebbe essere la norma, non ci sia verso e maniera di attuarlo.
Qualcuno lamentava anche un ritardo dei soccorsi arrivati alle 10.45, quando il primo allarme era stato lanciato alle 10.05: va anche segnalato che i primi ad arrivare sono stati gli uomini ele donne della Protezione civile che immediatamanete si sono prodigati per gli aspetti logistici. Dopodichè sono arrivati gli agenti della polizia municipale ed i vigili del Fuoco, mentre un auto dei CC sbarrava il passaggio dall'ingresso della SS 113.