Cronaca

Chi l'ha visto: Qualcuno sa dire che fine hanno fatto le compostiere che dovevano essere date ai cittadini?

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Agenzia regionale rifiuti e acque Sicilia Comunicato stampa del 12 Maggio 2008

RIFIUTI: FINANZIATO PROGETTO DI COMPOSTAGGIO DOMESTICO PER L’ATO PALERMO 4 (Coinres)

PALERMO – L’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque (ARRA) ha finanziato la fornitura di 1500 compostiere domestiche destinate agli utenti dell’Ato PA4 per una somma di oltre 271 mila
euro. Il progetto finanziato rientra nel programma di incentivazione al compostaggio domestico della frazione umida, che va nella direzione della politica di riduzione della produzione dei rifiuti e di conseguenza del contenimento dei costi di smaltimento. 

Ai beneficiari, oltre alle compostiere, verranno consegnati una bio pattumiera, un kit di avviamento, e un kit di compost vivo.

Poiché il sistema di compostaggio domestico è finalizzato alla produzione di sostanze fertilizzanti, il progetto finanziato dall’Arra è rivolto agli utenti che dispongano di un giardino, dove allocare la compostiera e dove utilizzare il prodotto finale. 

Nel dettaglio il provvedimento prevede la fornitura di 1500 compostiere destinate alla società Coinres Ato PA4, cura la gestione integrata dei rifiuti nei comuni di: Alia, Altavilla Milicia, Bagheria, Baucina, Bolognetta, Campofelice di Fitalia, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Ciminna, Ficarazzi, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Roccapalumba, Santa Flavia, Ventimiglia di Sicilia,Vicari, Villabate, Villafrati.

L’Ufficio Stampa dell'ARRA

Nessuno sa che fine hanno fatto le compostiere, la cosa certa è che sono costate 271.000,00 euro.
 

Vincenzo Costa
Dirigente Regionale Adoc

 

Inquietante incursione nella notte tra sabato e domenica nei locali del Comune di Bagheria di corso Umberto. Ignoti durante la notte sono penetrati all'interno dell'edificio, probabilmente scavalcando prima il cancello retrostante di vicolo San Pietro, e scalando successivamente il muro esterno attraverso delle tubazioni di aerazione e introducendosi poi  all'interno, dopo avere infranto i vetri di una finestra del primo piano accessibile solo dalla villetta.

Ad accorgersi del furto intorno alle ore 11.30 di oggi domenica 22 gennaio, è stato casualmente  un addetto delle pulizie Bartolo Di Salvo,  che ha subito informato il consigliere comunale Pietro Pagano che si trovava nelle immediate vicinanze.

I locali del Comune erano stati aperti solo per una coincidenza, per consentire cioè agli standisti del mercato del contadino di utilizzare una presa di corrente che si trova all'interno dell'edificio comunale.

L'addetto era entrato dal cancello, regolarmente chiuso, su corso Umberto che immette nelle villetta Ugdulena, ma si era subito accorti che la porta che immette nei locali comunali era invece aperta, e c'erano dei fogli di carta abbandonati per terra.

Si è subito insospettito ed assieme a Pagano e ad un vigile  hanno effettuato una ricognizione: già un paio di notti fa ignoti erano penetrati in due sere consecutive, prima nei locali di corso Umberto e la sera successiva in quelli di via Mattarella, per l'ormai abituale saccheggio delle macchine distributrici di caffè e bibite.

Ma arrivati al secondo piano hanno notato qualcosa che non andava: la porta che immette negli uffici della sezione urbanistica era stata forzata, ma "scassata"   era anche la serratura della porta dell'ufficio dell'ingenere Vincenzo Aiello.

A questo punto i vigili hanno chiamato immediatamente i carabinieri e subito dopo hanno informato il sindaco Vincenzo Lo Meo, a Palermo per il congresso dell'U.D.C. e l'ing. Aiello, che è stato tra i primi ad accorrere.

Da una prima sommaria ricognizione sono risultati mancanti almeno cinque  computer degli uffici e cioè oltre a quello dell'ing. Aiello, anche quello dell'arch. Maria Piazza e dell'arch. Giovanbattista Giammanco, della dr.ssa Eliana Corrao e di un'altra dipendente, Anna Gesù, tutti collaboratori comunque dell'ing. Aiello, responsabile dell'urbanistica e dell'edilizia privata.

Nel frattempo sono arrivati i carabinieri: certamente verrà chiamata la scientifica perchè non si tratta del solito furto di merendine, ma di un furto certamente eseguito su commisssione.

I "ladri" sapevano bene cosa cercare: evidentemente in quei computer cercano o di trovare o di cancellare tracce. Staremo a vedere.

Intanto l'ingegnere Aiello e i tecnici della sezione stanno continuando a verificare se oltre ai computer siano stati asportate pratiche o documenti, come sembrerebbe dai fogli abbandonati per terra.

Le vicende urbanistiche, così comè avvenuto a Bagheria negli ultimi cinquanta anni continuano ad essere, proprio in questi giorni, al centro di animate discusssione e polemiche tra i partiti di maggioranza.

Chi ha interesse a conoscere o manipolare i dati di questi computer? è questa la domanda cui dovranno dare risposta le indagini che saranno avviate.

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Il tam tam vola sul filo (si fa per dire) dei telefonini: alla Q8 di via Città di Palermo sta arrivando un'autocisterna, alla "notturna" un'altra, ed il popolo degli automobilisti con il serbatoio a secco si muove come un gregge ordinato seguendo il primo della fila: naturalmente file lunghissime di auto sin dal primo mattino e tempi di attesa che arrivano sino a sei ore, discussioni ad alta voce che degenerano sul rispetto del turno, quelli che arrivano a piedi con i bidoni che scavalcano le auto, e la decisione presa ovunque di fare due percorsi: uno per le auto e l'altro per i bidoni.

Presso tutti i distributori una pattuglia dei carabinieri per mantenere l'ordine e ordinare il traffico.

Trascorre così una lunga parte di questo sabato di gennaio per migliaia e migliaia di bagheresi, che approfittano dell'allentamento del blocco che ha consentito l'arrivo di carburante, gas e prodotti per i supermercati, per fare il pieno.

Pare comunque che entro la giornata di oggi quasi tutti i distributori verranno riforniti consentendo così a chi lo vorrà, e con relativa tranquillità, di potere ripristinare le scorte.

I commenti più disparati sulla protesta degli autotrasportatori: c'è chi la condivide ma chiede comprensione perchè in casa ci possono essere esigenze primarie che spingono all'uso dell'auto, c'è chi dice che è una vergogna, c'è chi sostiene che le conseguenze della protesta occorreva farla pagare a q uelli del Nord e non ai siciliani, e c'è chi non manca mai di dire che in Italia ci vorrebbe il mitra

Gira naturalmente voce che qualcuno di quelli con il bidone per i quali l'attessa è necessariamente meno lunga faccia la spola alla pompa per rivendere il carburante facendoci naturalmente una buona  "cresta": ma in queste situazioni è inevitabile:

Dal fronte di Forza d'urto arrivano le notizie più disparate e cioè che il blocco riprenderà e durerà altri cinque giorni: sarà vero? e nel dubbio la gente si accalca alla pompa.

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Movimento dei forconi, autotrasportatori, pescatori, studenti ma anche pensionati e casalinghe è un moto di reazione rabbiosa e solo apparentemente improvvisa quella che si sta manifestando in Sicilia in questi giorni.

Abbiamo un bel dire che così si danneggia l’economia e la società: ma quando la politica con le sue scelte si rivela distante anni luce da quelli che pretende di amministrare e si fa finta di non capire che la gente al di la della propria collocazione politica non ce la fa più succede proprio questo.

Quando il presidente Raffaele Lombardo dichiara , come ha fatto qualche settimana fa, che la sua indennità di 15.000 euro al mese è “appena sufficiente” per il lavoro che fa, o si costringe qualche milione di pensionati da 1000 euro al mese ad aprirsi un conto corrente e a dotarsi del bancomat, è la politica che per prima è impazzita.

Quando, ed è notizia di oggi , la Regione per finanziare le proprie inefficienze e i propri sprechi aumenta l’IRPEF regionale dall’ 1,4 all’ 1,71, togliendo con destrezza altri  100 euro in un anno dalla tasca dei contribuenti ed in maniera retroattiva dal 2011, per finanziare il calderone dei clientes e delle sanguisughe che dalle nostre parti abbondano, si ha un bel dire,  di essere ragionevoli e di stare calmi.

La cronaca adesso:

Come sempre in questi casi qaulcuno tira fuori la storia di cosa nostra tra i manifestanti: stavolta a lanciare l'allarme è il presidente di Confindustria Ivan Lo Bello, ed il procuratore generale Francesco Messineo apre un  fascicolo per atti relativi, del quale a protesta conclusa non sentiremo parlare più.

.La notte appena trascorsa i pescatori di Porticello, Termini e Trabia,avevano bloccato il mercato ittico di Palermo, il più grande dell’isola. Momenti di tensione risolti da un comportamento responsabile delle forze di polizia.

Alla fine un armistizio tra pescatori e commercianti di pesce. Domani venerdì si venderanno tutto il pesce che è nei frigo, poi a partire da sabato mattina blocco totale del mercato.
Già diversi pescivendoli hanno abbassato le saracinesche per mancanza di materia prima; disagi nei supermercati , ma ancora nessun particolare allarme a Bagheria .
Scarseggiano le bombole di gas, e i distributori già da un pezzo hanno sospeso l’erogazione di carburanti.

Il traffico insolitamente scorrevole ci dice che molte un buon 30-40% delle auto sono ferme.

Qualche ora fa il leader degli autotrasportatori annunciava che i blocchi e la protesta non cesseranno oggi, così come era stato annunciato, ma andranno avanti a oltranza.

E Lombardo dice che la settimana prossima incontrerà Monti con il quale si è già sentito per telefono.

Nell’attesa i suoi assessori continuano a nominare consulenti, e gli “onorevoli” dell’Assemblea Regionale, una ventina dei quali hanno seri provvedimenti giudiziari in corso, nel 2012 hanno cumulato solo due ore di lavori d’aula.

Ecco a cosa dovrebbero servire i forconi.
 

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