Cronaca

Ci stavano lavorando da tempo ignoti ladri per realizzare un colpo che avrebbe potuto fruttare parecchio in termini di denaro contante oltre a monili in oro e argento, ma la Polizia ha intuito tutto e stamattina ai sospetti sono seguite le certezze, che sono scaturite in una denuncia per tentata rapina ai danni di ignoti.

Il locale tenuto sotto osservazione è stato  fatto stamattina oggetto di una perlustrazione da parte degli agenti del locale  Commissariato: il locale che si trova a Bagheria in via Consolare al civico 3, è un immobile in affitto il cui occupante era assente per le vacanze, particolare che non doveva essere ignoto agli aspiranti rapinatori; il locale ha il particolare requisito di essere immediatamente confinante con il negozio di compravendita di oro e argento  "Oro Cash".

Gli agenti hanno potuto verificare che proprio nel muro di confine con l'attività commerciale erano stati praticati due grossi fori che sarebbero dovuti servire a penetrare, naturalmente di notte, nei locali del negozio.

E' arrivata prima la Polizia che ha fatto andare in fumo i progetti dei malviventi: gli inquirenti in ogni caso interpretano con preoccupazione questi segnali che denotano che la piccola malavita, che sino a qualche tempo fa scassava qualche saracinesca e rompeva una vetrata, si stia in qualche modo "strutturando" in maniera più "professionale", e che a questa metamorfosi possa anche non essere estraneo un cointeresse di cosa nostra che di fronte alla drammatiche difficoltà delle aziende e delle imprese commerciali, cominci a guardare alla possibilità di differenziare il proprio campo di intervento.

Discutono animatamente alcuni consiglieri e un parte dell’informazione, in una polemica tipicamente estiva, su degli errori e imprecisioni contenute in una guida di Bagheria cui il comune ha dato il proprio patrocinio.

E’ giusto ragionare sul Patrocinio.

E’ un discorso che vale in generale ma ancora di più quando il Patrocinio del comune, anche se non comporta costi, viene in qualche modo ad avallare e dare autorevolezza ad una iniziativa e qualunque essa sia, da un concerto alla presentazione di un libro ad una mostra d’arte.

E’ giusto che il comune si accerti che gli organizzatori siano enti, associazioni o persone serie e affidabili.

Più che di ritiro nel caso in questione si potrebbe chiedere all’azienda o all’Ente che ha stampato la guida, con una lettera ufficiale dell’amministrazione, di ovviare agli errori e alle omissioni stampando un’altra edizione, o nella prossima edizione.

C’è però un errore molto più grave che è sfuggito agli occhi di falco dei nostri consiglieri, e che se non è sfuggito, non è stato valutato comunque con la stesso metro e lo stesso peso con cui sono stati valutati gli errori delle guida turistica.

Per questo ci pare che le vibrate proteste e gli alti lai dei consiglieri della commissione cultura siano, come dire, un po’ eccessivi e sopra le righe.

Parliamo di un errore molto più grave per l’ immagine del nostro comune che nessuno dei nostri occhiuti consiglieri, chissà perché ha mai notato, e guarda caso non è su una guida di una società esterna, ma guarda un po’ proprio sul sito ufficiale del Comune di Bagheria.

Crediamo che sugli oltre ottomila comuni d’Italia il comune di Bagheria sia stato l’unico a fare un errore che, siamo pronti a scommettere, nessun altro comune avrebbe mai commesso.
Di cosa si tratta?

Invitiamo chiunque ad aprire il sito ufficiale del Comune di Bagheria , www.comune.bagheria.pa.it, e subito dopo di aprire una qualsivoglia notizia a caso.
Ebbene guardando sul frontespizio della pagina, cosa vedrà sotto lo stemma e la scritta Comune di Bagheria?

Ma no! direte, non può essere! Invece è! eccome se è!

Il panorama che compare sotto la scritta non ha niente a che fare con Bagheria: si vedono parte delle abitazioni del comune di Santa Flavia, il castello di Solanto, quindi l’abitato di Casteldaccia e quello di Altavilla quasi invisibile, e sullo sfondo Pizzo Cane e la contrada Randino.
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E di Bagheria? Neanche l’ombra.

Questa stranezza comparve lo scorso anno subito dopo il laborioso restyling del sito ufficiale di Bagheria, e naturalmente lo segnalammo subito a chi di dovere.
Ci dissero: “Hai ragione, ma sarà stato un errore nella sistemazione delle foto da parte del gestore del sito”.

E' possibile; errare è umano, ma perché non si corregge?

Forse che non abbiamo un bella immagine di un panorama di Bagheria?

link ad una pagina interna del sito del comune


 

I primi accertamenti casuali durante il periodo di ferragosto hanno portato alla scoperta di un giroi di false assicurazioni auto che potrebbe avere sviluppi imprevedibili. Da tempo il comissariato di P.S: sospetta che ci sia una vera e propria centrale che stampa falsi certificati assicurativi che vengono venduti o porta a porta o addirittura nei bar.

Sono state sinora denunciate tre persone, per i reato di ricettazione e falsa certificazione, ma l'indagine è solo all'inizio.

Il proprietario di un  motociclo, T.G., fermato durante un controllo di polizia esibisce un certificato assicurativo della Progress Insurance, società che non opera in Italia da almeno due anni e che non è più iscritta al registro delle società assicurative.

Negli stessi giorni viene beccato un altro falso sempre della Progress Insurance intestato a L.V., mentre la vettura, in cui peraltro il numero di telaio risultava contraffatto, è risultata  intestata  a L.G.

Partendo da qusti primi riscontri l'indagine sta facendo importanti passi avanti che potranno consentire di risalire non solo agli utenti finali delle polizze, che vengono spesso attratti dalla convenienza del costo della polizza, ma soprattutto alle menti dell'organizzazione che si sospetta sia un gruppo insediato a Bagheria.

La Polizia suggerisce di non fidarsi di chi vende in maniera poco professionale, in bar o per strada, polizze a costi stracciati, e di verificare sempre l'esistenza di uffici e di una struttura amministrativa ben concreta e visibile.


Subbuglio in un esclusivo circolo nautico di Santa Cesarea Terme, paesino delle Puglie, dove si è recato per alcuni giorni a prendere la tintarella, in attesa delle nozze celebrate ieri, l'imprenditore palermitano simbolo dell'antiracket, Vincenzo Conticello e la sposa, medico a Milano.

La presenza dell'imprenditore bagherese, che ha fatto condannare i suoi estortori, e  titolare dell'Antica Focacceria San Francesco (con sedi a Palermo, Milano, Roma ) e quella dei due carabinieri di scorta, massima discrezione e mai armati a vista, come riporta il "Corriere della Sera", ha scatenato una rivolta interna tra i soci del circolo, che si sono visti chiamare alla firma di un appello affisso in segreteria contro "il rischio della scorta armata", a salvaguardia "della serenità di chi sta in piscina o gioca a burraco", fino alla scritta a caratteri cubitali: "Firmate prima che sia troppo tardi".

Il tutto per mettere alla porta "un personaggio a rischio" e restituire quiete al club.

Ma il volantino ha innescato una controprotesta, capeggiata da cinque donne, che hanno stilato un appello a favore di Conticello.

Reazioni, critiche e prese di posizione che hanno provocato la retromarcia firmata dalla presidente del Circolo, una sorta di sconfessione di quell'appello attribuito "all'iniziativa di singoli anonimi soci". 

da repubblica.it

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