Cronaca

Da settimane organi di informazione, semplici cittadini di Aspra, associazioni, documentano su facebook l'abbandono di fatto del depuratore comunale di Aspra: niente personale, da tempo i fanghi residuati di depurazione non vengono rimossi, per lunghi periodi il depuratore ha sversato direttamente in mare come sta avvenendo in questi giorni e come viene inequivocabilemnte documentato da foto e video postate sulla rete.

Una situazione gravissima ed un rischio enorme per tutti, per quello che abbiamo potuto intuire, in un momento in cui inizia la stagione balneare.

Finalmente l'amministrazione si sveglia e sul sito del comune viene pubblicato un rassicurante comunicato che ci informa che il comune darà (o ha già dato?) l'affidamento diretto. Mancano come sempre le notizie più importanti: a chi, per quanto tempo e a che prezzo sta avvenendo questo affidamento diretto; potrebbero sembrare dettagli, ma non lo sono naturalmente.

E poi la polemica con i frantoi, giusta e condivisibile in linea generale,  in questo momento, ci pare che sia del tutto fuori stagione: i controlli e le accuse circostanziate volendo si possono rimandare al momento giusto. 

Questo è il testo del comunicato.

L’amministrazione comunale interviene, in urgenza, con un affidamento diretto, per tamponare le problematiche relative agli sversamenti di liquami provenienti dal depuratore di Aspra.

“Sino a quando non ci sarà l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato all’Amap che dovrebbe avvenire a giorni – spiega il sindaco, Patrizio Cinque – ed in sostituzione dell’inadempiente Ato idrico 1 dopo il fallimento di APS (acque Potabili Siciliane) è stato necessario correre ai ripari con questo affidamento urgente, visto che le manovre che riguardano il depuratore di Aspra ed il cosiddetto pennello a mare devono essere fatte da tecnici specializzati e non possono essere fatte da personale comunale”.

L’amministrazione comunale, ascoltando anche le segnalazioni pervenute dalla Frazione marinara, si è subito attivata per risolvere le problematiche della condotta a mare.

La salute dei cittadini è uno dei nostri principali obiettivi – spiega Cinque – lo dimostrano le azioni che riguardano la raccolta dei rifiuti. E’ altrettanto vero che l’inquinamento delle nostre coste è causato anche da scarichi abusivi di abitazioni o di aziende che scaricano anche i residui della spremitura delle olive direttamente in depuratore. Su questo versante prosegue l’azione di controllo”.

Fonte Ufficio Stampa del comune di Bagheria 

o

_______________________

E' accaduto intorno alle 13 di ieri presso un frigo-macello di Mezzoiuso il grave incidente che ha visto protagonista un operaio di Casteldaccia E.F. di 41 anni che lavora nella struttura.Lo riporta il Giornale di Sicilia di oggi in un articolo a firma di Mario Raimondi. I particolari dell'accaduto non sono ancora del tutto chiari, fatto sta che per cause da accertare il cavallo, pare imbizzarrito, avrebbe sferrato all'improvviso un potentissimo calcio al torace dell'uomo, provocandogli lesioni e ferite gravissime anche all'addome.

L'incidente è accaduto in vicinanza della stazione di servizio Esso che si trova sulla veloce Palermo-Agrigento

In conseguenza delle gravi comdizioni dell'uomo è' intervenuto l'elisoccorso che è riuscito ad atterrare nello spazio di un vicino cantiere e lo ha trasportato in un ospedale cittadino.

La dinamica dei fatti risulta ancora poco chiara, anche perchè il frigo-macello è in amministrazione controllata, essendo stato posto sotto sequestro in seguito all'Operazione Alexander, allorchè vennero sequestrati beni per un valore di diversi milioni di euro, tra cui appunto il frigo-macello.

L'ASP 6 avrebbe pagato la vori mai eseguti di derattizzazione, disinfestazione, pulizia, manutenzioni ecc... in base a determine false, per un importo di oltre 500.000 euro;  gli episodi risalgono al 2009 e 2010. 

Con l''ipotesi accusatoria di abuso d'ufficioe falso la Procura della Repubblica pertanto ha messo sotto inchiesta ventinove persone fra imprenditori, dirigenti e funzionari dell'Azienda sanitaria palermitana che al tempo ricoprivano ruoli di gestione o di controllo. Alcuni nel frattempo hanno cambiato incarico o sono andati in pensione.

Tra i 29 indagati ci sono tre bagheresi: Giovanni Mineo, oggi in pensione, già responsabile del servizio di economato, Vincenzo Barone, direttore amministrativo, e Vincenzo Lo Medico responsabile del Dipartimento appalti e forniture. 

Questo l'elenco completo: Francesco Paolo Leone (responsabile dell'Unità operativa "Spese in economia" dell'Asp 6), Giovanni Battista Mineo (direttore "Servizio dipartimentale economale"), Vincenzo Barone (direttore amministrativo), Francesco Giosuè (direttore "Dipartimento gestione appalti e forniture"), Vincenzo Siragusa (direttore "Dipartimento gestione risorse economiche"), Giuseppe Cappello (funzionario), Vincenzo Sanzone (funzionario), Sergio Consagra (funzionario "Dipartimento gestione risorse economiche"), Salvatore Rubino (direttore "Servizio dipartimentale economale"), Vincenzo Lo Medico (direttore "Dipartimento gestione appalti e forniture"), Giuseppe La Duca (dipendente), Caterina Pilara (responsabile "Servizio contabilità generale"), Gaetano Giammona (responsabile "Segreteria coordinamento commissione invalidi civili"), Valentina Russo (dirigente medico).

A questi si aggiungono gli imprenditori: Matteo Pezzino, Giuseppe Muratore, Ferdinando Torregrossa, Matteo Galluzzo, Francesca Guercio, Rosella Musicò, Daniele Miranda, Giuseppe Zarcone, Arianna Di Lorenzo, Rosanna Favarò, Carmelo Spedale, Caterina Favarò, Filippo Favarò, Salvatore Torregrossa, Rosa Bianca Crivello, ai quali vengono contestati, a vario titolo, alcuni reati fiscali perché non ci sarebbe corrispondenza fra le determine dell'Asp e la documentazione contabile delle imprese . 

 Nei mesi scorsi hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini: a questo punto delle indagini gli indagati potranno presentare, tramite i loro avvocati, la richiesta di essere interrogati per chiarire le loro posizioni o delle memorie difensive. Dopo l'esame di questi riscontri i magistrati decideranno l'eventuale rinvio a giudizio dei soggetti coinvolti.

In realtà a scoprire le irregolarità fu proprio uno degli odierni indagati, Vincenzo Lo Medico, che, secondo quanto scrive oggi Livesicilia.it sarà uno dei primi a presentarsi in Procura per chiarire tutto;  tra la documentazione 'sospetta' c'erano determine solo in copia e non in originale, molte senza firma, altre riportavano numeri di protocollo già utilizzati in altri atti amministrativi, alcuni lavori erano stati frazionati in piccoli interventi per fare affidamenti diretti, in diverse occasioni le fatture erano gonfiate oppure riportavano cifre diverse fra originale e copia, spesso si sforava il budget stabilito a inizio anno.

Scarcerato dal carcere dei Pagliarelli di Palermo e lasciato libero di circolare nonostante avesse accoltellato, appena due settimane fa il fratello, probabilmente a causa di un raptus, conseguente a problemi psichici.

La paradossale vicenda viene raccontata su Blogsicilia da Manlio Viola. Il giovane accoltellatore si chiama Giorgio Canzoneri e dopo la scarcerazione, vistosi solo in mezzo ad una strada, ha chiesto ed ottenuto un passaggio da un motociclista che lo ha accompagnato fino alla stazione ferroviaria per prendere un treno.

E' stato l’avvocato Fabio Trombetta, legale di fiducia della famiglia Canzoneri a riferire i dettagli di quanto accaduto . “Sia io che la famiglia eravamo a conoscenza del provvedimento di scarcerazione disposto dal magistrato racconta l’avvocato Trombetta ma il medesimo provvedimento disponeva l’accompagnamento ad una struttura sanitaria dopo che era stato stabilito dalla perizia psichiatrica del tribunale che il mio assistito non era in grado di intendere e di volere al momento del ferimento del fratello”.
 

L’accoltellamento, avvenuto lo scorso 20 aprile, non era stato frutto di una lite come era sembrato in un primo tempo, ma della malattia del giovane Canzoneri colto da un improvviso raptus durante la cena in famiglia. Giorgio Canzoneri si sarebbe alzato all’improvviso e senza motivo alcuno avrebbe colpito quattro volte il fratello ferendolo, fra l’altro, ad una spalla ed alla fronte. La famiglia conosceva i problemi del congiunto che, però, non era mai stato violento in passato.

Arrestato nell’immediatezza del fatto Canzoneri era stato tradotto al Cavallacci di Termini Imerese ma in seguito trasferito, dopo la convalida del fermo avvenuta il 23 aprile, nel reparto di degenza detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo dove si trovava al momento del rilascio.

Accertata la malattia il magistrato ha, però, disposto il trattamento sanitario obbligatorio ma il provvedimento di scarcerazione per accompagnarlo in una struttura protetta è stato mal interpretato e Canzoneri è stato semplicemente rilasciato intorno alle 19 di ieri.

“Sono stato contattato intorno alle 19,30 dalla madre dei Canzoneri racconta l’avvocato Trombetta che aveva ricevuto una telefonata dal figlio che girava libero e che mi ha manifestato la sua preoccupazione riguarda al fatto che il giovane diciannovenne senza assistenza e cure potesse compiere gesti incontrollabili a danno degli altri o di se stesso.  E’ stato necessario contattare il Pm di turno cui sono state riferite le circostanze dell’accaduto per poter disporre un intervento”.

Canzoneri, secondo quanto riferisce sempre blogsicilia.it si trova adesso all’ospedale Ingrassia di Palermo dove resterà fino al ricovero nella struttura di assegnazione che sarà identificata nei primi giorni della prossima settimana
 

Altri articoli...