Cronaca

E' stata un'attesa spasmodica quella del centinaio di persone ferme al sotto passo che hanno seguito il difficle intervento dei Vigili del Fuoco, mentre con in mano una lunga fune  e con un bastone per saggiare il fondale, si andavano avvicinando a quell'auto, una Daewoo Matiz, praticamente sommersa dall'acqua.

E mentre i soccorritori avanzavano lentamente immersi nell'acqua qualcuno riferiva di aver visto il conducente della vettura riuscire a mettersi in salvo e riparare nel vicino distributore di carburante Agip, nelle cui vicinanze peraltro si era bloccata un altra vettura, una BMW; ma non si poteva sapere se in macchina ci fossero altri passeggeri.

altPer questo per diversi lunghissimi minuti si era temuto che dentro la vettura fosse rimasto qualcuno intrappolato, ed un lungo sospiro di sollievo ha accolto i gesti inequivocabili dei pompieri allorchè da vicino hanno verificato che in auto non c'era nessuno.

Ormai la storia si ripete ad ogni forte acquazzone e tutti pensiamo la stessa cosa, e cioè che prima o poi staremo a parlare di una tragedia annunciata.

Certo l'imprudenza e la sottovalutazione del rischio sono  la prima causa di questi fatti, per questo è d'obbligo prevenire.

Le forti piogge erano previste e sono arrivate, sarebbe bastato un minimo di coordinamento e prevenzione con una procedura che dovrebbe essere standard, e cioè impedire il transito delle auto allorchè si comincino a prevedere le situazioni di rischio.

Ma a Bagheria pare, che tutto questo che in una città qualunque dovrebbe essere la norma, non ci sia verso e maniera di attuarlo.

Qualcuno lamentava anche un ritardo dei soccorsi arrivati alle 10.45, quando il primo allarme era stato lanciato alle 10.05: va anche segnalato che i primi ad arrivare sono stati gli uomini ele donne della Protezione civile che immediatamanete si sono prodigati per gli aspetti logistici. Dopodichè sono arrivati gli agenti della polizia municipale ed i vigili del Fuoco, mentre un auto dei CC sbarrava il passaggio dall'ingresso della SS 113.

 

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Intervento della polizia a Bagheria. Effettuato il sequestro cautelativo di una notevole quantità di armi e munizioni, peraltro regolarmente detenute da un cinquantunenne.

I poliziotti dopo un blitz nell'appartamento dell'uomo hanno sequestrato un fucile semiautomatico; quattro fucili doppietta; due rivoltelle a sei colpi Smith e Wesson; 135 cartucce calibro 12 a pallini; 23 cartucce calibro 28 a pallini; 10 cartucce calibro 12 a palla. Va detto che erano armi regolarmente detenute.

Il ritiro delle armi e del relativo munizionamento, fanno sapere gli investigatori, si è reso necessario "per scongiurare possibili abusi, anche alla luce di alcuni comportamenti anomali registrati nell'ultimo periodo da parte del cinquantunenne".

Per l'uomo, le cui generalità non sono state rese note, potrebbe scattare adesso il divieto di detenzione di armi.

La cronaca negli ultimi tempi ha riferito di drammatiche stragi portate a compimento da chi deteneva, anche legalmente, armi.

 


 

Ieri intorno alle 02.00 una pattuglia della Stazione Carabinieri di Bagheria, impegnata in un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati predatori, fenomeni che negli ultimi mesi hanno registrato un notevole incremento nelle zone rurali dei Comuni di Bagheria e Santa Flavia, transitando in contrada “Accia”, agro al confine tra i Comuni di Bagheria e Santa Flavia, un Volkswagen Caddy con a bordo tre soggetti.

I militari intimavano l’alt per procedere al controllo tre che si davano alla fuga a bordo del mezzo. Immediatamente l’equipaggio si poneva all’inseguimento del veicolo per le vie interpoderali, riuscendo a bloccare il furgone solo dopo 40 minuti di inseguimento in Contrada Suvarita, territorio del Comune di Baucina, dove nel frattempo era giunta in ausilio la pattuglia della Stazione Carabinieri di Baucina.

Durante il lungo e pericoloso inseguimento, il conducente del furgone aveva tentato di speronare e far uscire di strada l’autovettura dei Carabinieri di Bagheria, non riuscendo nel loro intento solo grazie alla prontezza di riflessi dell’autista.

Una volta fermato il mezzo, i tre individui scendevano di corsa dal furgone, tentando di darsi alla fuga a piedi, ma due di loro venivano bloccati dai Carabinieri, mentre un terzo riusciva a darsi alla fuga saltando una staccionata e facendo perdere le sue tracce. I due fermati venivano identificati in: COSMA Vasile, nato in Romania, classe 1983 e IOVAN Petru Bogdan, nato in Romania, classe 1996.

A seguito della perquisizione nel veicolo venivano rinvenute e sequestrate diverse cesoie, tenaglie ed arnesi da scasso, nonché una cinepresa anni 70 presumibilmente provento di furto.

Le indagini permettevano di accertare che i tre, poco prima di essere intercettati dai militari operanti, avevano tranciato i cavi in rame della linea elettrica ENEL in contrada Chiarandà - Via Giovanni Gentile, agro del Comune di Santa Flavia, senza però riuscire ad asportarli poiché ancora alimentati da corrente elettrica.

I due su disposizione dell’Autorità Giudiziaria venivano tratti in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale in concorso, denunciati in stato di libertà per tentato furto aggravato di cavi in rame della rete ENEL e per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese, COSMA Vasile e IOVAN Petru Bogdan venivano giudicati con il rito direttissimo conclusosi con la convalida e la liberazione in attesa di processo rinviato a 2 luglio prossimo.

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Cosma Vasile                                              Iovan Petru

 

[150515]

E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri a Ficarazzi (PA), quando la pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione ha tratto in arresto nella flagranza di reato Daguanno Luigi, nato a Palermo il classe 1992, ivi residente, noto alle forze dell’ordine, già Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di Palermo.

Il prevenuto, unitamente ad altro soggetto riuscito a fuggire, veniva sorpreso dai militari operanti all’interno di un agrumeto a Ficarazzi, in via Dante, intento ad asportare 400 kg circa di limoni che aveva già caricato sul ciclomotore a tre ruote Ape Piaggio.

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I due avevano praticato un foro alla recinzione esterna della proprietà.

Il mezzo è stato sottoposto a sequestro, mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, dopo aver presentato denuncia di furto.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in caserma nei confronti del Daguanno, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo nella giornata odierna presso il Tribunale di Termini Imerese (Pa). Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Palermo.

Sono ancora in corso indagini dei Carabinieri della Stazione di Ficarazzi al fine di identificare il complice.

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