"dimmi quando tu verrai...dimmi quando, quando, quando..."

"dimmi quando tu verrai...dimmi quando, quando, quando..."

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In base a quanto dichiara spesso nelle sue interviste il presidente del consiglio Bartolo Di Salvo, questo consiglio comunale è di grande qualità: fatto di brave persone, di seri professionisti, di indefessi lavoratori, che si rompono la schiena per rappresentare degnamente la collettività e affrontare e risolverne i problemi. Sarà.
Ora sappiamo bene che le generalizzazioni sono sempre sbagliate, e non si può mettere tutti sullo stesso piano: ma nel caso che esaminiamo, al di là del giudizio di valore sui singoli che non sta a noi pronunciare, rimane l’inaccettabilità del comportamento di un intero organo: il consiglio comunale.

E' una questione che sollevammo mesi addietro, quella della mancata elezione del difensore civico.
Ne abbiamo già parlato, sollecitando il consiglio a determinarsi, ma come si dice in dialetto "ci fanno sbattere".
Perchè insistiamo su questo argomento?
Perchè il difensore civico previsto dalla legge per comuni che hanno le dimensioni di Bagheria, è quella figura che dovrebbe tutelare i cittadini, di fronte alle omissioni, ai ritardi, alle inadempienze, agli abusi e alle vere e proprie prevaricazioni dell'amministrazione nei confronti degli amministrati.

Da due anni, (la legge infatti ne prevede il rinnovo ad ogni nuova elezione di sindaco e consiglieri), Bagheria non ha un difensore civico: una legge importante viene disattesa e non dalla maggioranza o dall'opposizione ma dall'intero organo consiliare.
I cittadini sono privati di uno strumento fondamentale, ripetiamo, di difesa dei loro diritti.
La cosa non sembra commuovere particolarmente i nostri consiglieri: decine di volte l'argomento è stato posto all'odg del consiglio, e altrettante volte non si è raggiunto l'obiettivo.
Perchè? Semplice, ti rispondono.

Per eleggere il difensore civico è necessario che si raggiungano venti voti su trenta dei consiglieri assegnati: ed in un consiglio frammentato in una miriade di gruppi, gruppetti, consiglieri indipendenti che da soli fanno gruppo, e consiglieri che sono capigruppo di sè stessi, mettere d'accordo venti persone è, dobbiamo riconoscerlo, un'impresa titanica. E allora?
Altrettanto semplice, ti rispondono. Non se ne fa niente.
E il rispetto della legge, gli interessi dei cittadini, il famoso "bene comune"?
Quelli sono "slogans", è chiaro, che servono in campagna elettorale, mica sono cose serie.

Allora vogliamo fare una proposta che, lo sappiamo bene, non verrà accettata: si prendano gli idonei a svolgere il ruolo che hanno fatto domanda, e si faccia in pieno consiglio e "coram populo" un pubblico sorteggio, ed il nome estratto verrà votato dai consiglieri, e sarà il nuovo difensore civico.
Sarebbe un bel modo di dare una rispsosta ad un problema della città.
No, così non funziona, ti rispondono: la legge, che si richiama solo quando conviene, non lo prevede, aggiungono con l'aria dei saggi.
E' vero, avete ragione voi, cari consiglieri, ci toccherà aspettare che difensore civico, assessori, incarichi e quant'altro vengano messi in gioco e spartiti, e forse tra qualche mese conosceremo il nome del nuovo difensore civico.
Ma fatelo presto al più presto, però.
Noi, diffidenti, ci prepariamo l'articolo di dicembre sullo stesso argomento.