"Sic et simpliciter" per il P.R.G. è come "abracadabra"?

"Sic et simpliciter" per il P.R.G. è come "abracadabra"?

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Anche noi, come tantissimi, riteniamo che una sentenza sul Piano Regolatore che interviene a ben undici anni di distanza dall'adozione

e ad otto anni dal decreto approvativo da parte dell'Assessorato regionale, sia una sentenza che guarda, come forse deve guardare, solo alle questioni squisitamente di sottigliezza giuridiche, che non tengono però conto del buon senso, e cioè che il Prg ha già dispiegato i suoi effetti, e che addirittura da qualche mese sono state formulate le direttive generali per la sua revisione, e che quindi in buona sostanza darne una interpretazione "riduttiva" (limitarla cioè ai ricorrenti) è una questione, appunto, di buon senso.

Ma una sentenza è una sentenza e non si può liquidare con la formuletta magica "sic et simpliciter".
Ci riferiamo, come avrete inteso, al parere reso dalla segretaria comunale dr.ssa Rosa Miceli sulla materia.
Abbiamo manifestato, e come noi tantissimi altri, perplessità sulla forma e i contenuti di questo "parere": vediamo un po' più in dettaglio, quelli che sono secondo noi, i punti deboli del "parere"

1) La sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa non è stata ancora formalmente e ufficialmente notificata al Comune di Bagheria. Ora noi francamente non sappiamo se altri canali di conoscenza possano giuridicamente configurarsi come una vera e propria notifica.

2)La richiesta dell'Ufficio urbanistico formulata dall'ing. Vincenzo Aiello, circa la necessità per il suo ufficio di avere riferimenti certi, ci dicono sia un corposo documento di una ventina di pagine, a conclusione delle quali non si chiede di rispondere con un sì o un no, ma si pongono almeno una ventina di interrogativi particolari, che non possono, ci consenta la segretaria, trovare risposta comprensiva ed esaustiva in quel "sic et simpliciter" che come "abracadabra" apre tutte le porte e mette le cose a posto.

In ogni caso rispondere con quindici righe ad un documento di venti pagine, senza citare uno solo che sia uno, riferimento o sostegno normativo e di legge, ci sembra francamente anche un po' mortificante per chi ha prodotto la richiesta di chiarimenti.

3) Il parere della segretaria, organo squisitamente burocratico-tecnico- giuridico, che la Regione individua come abilitato ad esprimere pareri su questioni di rilevanza amministrativa interna ad un ente, reca invece anche la firma del sindaco.  Quale significato dare a questa firma su un pare interno agli Uffici? E' vero che le considerazioni che sviluppa la segretaria sono sostanzialmente di ordine politico: il fatto, per esempio, che fermare il Piano regolatore, sarebbe una iattura per la cittadinanza.

Ma la firma del sindaco accanto alla sua significa forse che la segretaria intendeva avere un avallo politico al suo parere?
Ed è legittimo, questo avallo politico, quando la questione è esclusivamente tecnico-giuridica.?
Anche perché questa firma, di primo acchito,  ci sembra che snaturi e infici la validità di questo parere.

In conclusione: non siamo portati per natura e cultura a vedere il diavolo dappertutto.

Ma le nostre perplessità e i nostri dubbi si rafforzano, in considerazione del fatto che importanti piani di lottizzazione, per esempio quello inteso "Levante", già convenzionato con il comune e che prevede la costruzione di diverse decine di villette,( ed un investimento ad occhio di duecento milioni di euro), avrebbero potuto ricevere in fase di rilascio dell'atto di concessione, ancora non avvenuto, uno stop o anche un serio ritardo, in conseguenza della sentenza del C.G.A.

Lo ripetiamo: chiunque nel rispetto delle leggi e delle previsioni di Piano regolatore investa e intraprenda dando opportunità di lavoro e sviluppo, è il benvenuto, ma un parere, ci dispiace dirlo reso con tale sommarietà rischia di apparire come una inutile, pericolosa e sospetta forzatura.