"Una strana corrispondenza", 250 anni dopo...

"Una strana corrispondenza", 250 anni dopo...

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera-riflessione del Prof. Franco Lo Piparo inviata al direttore del nostro giornale.

Caro Angelo,
sull'abitudine dei commercianti dei due corsi di spazzare con meticolosità

e puntiglio il tratto di marciapede di fronte al proprio negozio e scaricare l'immondizia nelle conche degli alberelli o nella cunetta ti racconto due mie esperienze, per così dire, di vita.

Da bambino, quando le automobili non c'erano o erano poche, ho sempre visto, nel quartiere dove abitavo, le donne tenere pulitissimo il tratto di strada davanti casa e spostare con altrettanta diligenza polvere e rifiuti vari in mezzo alla strada. Da adulto feci una scoperta che mi ha fatto amaramente ridere. La feci per caso leggendo il diario del Viaggio in Italia di Goethe. Trascrivo il brano che ci interessa.
Siamo a Palermo, mi pare di capire nell'attuale Via Maqueda. Il giorno è il 5 aprile 1787. Goethe, dopo avere ammirato la Fontana Pretoria, spostandosi sulla via principale entra in un negozio per fare piccoli acquisti. Ed ecco la parte che mi ha fatto amaramente riflettere:

«Mentre m'indugiavo davanti alla bottega per esaminare la merce, si era sollevato un leggero colpo di vento che, turbinando per la via, riempiva di un gran polverone botteghe e finestre. "Diavolo!" esclamai, "come va che la vostra città è così sudicia; che non ci sia proprio un rimedio? Questa via, per lunghezza e per bellezza, non la cede al Corso di Roma. A destra e a sinistra vedo dei marciapiedi che ogni proprietario di magazzino o di officina mantiene puliti a furia di scopare gettando tutta l'immondezza nel mezzo della via; ma questa naturalmente diventa sempre più sudicia e finisce col restituirvi, ad ogni soffio di vento, il sudiciume che vi avete accumulato».

Goethe scriveva questa pagina del suo diario il 5 aprile 1787
. La tua annotazione, caro Angelo, è datata 14 gennaio 2009. È triste che tu, e noi con te, dopo due secoli e quasi e mezzo dobbiamo ripetere le stesse osservazioni di Goethe.
P.S.
Sarebbe utile per tutti noi conoscere l'opinione dei lettori di Bagherianews
sulle ragioni della lunga durata di questa strana e, come già notava Goethe,
masochistica abitudine.

Franco Lo Piparo