Sta assumendo contorni paradossali la vicenda della spiaggia pubblica del Kafara a Porticello frazione di Santa Flavia, chiusa con Ordinanza dal sindaco Salvatore Sanfilippo durante la fase critica dell'emergenza covid 19 e che, quando è già iniziata la stagione balneare resta ancora inaccessibile al pubblico.
Stiamo parlando di una delle poche grandi spiagge del nostro litorale, accessibile a tutti da decenni, molto gettonata nel periodo estivo da famiglie e gruppi di giovani residenti nei comuni del circondario e soprattutto dai bagheresi.
Due consiglieri comunali di Santa Flavia: Giuseppe Crivelllo e Antonella Imboccari, hanno presentato un ordine del giorno che sarà discusso giovedì 11 giugno in consiglio comunale, per chiedere al sindaco la riapertura della spiaggia.
In effetti quella del Kafara è l'unica delle spiagge del comprensorio che è rimasta chiusa. Il risultato è stato che l'afflusso di persone nelle restanti spiagge del litorale di Porticello e Mongerbino, considerevolmente più piccole di quella del Kafara, è stato molto alto con conseguente concentramento di bagnanti in spazi ristretti.
Il nodo del problema riguarda i controlli sulle normatve anti covid che lo Stato avrebbe delegato ai sindaci.
Ed a spiegare il motivo di tanta cautela è il sindaco di Palermo e Presidente Anci Leoluca Orlando
"Ancora una volta e nonostante gli impegni a tutti i livelli a partire dal Presidente Conte, sembra che pure in materia di spiagge libere si vogliano scaricare ulteriori responsabilità sui sindaci con l'organizzazione ed il controllo del rispetto delle prescrizioni contro il contagio. Anche se è ormai chiaro che i comuni non hanno risorse e mezzi per il controllo diffuso del territorio, a livello nazionale viene l'indicazione che siano i sindaci a doversi occupare delle spiagge libere e della verifica del rispetto della prescrizioni estremamente stringenti emanate dal ISS”.
Dichiara il Presidente Anci Leoluca Orlando, che aggiunge: “Mi auguro che il Governo nazionale, la Regione e il Demanio comprendano che in Sicilia, con centinaia e centinaia di chilometri di spiagge e scogliere, tutto questo è semplicemente impossibile senza adeguate risorse e mezzi. I comuni faranno certamente la propria parte come già stanno facendo per l'informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, ma il controllo delle aree di balneazione libere è certamente necessario perché queste non si trasformino in pericolosi luoghi di assembramento. E un motivo in più perché una semplice delega ai comuni senza dotarli di adeguati strumenti sarebbe un atto irresponsabile oltre che istituzionalmente scorretto”.
Tornando alla spiaggia del Kafara prolugarne la chiusura sarebbe però a nostro avviso un atto d'arbitrio, considerato che tutte la altre spiagge di Santa Flavia e dei comuni vicini sono aperte al pubblico mentre la spiaggia del Kafara è ad appannagio esclusivo dei residenti della ville sul mare.
I sindaci dei comuni costieri della Provincia di Palermo avranno oggi pomeriggio un incontro con il Prefetto nel quale si cercherà di trovare un accordo che riesca ad ottemperare le varie esigenze di controllo e di fruibilità del demanio marittimo.
Lo stesso sindaco di Santa Flavia, interpellato giorni fa a Repubblica aveva dichiarato :« Ho sei spiagge e otto chilometri di costa dove garantire le norme anticontagio con appena due vigili, ne ho già chiusa una e non ho problemi a ricorrere a soluzioni drastiche. Qui ci vuole l'Esercito e non è una provocazione, ma l'unico modo per presidiare territori sterminati ».
Una situazione a cui per fortuna non dovremmo arrivare, ed anzi, secondo gli ultimi rumors, l' agognata apertura della spiaggia del Kafara dovrebbe avvenire entro il prossimo fine settimana.
Lorenzo Gargano