La felicità è il prodotto degli eventi o dipende da altro? - di Francesco Greco

La felicità è il prodotto degli eventi o dipende da altro? - di Francesco Greco

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Uno dei passaggi centrali del percorso psicoterapeutico è far comprendere ai miei pazienti che spesso e volentieri noi tutti sbagliamo nel dare troppo credito ai nostri pensieri!

Le nostre convinzioni infatti sono quasi sempre convinzioni irrazionali e ciò che crediamo frutto della verità è solo una fallace ombra in cerca di riscontri. "Come diceva Ellis le doverizzazioni  sono le vie maestre per l'infelicità, ci costringono a dar conto alle mille richieste che facciamo a noi stessi per accontentare gli altri ed il mondo intorno a noi".

Un punto importante è comprendere che la felicità è uno stato emotivo che dobbiamo sforzarci di slegare dalle condizioni esterne. La gioia, la felicità non dipendono dalle condizioni esterne, da ciò che rincorriamo, che desideriamo, che vogliamo a tutti i costi e che magari non abbiamo. Il modo in cui ci sentiamo, le emozioni che proviamo dipendono allora DA COME
PENSIAMO. 

Un pensiero disfunzionale può condurre a sofferenza emotiva proprio quando diventa DOVERIZZAZIONE. Doverizzazioni su se stessi, sugli altri e sul mondo. I nostri pensieri ci dicono “Io devo, io devo, io devo…”.

Citando Albert Ellis si può dire che l'infelicità e i disturbi emotivi sono il prodotto non degli eventi in sé, ma del modo in cui l'individuo li interpreta. Le idee irrazionali portano l'uomo a sviluppare ansie, sensi di colpa, tante inibizioni, una perdita di controllo che può portare all’insoddisfazione.

Forse tutte queste cose li ha già affermate una certa filosofia, la religione e anche certe pratiche meditative orientali, ma se pur di una semplicità sconcertante questo concetto è
fondamentale: possiamo “imparare ad essere felici”, possiamo convincerci realmente che non è necessario misurare la felicità, la gioia o la tristezza sulla base di ciò che abbiamo o che vorremmo possedere, bensì sulla capacità che ci deriva dall’apprezzare il momento presente, quel magico attimo che fugge via nel qui e ora e che non ritornerà più.

Posti ancora disponibili per il mini training “Alimentazione e disturbi dell’umore. Il ruolo del cibo nella modulazione delle emozioni”.

Per info e adesioni chiamate il 3922965686 o mandate una mail a studiofgreco@gmail.com

Dott. Francesco Greco

 

Uno dei passaggi centrali del percorso psicoterapeutico è far comprendere ai miei pazienti che spesso e volentieri noi tutti sbagliamo nel dare troppo credito ai nostri pensieri!

Le nostre convinzioni infatti sono quasi sempre convinzioni irrazionali e ciò che crediamo frutto della verità è solo una fallace ombra in cerca di riscontri. "Come diceva Ellis le doverizzazioni  sono le vie maestre per l'infelicità, ci costringono a dar conto alle mille richieste che facciamo a noi stessi per accontentare gli altri ed il mondo intorno a noi".

Un punto importante è comprendere che la felicità è uno stato emotivo che dobbiamo sforzarci di slegare dalle condizioni esterne. La gioia, la felicità non dipendono dalle condizioni esterne, da ciò che rincorriamo, che desideriamo, che vogliamo a tutti i costi e che magari non abbiamo. Il modo in cui ci sentiamo, le emozioni che proviamo dipendono allora DA COME
PENSIAMO. 

Un pensiero disfunzionale può condurre a sofferenza emotiva proprio quando diventa DOVERIZZAZIONE. Doverizzazioni su se stessi, sugli altri e sul mondo. I nostri pensieri ci dicono “Io devo, io devo, io devo…”.

Citando Albert Ellis si può dire che l'infelicità e i disturbi emotivi sono il prodotto non degli eventi in sé, ma del modo in cui l'individuo li interpreta. Le idee irrazionali portano l'uomo a sviluppare ansie, sensi di colpa, tante inibizioni, una perdita di controllo che può portare all’insoddisfazione.

Forse tutte queste cose li ha già affermate una certa filosofia, la religione e anche certe pratiche meditative orientali, ma se pur di una semplicità sconcertante questo concetto è
fondamentale: possiamo “imparare ad essere felici”, possiamo convincerci realmente che non è necessario misurare la felicità, la gioia o la tristezza sulla base di ciò che abbiamo o che vorremmo possedere, bensì sulla capacità che ci deriva dall’apprezzare il momento presente, quel magico attimo che fugge via nel qui e ora e che non ritornerà più.

Posti ancora disponibili per il mini training “Alimentazione e disturbi dell’umore. Il ruolo del cibo nella modulazione delle emozioni”.

Per info e adesioni chiamate il 3922965686 o mandate una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dott. Francesco Greco