Attualità

Qualche giorno fa, facendo zapping, mi sono imbattuto in uno di quei reality show americani in cui alcuni lottatori si allenavano per vincere il titolo di campioni di chissà che cosa, ed in particolare la mia attenzione è stata catturata da un tizio che, con la motivazione di far rientrare all'interno del peso stabilito uno dei partecipanti, lo faceva stare chiuso dento ad una sauna per parecchi minuti, poi dopo un'abbondante sudata, lo pesava e annotava su di un taccuino il peso; ebbene questa operazione è stata ripetuta per diverse volte, fino al punto in cui il povero ragazzo, uscendo dalla sauna, è stramazzato al suolo privo di sensi, colpito da un colpo di calore.

Il coach però non ancora soddisfatto della pesata, lo ha rianimato e lo ha rispedito dentro la sauna, arrivando dopo circa altri 10 minuti al desiderato e tanto sofferto peso di categoria. In questa operazione, durata circa 4 ore, il ragazzo ha perso 4 o 5 kg. un osservatore non esperto, a questo punto, potrebbe pensare che questa operazione sarebbe ottima per perdere tanti chili in poco tempo.

Naturalmente non è cos, perchè quella perdita di peso non è dimagrimento, è soltanto una disidratazione bella e buona, anche perchè il grasso che c'era prima di quella estenuante seduta di sauna e quello che c'era dopo era pressoché uguale: questo è quello che mi piace definire "finto dimagrimento"

La perdita di peso non significa necessariamente dimagrir, se una persona perde liquidi corporei, perde conseguentemente peso, ma dato che il grasso rimane invariato, non si può chiamare dimagrimento, si chiama disidratazione.

Alcune persone assumono integratori, alcuni anche farmaci per perdere liquidi in eccesso (che spesso non sono in eccesso!), alcuni si cimentano in lunghe sedute di running con addosso tute pesanti e giubbini antivento che non lasciano traspirare la pelle soltanto per sudare e "dimagrire di più", e tutto questo per vedere l'ago della bilancia andare giù ed essere convinti che si è più magri; naturalmente non si dimagrisce così, anzi si rischiano problemi seri, la disidratazione è pericolosa, può portare dalla semplice insorgenza di crampi muscolari, a ben più gravi problemi renali.

Allo stesso modo diete scarse di nutrienti, con apporti calorici troppo bassi, che fanno perdere peso molto velocemente, non riducono soltanto la massa grassa, ma spesso costringono il nostro organismo a trovare delle vie alternative per ricavare energia, e di conseguenza si instaura così una sorta di cannibalismo, di autodistruzione della massa muscolare che porta alla perdita di peso, e anche in questo caso la perdita di peso non significa dimagrimento, è soltanto una malnutrizione, un deperimento organico che porta stanchezza, indebolimento delle strutture muscolo-scheletriche, un indebolimento del sistema immunitari , un abbassamento del metabolismo basale e anche in questo caso un finto dimagrimento.

Che significa tutto questo?

Significa che per la misurazione del dimagrimento, non serve soltanto la bilancia, diffidate di chi utilizza unicamente il parametro peso per dirvi se siete dimagriti o no. La perdita di peso non ci da delle informazioni complete. Noi nutrizionisti siamo uno strumento di misura del grasso sottocutaneo chiamato "PLICOMETRO" con il quale misuriamo lo spessore del grasso e di conseguenza misuriamo come e quanto questo spessore cambia durante la dieta. Usiamo uno strumento chiamato "BIOIMPEDENZIOMETRO" che misura le percentuali di massa grassa, di massa magra, di liquidi corporei intra ed extra cellulari e altri parametri importanti per sapere se la dieta è appropriata , se è adeguata alla persona se deve essere modificata.

La dieta è personale, deve essere costruita "su misura" per essere sicuri che il paziente stia avendo benefici. Dobbiamo essere sicuri che non stiamo facendo danni, che a volte si possono rivelare anche irreversibili. Il peso certamente è importante ma non è altro che una conseguenza del buon funzionamento di tutti i sistemi metabolici del nostro organismo.

Allora non fidatevi di quello che vi dice la vostra bilancia, dovete essere sicuri che durante un regime dietetico ipocalorico quello che si riduce è effettivamente il grasso, dovete essere sicuri che quello che sta facendo andare giù l'ago della bilancia non è soltanto perdita di liquidi o di muscoli perché in quel caso tutto quello è un "finto dimagrimento"

Dott. Giancarlo Giammarresi

altBiologo nutrizionista, perfezionato in nutrizione clinica ad indirizzo sportivo

Via G.ppe La Masa, 4    90011  Bagheria (PA) cell. 3384315302

 

 

La gestione del servizio idrico è di tale importanza che le scelte che deve assumere l'Amministrazione di Bagheria in merito andrebbero rese pubbliche e meriterebbero un passaggio in Consiglio Comunale.

L'acqua bene pubblico indispensabile merita un importante attenzione,i cittadini non possono essere estromessi da una adeguata informazione.

Troppi quartieri soffrono di una cattiva erogazione, la rete idrica cittadina è certamente carente in più punti e il futuro del servizio resta incerto.

Una schiarita,auspichiamo importante, è giunta dall'assemblea dei sindaci dell'Ato idrico recentemente svoltasi.

Il Governo della Regione ha messo 8 milioni di euro a disposizione del servizio e l'Amap é stata individuato come gestore,sempre più possibile gestire unico.

La gran parte dei Sindaci ha votato favorevolmente a tale decisione mentre il Comune di Bagheria, senza una adeguata motivazione pubblica,si è astenuto.
Crediamo giusto che il Sindaco spieghi i motivi di questa astensione e che l'amministrazione illustri quale sia il progetto che intende portare avanti.

Lo diciamo senza pregiudizio,ma consapevoli dell'importanza che tale argomento riveste per la vita quotidiana dei cittadini.

In tal senso è utile riportare un passo delle dichiarazioni dell'assessore regionale Vania Contraffatto nella quale la stessa coglie l'occasione di ribadire che "il servizio idrico comprende anche la depurazione e la gestione delle fognature e non può essere utilmente gestito da piccoli o grandi Comuni in ordine sparso,senza considerare le conseguenze civili e penali verso le quali si potrebbe andare incontro".

Ancora una volta la posizione dell'Amministrazione guidata dal M5S ci sempre marginale e isolata.

Il nostro Comune,il secondo più grande della provincia, piuttosto che determinare i percorsi li subisce e,come al solito, non manifesta nessuna interazione con le altre istituzioni,in questo caso la Regione.

Daniele Vella, direzione regionale Partito Democratico
 

Si è profilata ieri una schiarita sulla vicenda dell'ATO idrico che dopo il fallimento di APS stava gestendo il sistema integrato dell'acqua nei 42 comuni facenti parte dell'ambito territoriale.

Ieri appunto, dopo l'intimazione del commissario alla Provincia Manlio Munafò che, di fronte all'inerzia della Regione e dei comuni, minacciava di riconsegare le reti ai sindaci, è stato fatto un passo avanti, e cioè la Regione ha sbloccato gli 8.000.000 di euro per il primo anno di avvio, e la gran parte dei sindaci in una votazione a larga maggioranza ha spianato la strada  verso la nomina dell'AMAP  a gestore unico d’ambito. 

Ecco l’esito della riunione tenutasi alla Provincia tra la Regione, l’azienda, il comune di Palermo e gli altri comuni ex Aps. Non tutti e 42 hanno partecipato, tanto che a prendersi l’impegno di portare nei propri consigli comunali la sottoscrizione delle quote di Amap sono stati solo in 26: Bagheria si è astenuta, qualcuno se n’è andato, ed all'appello manca anche Altavilla dei comuni del nostro comprensorio, che da tempo ha fatto richiesta di gestire in proprio il servizio.

Adesso si procederà all’affitto del ramo d’azienda fino al 30 settembre, evitando la riconsegna delle reti ai comuni e i licenziamenti. Hanno dato disponibilità Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Campofelice di Roccella, Camporeale, Casteldaccia, Cerda, Chiusa Sclafani, Ficarazzi, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Marineo, Misilmeri, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Partinico, Piana degli Albanesi, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Flavia, Sciara e Torretta.

“La vicenda Aps, è una vertenza complessa che speriamo si risolva positivamente - dice l’Assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto - quello che ci preme è il servizio rivolto ai cittadini ed è per questo che abbiamo messo a disposizione delle risorse economiche. Il servizio idrico integrato comprende anche la depurazione e il servizio di fognatura, il che significa che non può essere utilmente o economicamente svolto da piccoli o grandi comuni in ordine sparso, che forse non considerano neanche tutte le conseguenze civili e penali cui vanno incontro. C’è una normativa nazionale sul tema che è chiara: i Comuni che non hanno partecipato all’incontro non pensino di aver risolto il problema”.

Peraltro la decisione presa ieri consente una prima soluzione al problema del 202 lavoratori ex APS che da sei mesi non ricevono un solo euro, e malgrado tutto sono riusciti a mantenere il servizio.

 

Un 'emergenza molto grave si profila all'orizzonte e cioè quella riguardante la gestione dell'acqua all’interno del comprensorio formato da quarantadue comuni e del quale Bagheria ne fa parte. Un problema serio che coinvolge tutta la nostra comunità e che proprio per questo andrebbe affrontato al di là dei colori e ideali politici. 

Su questo, così come su altri delicati temi che riguardano la nostra città, ci saremmo aspettati dall’Amministrazione comunale il coinvolgimento di tutte le forze politiche, invece, come ormai avviene da qualche tempo, le decisioni importanti sono assunte soltanto tra pochi intimi. Come ben sappiamo ormai l'APS è in liquidazione da parecchio tempo e sino a oggi si continua ad andare avanti di proroga in proroga tra regione e provincia. 

Riteniamo che bisogna porre fine a questa continua e insostenibile emergenza, per questa ragione crediamo che l'unica strada percorribile sia quella di affidare il servizio all’Amap Palermo affinché si possa gestire in modo proficuo e durevole la gestione dell'acqua. Inoltre, costituendo una rete di comuni, si avrebbe la possibilità di poter accedere a quei fondi europei che ci consentirebbero di poter definitivamente mantenere quella promessa tempo addietro assunta con i cittadini e cioè rifare l'intera rete idrica. Aderire significherebbe sfruttare le risorse umane e professionali già formate, attingendo anche agli operatori dell’Aps che coinfluirebbero nel bacino Amap, e che ci permetterebbero di gestire al meglio le reti e il depuratore presente nella nostra città.

Ci auguriamo che il Sindaco Cinque non porti avanti la sua infelice idea, così come affermato nelle ultime settimane, di voler gestire in house il servizio idrico poiché siamo convinti che tale gestione, insieme alla futura “Geco S.p.a.” rifarà sprofondare la nostra comunità in un fallimento ben peggiore rispetto a quello a cui stiamo assistendo. Proprio per questo chiediamo al Sindaco Cinque e alla sua giunta di far pervenire urgentemente in consiglio comunale la proposta di delibera per aderire al consorzio di gestione del servizio idrico senza tentennare con altri tipi di percorsi e idee difficilmente percorribili, se ciò non dovesse avvenire, saremo noi stessi a presentare tale proposta in consiglio comunale. 

Filippo Maria Tripoli, Francesco Cirafici

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