Cronaca

Tre buone notizie nello spazio di poche ore, perchè sembra che la politica "che conta" e quella locale si stia muovendo in maniera sempre più incisiva per quello che è "il problema dei problemi" per Bagheria e non solo: il Coinres.

E' di ieri la notizia che il capogruppo Udc al senato Gianpiero D'Alia ha predisposto un'interrogazione al premier Monti in cui si chiede lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consorzio rifiuti Coinres. E' di oggi invece la notizia che il Tar Palermo ha accolto la domanda di sospensione del decreto di commissariamento del Comune di Bagheria emesso dall'assessorato regionale energia e relativo al pagamento della somma di circa euro 1.600.000 in favore del Coinres.

Il Tar ha specificato in particolare che l'assessorato ha trascurato di coinvolgere preventivamente il Comune al fine di instaurare un contraddittorio sugli importi dovuti. 

La difesa del Comune, rappresentato dall'avv. Vittorio Fiasconaro del Foro di Palermo, aveva eccepito in particolare che il commissariamento era stato adottato senza la notifica di una preventiva diffida.

Il Tar ha fissato l'udienza di merito per il mese di maggio 2013.

La terza notizia viene dal Comune di Bagheria: Lo Meo sembra avere imboccato con decisione la strada di una condivisione di responsabilità con le forze politiche e sociali per arrivare a delle soluzioni radicali e condivise.

E' stata pubblicata sul sito del comune una nota del sindaco Vincenzo Lo Meo che va decisamente in questa direzione e che vi proponiamo:

"Da tempo sostengo che sulla questione piu' spinosa che coinvolge Bagheria e i bagheresi, il COINRES, occorra tra le forze politiche e sociali la piu' ampia e convinta collaborazione.

Pertanto ritengo assolutamente che sia arrivato il momento per i partiti e le forze in Consiglio e le parti sociali, di avviare un confronto serio per capire tutti assieme la strada più giusta da seguire.

Propongo pertanto, nel piu' breve tempo possibile, la costituzione di un tavolo tecnico e politico che veda attorno, il sindaco, i rappresentanti dei partiti, i capigruppo consiliari, le parti sociali, ed i tecnici del Comune che seguono la vicenda.
Da questo tavolo tecnico dovranno emergere le proposte e gli obiettivi da portare avanti per evitare il collasso delle finanze comunali e dare una giusta risposta alle esigenze dei cittadini.

Invito pertanto tutte le forze politiche e sociali della città a dare il proprio contributo per affrontare insieme, in modo deciso, tale ineludibile questione".
 

Il capogruppo al Senato dell'Unione di Centro e componente della Commissione parlamentare antimafia, Gianpiero D'Alia, con un'interrogazione chiede al presidente del Consiglio, Mario Monti e al ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ''di valutare l'esistenza dei presupposti necessari per un accesso ispettivo, e l'eventuale scioglimento, come prevede la legge, dell'autorita' d'ambito 'Palermo/4 - Consorzio Intercomunale Rifiuti Energia e Servizi/Coinres', che si occupa della gestione dei rifiuti a Bagheria e in altri 15 comuni del palermitano''.

''L'intervento del governo - spiega D'Alia - e' possibile in quanto il consorzio ha natura pubblica''.

''La necessita' dell'ispezione - scrive il segretario dell'Udc siciliana nell'interrogazione - scaturisce dai numerosi illeciti perpetrati nella gestione del servizio, a causa di infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione del 'Coinres', sia per quanto concerne l'assunzione e gestione del personale che per quanto riguarda la gestione degli appalti dei servizi collegati. Tutti episodi che sono stati evidenziati nella relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attivita' illecite connesse al ciclo dei rifiuti''.

''In questo contesto - aggiunge D'Alia - si sono consumati omicidi, in quella che appare essere una faida fra le famiglie mafiose della zona per il controllo delle attivita' del consorzio''.

Il capogruppo Udc a Palazzo Madama, interroga Monti e Cancellieri ''per capire quali iniziative intendano assumere, interessando il prefetto di Palermo, per prevenire anche situazioni di crisi igienico-sanitarie, poiche' a causa di tutti questi illeciti il servizio e' stato piu' volte sospeso. Infine i comuni dell'area sono costretti a sopportare enormi costi impropri per trovare alternative allo smaltimento dei rifiuti, alcuni rischiano il dissesto finanziario, mentre i contribuenti devono pagare il raddoppio della Tarsu''.

fonte:ASCA

 

 

PALERMO 22 MAGGIO 2012- Nelle prime ore della mattinata odierna gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso la sezione “Antidroga” della locale Squadra Mobile, in collaborazione con la Direzione Centrale Servizi Antidroga e la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, in ottemperanza a quanto disposto dal locale Ufficio GIP su richiesta della D.D.A. di Palermo, hanno eseguito 34 misure restrittive nei confronti di altrettante persone, in quanto resesi responsabili, tra le altre cose, dei reati previsti agli artt. 73 e 74 del DPR 309/90, consistenti nell’importazione e traffico sul territorio nazionale e nella detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in questo caso di tipo “cocaina” ed “hashish”.

L’attività, denominata in codice operazione “Monterrey”, ha avuto una durata di circa 3 anni, ed ha sviluppato gli spunti investigativi ottenuti grazie ad un’informazione girata all’Ufficio dalla D.E.A. statunitense tramite la D.C.S.A., dalla quale emergevano probabili connessioni con un’attività investigativa precedentemente condotta dall’Ufficio palermitano, raccogliendo in seguito inconfutabili elementi di reità a carico di cittadini italiani residenti in Messico ed in contatto con gruppi di “Narcos” locali.

L’indagine ha altresì consentito la disarticolazione dell’intero organigramma criminale individuato (comprensivo anche di un altro canale di approvvigionamento internazionale tramite corrieri dell’Europa dell’est), grazie all’arresto di svariati soggetti legati ad associazioni di criminalità organizzata e non, nonché al sequestro di ingentissimi quantitativi di droga.

Il dimostrato coinvolgimento anche di personaggi legati al mondo della criminalità internazionale ha evidenziato l’esistenza di un’ulteriore asse di approvvigionamento della droga finalizzato a rifornire la piazza nazionale di sostanza stupefacente di tipo cocaina di elevatissima qualità.

Ulteriori e più specifici dettagli verranno resi noti nel corso di un incontro tra gli Inquirenti e gli Organi di Informazione, che si terrà nei locali della Questura alle ore 11:00 alla presenza di personale dell’Interpol e della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.


Due degli arrestati sono residenti aFicarazzi, uno invece a Bagheria. Si tratta di Catanese Antonino, 44 anni, e di Rubino Gaetano , 32 anni, entrambi residenti a Ficarazzi,  e di Catalano Luigi, 39 anni residente a Bagheria in via Elio Vittorini.

Ha aperto le saracinesche appena una decina di giorni fa, il supermercato  "Il Centesimo" di via G. Bagnera prolungamento di via Città di Palermo a Bagheria, e già stamane i dipendenti che iniziano la loro attività prima dell'apertura al pubblico hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare sistemati all'esterno accanto ad una saracinesca, dei fili collegati a "qualcosa" che li ha messi in allarme.

Immediatamente informati Polizia e Carabinieri sono subito accorsi assieme al gruppo della "Scientifica" per capire meglio di cosa si trattasse.

In realtà c'era una bottiglia di benzina, con dei fiammiferi a ridosso della saracinesca.

Il supermercato "Il centesimo" in questi primi giorni di apertura aveva visto uno straordinario afflusso di clienti in considerazione anche dei prezzi promozionali particolarmente convenienti per i consumatori.

Un gesto inconsulto della concorrenza o mafia del pizzo? I Carabinieri indagano

Altri articoli...