Cronaca

Sono da oggi consultabili sul sito internet del Ministero dell' Istruzione le commissioni degli esami di stato che coinvolgeranno milioni di studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori italiane.

Per conoscere i componenti delle commissioni dei vari istituti bisogna compilare i campi nello specifico  motore di ricerca  raggiungibile al link seguente http://www.trampi.istruzione.it/EsamiStato/ricercaEsamiStato.do

Palermo 29/05/2012- Un giro di scommesse clandestine riconducibile alla mafia e' stato scoperto a Palermo dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza che ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare. 

L'operazione, denominata in codice ''Dirty Bet'', e' coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di esercizio del gioco clandestino e fittizia intestazione di beni, con l'aggravante dell'agevolazione di Cosa Nostra.

E' partita dal libro mastro delle scommesse trovato a casa di Giuseppe Provenzano, braccio destro del boss mafioso palermitano Giuseppe Liga, l'operazione che ha portato questa mattina all'arresto di dieci persone tra cui lo stesso Provenzano e il fratello Antonino. Sono 2 le ordinanze emesse dalla Procura: una per gioco clandestino aggravato dall'aver favorito la mafia a carico di otto persone e l'altra per intestazione fittizia a carico di altre tre, una delle quali destinataria anche del primo provvedimento. A casa di Provenzano venne trovato un file excel con la contabilita' degli affari mafiosi compreso il gioco clandestino.

Tra le dieci persone raggiunte dai provvedimenti di custodia cautelare in carcere per gioco clandestino, aggravato dall'aver favorito la mafia, e intestazione fittizia di beni vi e' anche Giovanni Pecoraro, 51 anni, che e' stato responsabile del settore giovanile del Palermo calcio e procuratore sportivo.

Per il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia ''tutto il mondo delle scommesse clandestine, compreso quello sul calcio, e' gestito da Cosa Nostra''

E' riuscito a riparare a malapena nella vecchia caserma dei Vigili urbani di Villabate, il sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo a conclusione dell'incontro tra i sindaci dei comuni del Consorzio e i sindacati dei lavoratori.

Di fronte ad una situazione di stallo che certifica una grave difficoltà delle amministrazioni per il pagamento di competenze pregresse, una cinquantina di dipendenti del Coinres ha di fatto costretto il sindaco Lo Meo, mentre gli altri sindaci riuscivano  ad allontanarsi, a rifugiarsi in un locale comunale dove si trova attualmente in compagnia dei Carabinieri che sono riusciti a proteggerlo da gesti inconsulti di qualche malintenzionato, che aveva manifestato l'intenzione di aggredirlo.

Sono stati allertati i Carabinieri di Bagheria e Misilmeri che stanno mandando alcune pattuglie a Villabate.

 

AGGIORNAMENTO

I rinforzi dei Carabinieri intervenuti da Misilmeri e Bagheria hanno liberato il sindaco Lo Meo dall'incomoda situazione in cui si era venuto a trovare e lo hanno riaccompagnato a casa.

Sul quotidiano "La Repubblica" di venerdì 25 maggio nell'edizione di Palermo, viene riportato un comunicato del supermercato "Il centesimo" che vi riportiamo testualmente, il cui punto vendita di Bagheria è stato oggetto nei giorni scorsi di una palese intimidazione.

"Il centesimo" ringrazia le istituzioni, il Sindaco di Bagheria, il Consiglio comunale, le forze di Polizia ed i Carabinieri, la società civile, i Sindacati e quanti hanno espresso fermamente la loro vicinanza e solidarietà per il vile gesto intimidatorio ai danni di uno dei nostri punti vendita sito in Bagheria.

Da anni siamo impegnati in prima linea insieme a Confindustria ed a tutte le altre Organizzazioni Sindacali, per diffondere e afffermare i valori di etica e legalità, perchè solo attraverso questi può esserci il riscatto sociale ed economico della nostra Regione.

Siamo fermamente convinti che solo attraveerso la sinergìa tra la popolazione, le parti sociali e le forze di polizia, in un fronte comune in cui ognuno deve fare la sua parte, si può concretizzare la dissoluzione della cultura della sopraffazione e del malaffare.

La nostra azienda in questa triste e frustante vicenda non si è sentita sola.

La nostra azienda continuerà ad investire e d a creare sviluppo ed occupazione, perchè crede sempre più nel riscatto della parte sana e produttiva di questa nostra meravigliosa Terra.

 

Il Centesimo  Ufficio Stampa

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