Cronaca

La tanto attesa pioggia è arrivata: il solito breve e  forte acquazzone che darà grande sollievo alle campagne che da maggio non vedevano una sola goccia "ri acqua i cielu", ma per gli automobilisti i primi e sempre identici problemi: i  tombini che non vengono svuotati da tempo immemorabile sono ormai quasi perennemente otturati e dopo qualche minuto di pioggia battente non "ricevono" più acqua e la riversano sulle strade.

Era nelle previsioni la pioggia, ma ci ha colti un pò impreparati, e soprattuitto paghiamo le trascuratezze e le sottovalutazioni.

In via Città di Palermo e nel sottopassaggio come era già accaduto lo scorso anno, il fiume d'acqua che scendeva lungo la via ha fatto saltare i tombini otturando gli scarichi.

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Seri problemi per tre automobilisti, uno dei quali ha visto la propria auto una Renault impuntarsi a muso in giù, sollevbata da dietro dalla violenza dell'acqua,  l'occupante bagnato e spaventato ne è venuto fuori; anche il condiucente di un pik up forse confidando nelle doti di fuori strada del suo mezzo è rimasto bloccato in mezzo al guado ed non ha trovato di meglio da fare che issarsi sull'autovettiura in attesa che passasse la fase critica.

Danni seri anche al distributore di carburante che è rimasto allagato, così come bloccate sono rimaste alcune auto che in quel momento si stavano rifornendo.

Lenti i soccorsi: prima ad arrivare i Carabinieri che hanno bloccato il traffico in entrata a Bagheria, ma la prima auto di Polizia Urbana si è vista solo dopo che la situazione era stata di fatto sbloccata da un volenteroso che, con un barra di ferro, ha liberato gli scarichi da tutto quanto di solido li ostruiva, consentendo il deflusso delle acque.

Ci si chiede a cosa serva la protezione civile a Bagheria: i temporali erano previsti; ma perchè oltre alla normale manutenzione che non viene mai fatta, non si predispone un servizio che almeno interrompa tempestivamente il traffico lungo il sottopasso ferroviario, in questi casi di serio pericolo per gli automobilisti previsti e prevedibili ?

Sinora si sono danneggiate solo le auto e impianti, ma perchè non prevenire?

Vai al video: http://www.dailymotion.com/video/xt790z_puntuale-l-allagamento-del-sottopasso_news

 

Qualche ora addietro uno o alcuni sconsiderati hanno oltraggiato il busto del cardinale Salvatore Pappalardo che si trova in Piazza Sepolcro. Tra i primi ad accorgersene casualmente padre Giovanni La Mendola intorno alle 13 di oggi, che ha immediatamente informato le autorità.

Sul busto che era stato sistemato  lo scorso 12 marzo, sotto la sindacatura di Biagio Sciortino, nel corso di una solenna cerimonia alla presenza del cardinale Paolo Romeo, di tutti i presbiteri bagheresi, dei sindaci di Bagheria e Caccamo, è stata "scientificamente" gettata uan sostanza oleosa, forse una vernice o una resina, che scolando dalla testa in giù sta ha danneggiato l'intero busto opera dello scultore caccamese Nino Parlagreco. 

In quella occasione erano intervenuti il critico d'arte Piero LOngoe lo storico padre Francesco Michele Stabile, che Pappalardo lo aveva conosciuto molto bene.

La sostanza si sta consolidando sull'opera in bronzo e forse si è ancora in tempo perchè con un solvente adatto si possa salvare il salvabile.

L'intento di danneggiare l'intero busto è sin troppo palese per la modalità con cui la sostanza è stata versata, partendo appunto dal capo del busto del prelato.

Sulla base del busto sono visibili frammenti, forse di vetro, del contenitore che è servito a mettere in atto l'incredibile gesto.

Non riusciamo a trovare nessuna plausibile spiegazione per un gesto talmente vile e sconsiderato

E' accaduto intorno alle 10.00 di questa mattina: una donna D.F. di 69 anni, si è lanciata dal balcone del IV piano del condomino di via monsignor Filippo Arena a Bagheria, dove abitava.

La signora era arrivata stamattina da Cefalù dove si trovava a villeggiatura assieme alla figlia, e mentre quest'ultima  si stava dedicando a sbrigare delle faccende a Bagheria la madre era salita nell'attico che occupavano per innaffiare le piante.

Inutile l'intervento dell'ambulanza del 118, i cui sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna: sul luogo si è subito concentrata una piccola folla di curiosi, ed essendo una strada ad intenso traffico, i vigili urbani stanno già provvedendo  a regolare il flusso delle auto.

Sul posto anche polizia e carabinieri che, in attesa del medico legale per l'ispezione cadaverica e  del magistrato di turno che dovrà autorizzare la rimozione della salma, stanno eseguendo i rilievi di rito.

Sbigottimento e dolore manifestavano i condomini qualcuno dei quali proprio una manciata di minuti prima del fatto aveva salutato la donna per le scale.

Pare che nell'ultimo periodo la donna, che aveva un vissuto familiare particolarmente doloroso, fosse in cura presso uno pschiatra, ma assolutamente niente che lasciasse presagire la terribile decisione che oggi si è consumata.

Lo scorso mese di luglio con il loro sforzo di volontariato dato una bella ripulita alla spiaggia dell' Olivella abbandonata soprattutto dalle autorità e dai responsabili politici: un posto che ovunque sarebbe un piccolo angolo di paradiso ma che da noi diventa simbolo di abbandono e di degrado.

Ma i volontari di Posidonia non vogliono che il loro gesto rimanga un semplice episodio di uomini e donne di buona volontà; vogliono che resti un segno nell'immaginario collettivo della gente e per questo scrive in un comunicato  Massimo Canzoneri  uno degli animatori dell'iniziativa e dell'Associazione Posidonia: "ci teniamo a far capire che non siamo  una impresa di pulizia, ma il nostro gesto voleva rappresentare il primo passo di un progetto che stiamo portando avanti come associazione, e quindi la pulizia non è stata un gesto simbolico fine a se stesso". 

"La scelta della spiaggia dell'ex lido Olivella è una scelta strategica in quanto i rifiuti arrivano lì non direttamente per mano dell'uomo, ma sono le correnti che spingono i rifiuti fin lì, spesso quelli abbandonati nel vicino porto di Porticello che negli anni una vera e propria discarica a cielo aperto."

Il passo successivo del nostro progetto di sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente è il seguente come si specifica nel comunicato: "da un'idea di Marina De Santis abbiamo realizzato un cilindro fatto con rete metallica (quella che solitamente viene utilizzata nelle recinzioni) e reti da pesca (anche queste trovate sulla spiaggia), all'interno di questo cilindro sono contenute parte delle bottiglie di plastica raccolte durante le 2 giornate di pulizia, questo è stato battezzato "monumento all'ambiente".

Abbiamo dunque realizzato un'istallazione "nomade e temporanea": il "monumento all'ambiente" rimarrà esposto in vari punti del paese per periodi di tempo limitati, successivamente si provvederà alla demolizione preoccupandoci che la plastica segua il percorso del riciclo.

Il monumento all'ambiente farà quindi un tour nella cittadina di Porticello, con appuntamenti e scadenzario ben precisi:

"Il 27 agosto 2012 (a un mese esatto dalla pulizia del lido) l'installazione è stata esposta presso Piano Stenditore, dove il gruppo di facebook "Porticello e dintorni" ha sistemato delle fioriere e si è preoccupato che ognuna di queste fosse "adottata" (anche l'Ass. Posidonia ne ha adottata una, la numero 17, piantando una Pomelia), l'installazione rimarra presso Piano Stenditore fino al 10 settembre 2012, da tale data l’installazione verrà esposta presso la piazza della Chiesa Maria SS. Del Lume dove rimarrà fino al primo di ottobre 2012, successivamente sarà esposta presso Piazza Trizzanò, fino al 15 ottobre (quindi per tutto il periodo della festa del paese).

L'ultima tappa prevede l'esposizione dal 15 ottobre al 29 ottobre 2012 Presso la Scuola Media Statale dell'Istituto Comprensivo "Karol Wojtyla Pontefice" di Santa Flavia, perchè sappiamo bene che la sensibilizzazione deve partire dai più piccoli. Il "monumento all'ambiente" è accompagnato da un cartellone, anch'esso realizzato con materiale di recupero, del quale riporto il testo: “MONUMENTO ALL’AMBIENTE”

L’Associazione POSIDONIA in collaborazione con il gruppo “Porticello e Dintorni” e altri volontari ha portato avanti l’iniziativa “PULIAMO IL LIDO”- conclude il comunicato- raccogliendo un ingente quantità di rifiuti. Parte di questi rifiuti è servita alla realizzazione di questa opera che ha come obiettivo quello di sensibilizzare la gente al rispetto dell’Ambiente. I rifiuti gettati in mare vengono restituiti dalle correnti, depositandosi in alcuni punti specifici della costa, uno di questi è la spiaggia del Lido Olivella. Dunque i rifiuti da noi raccolti sono quelli che giornalmente vengono abbandonati in mare, creando così un notevole impatto ambientale. Quello che chiediamo è un maggior rispetto per l’Ambiente che ci circonda, bastano pochi e semplici accorgimenti per vivere un mondo migliore.

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