Cronaca

Una situazione familiare difficile che aveva richiesto la presenza al suo fianco delle assitenti sociali durante la fase dell'inserimento scolastico presso l'Istituto alberghiero "Piazza" di corso dei Mille; quella scuola che avrebbe dovuto segnare un percorso di rinascita, si è trasformato per una sedicenne nella via verso la prostituzione.

Erano stati due ex compagni, i fatti risalgono a circa cinque anni fa, che conoscendo la sua condizione di disagio familiare e sociale hanno approfittato della debolezza della ragazza per indurla alla prostituzione: tra i clienti, viene fuori solo adesso,  ci sarebbero stati quattro degli insegnanti della scuola che la ragazza frequentava e che ora sono sotto accusa per avere avuto rapporti con una minorenne.

Gli incontri si svolgevano nelle auto dei clienti lungo i viali della Favorita o in un albergo del centro; la ragazza riceveva in cambio delle prestazioni piccole somme, cinque, dieci auero che venivano incassati dai due compagni di scuola.

Adesso indaga di concerto con la Procura dei minorenni, anche la Procura ordinaria: è stata aperta già un inchiesta in cui sono già stati interrogati i quattro professori e i due studenti alla ricerca di riscontri al racconto della ragazza.

La Polizia che sta seguendo le indagini intende verificare se nel giro fossero coinvolte altre studentesse.

 

dai giornali

Patrimoni per un valore complessivo di 5,3 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata – G.I.C.O. – del Nucleo di Polizia Tributaria dalla Guardia di Finanza di Palermo, in esecuzione di provvedimenti emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, a seguito di indagini economico patrimoniali eseguite dalle Fiamme Gialle.

Beni per circa 3,3 milioni di euro sono stati sottratti ad un narcotrafficante palermitano di 41 anni, già condannato in via definitiva per rapina, spaccio ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, in particolare hashish, ecstasy e cocaina di cui il soggetto, inserito in un’organizzazione criminale, riforniva i locali della “movida” palermitana. A suo carico sono stati confiscati dodici immobili ubicati nei quartieri di Palermo “Settecannoli”, “Brancaccio”, “Croceverde – Giardini” e “Resuttana – San Lorenzo”, acquistati nel tempo grazie al reimpiego dei proventi del narcotraffico.

Interessato, invece, da un provvedimento di confisca di beni per un valore di oltre 2 milioni di euro, un imprenditore di 56 anni, appartenente alla famiglia mafiosa di Carini, accusato di aver avuto stretti contatti anche con l’ex latitante Salvatore Lo Piccolo. Il soggetto, in particolare, ha fatto da “prestanome” ed ha riciclato ingenti somme di denaro sporco, mettendo a disposizione della cosca le sue due rivendite di elettrodomestici site in Carini.

Lo stesso, già gravato da condanne per bancarotta, scommesse clandestine ed estorsione, nel 2007 è stato arrestato per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Occidente”, che ha interessato il mandamento mafioso di San Lorenzo – Tommaso Natale. In tale contesto, è stato successivamente condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione.

A suo carico sono stati confiscati una lussuosa villa con giardino sita a Carini, un appartamento e due depositi nella zona Malaspina di Palermo. 

Comando provinciale Guardia di Finanza

Palermo 12 settembre 2012 

Il fatto è accaduto intorno alle 10 della mattinata di oggi venerdì 7 settembre: una donna mentre percorreva con la borsa in mano via Milazzo in direzione della Chiesa Madre ha intuito che due giovani uno dei quali a piedi, l'altro a bordo di uno scooter, la seguivano, con l'evidente scopo di scipparla.

La signora di una certa età, pur in preda all'ansia, non si è persa d'animo, ha trovato momentanea ospitalità presso una rivendita di tabacchi in piazza Anime Sante, e di lì ha chiamato il 113.

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E' in qualche modo l'appello che in questo momento, gli agenti di Polizia Municipale che stanno indagando sul responsabile di un grave incidente stradale, rivolgono ai cittadini, anche tramite gli operatori dell'informazione.

L'incidente come riferiamo in altro articolo del nostro giornale è accaduto intorno alle 8.20 di mercoledì 5 settembre in via Città di Palermo, dopo l'incrocio con via Monsignor Arena dove è solito stazionare un venditore di melloni.

La donna I.S. di 37 anni, impiegata di banca, aveva appena salutato il portiere dello stabile dove abita e stava attraversando la strada per prendere la sua auto.

Una vettura che risaliva l'arteria si è fermata per lasciarla passare, mentre alle spalle uno "scooterone" ha sorpassato l'auto ferma travolgendo la giovane.

Invece di fermarsi e allertare i soccorsi i due dello scooter dopo un attimo di esitazione sono ripartiti, lasciando a terra inanimata la donna.

Adesso gli agenti stanno indagando e pare  abbiano  già ricomposto i pezzi di un difficile mosaico ricostruendo l'identikit dei due dello scooter, conducente e passeggero.

Era un' ora in cui c'è in quella zona c'è tanta gente, qualcuno ha sicuramente visto qualcosa: per questo ci dicono gli agenti di Polizia Municipale, è bene che chi ha qualche dettaglio da riferire, anche in forma anonima, lo porti a conoscenza deegli inquirenti, che sembrano però avere in mano una traccia importante e cercano conferme.

Hanno visionato diversi filmati di telecamere di banche e negozi nelle vicinanze e qualcosa pare sia venuto fuori.

Per quanto riguarda le condizioni di I.S., ricoverata con prognosi riservata all' Ospedale Civico di Palerrmo, le condizioni restano stazionarie, anche se i sanitari cominciano a notare qualche miglioramento, perchè pare che la giovane stia cominciando a riprendere conoscenza.

Nelle prossime ore i medici valuteranno l'opportunità di un intervento chirurgico.

 

nella foto  la zona dell'incidente

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