Cronaca

Una signora un paio di giorni fa aveva smarrito la chiave della sua abitazione, e fidando nel fatto che chi le avesse ritrovato difficilmente sarebbe riuscito a risalire al proprietario, ha utilizzato il doppione piuttosto che cambiare la serratura.

Ieri mattino la signora in questione che occupa un appartamento di una casa bifamiliare nella zona Dietro Certosa, si era allontanata per un paio di ore per sbrigare delle faccende.

Al ritorno l'amara sorpresa, quella cioè di ritrovare la porta chiusa senza le girate, e questo l'ha immediatamente fatta insospettire: entrata in casa si è resa conto di quanto era accaduto.

Ignoti che erano entrati in possesso delle sue chiavi erano entrati in casa senza alcuna difficoltà e si erano impossessati di 2000 euro in contanti oltre ad una serie di oggetti d'oro.

A questo punto il sospetto che le chiavi le possano essere state sottratte in maniera furtiva o che qualcuno conoscesse per qualche motivo la titolare delle chiavi smarrite.

L'unica cosa che è rimasta da fare  alla signora è stata quella di denunciare il fatto presso il locale Commissariato di polizia 

 

Su disposizione della Procura di Palermo, i militari della Guardia di finanza si sono recati nei giorni scorsi all'Assemblea regionale siciliana nell'ambito dell'inchiesta sulla spesa dei fondi pubblici da parte dei gruppi parlamentari.

I finanzieri stanno acquisendo ulteriori elementi rispetto alla documentazione già consegnata dal presidente dell'Ars, Francesco Cascio (Pdl), e dal segretario generale, Giovanni Tomasello, al procuratore aggiunto Leonardo Agueci, titolare dell'indagine.

L'obiettivo degli investigatori è verificare i movimenti di denaro nei conti correnti dei gruppi e incrociare i dati con bilanci e ricevute di pagamento.
Cascio e Tomasello, che stanno collaborando con la Procura fin dall'avvio dell'indagine conoscitiva, hanno sottolineato ai magistrati che la Presidenza dell'Ars si limita a trasferire i fondi pubblici ma non ha alcun potere di verifica sulla spesa in quanto i gruppi sono associazioni di diritto privato per cui operano in autonomia.

Nel corso dell'ultima legislatura i gruppi hanno ricevuto dal Parlamento contributi per circa 60 milioni di euro. 

 

da gds.it

Questa mattina, intorno alle ore 09,45, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto due pregiudicati (zio e nipote), LO GALBO Paolo nato a Palermo, 43enne, e LO GALBO Francesco, nato a Palermo, 26enne, responsabili dei reati di "tentata truffa e tentato Furto Aggravato in Concorso”.

I due malviventi venivano infatti bloccati dai Carabinieri, allertati da una donna palermitana, residente in una bella villa nei pressi di Corso Calatafimi.

Ieri, l’anziana signora era stata formalmente invitata da due sconosciuti a presentarsi all’ “UFFICIO OPERAZIONI SPECIALI DELLA QUESTURA DI PALERMO” ma, intuendo che ci fosse qualcosa di strano ( il ” foglio di notifica “ conteneva l’intestazione della Questura di Palermo e la Fiamma dell’Arma ) allertava la Centrale Operativa dei Carabinieri.

In mattinata, i due malfattori, convinti che l’abitazione fosse disabitata e che potessero avere tutto il tempo necessario per svaligiarla, vi facevano accesso forzando il cancello d’ingresso ma, nel parco, trovavano con sorpresa alcuni Carabinieri che li traevano in arresto, nonostante l’inutile tentativo di darsi alla fuga.

 Le perquisizioni effettuate presso le abitazioni dei malviventi consentivano di sottoporre a sequestro arnesi atti allo scasso e di rinvenire un PC con all’interno un file contenente il medesimo documento fraudolento nonché altri “fogli di notifica” già stampati, prova, questa, dell’intenzione di un progetto delittuoso di più ampia portata e su cui si stanno effettuando ulteriori accertamenti.

I due arrestati, al termine delle formalità di rito, venivano trattenuti in attesa 

 

Fonte  Ufficio Stampa provinciale dei carabinieri di Palermo

Era da giorni che il personale di sorveglianza del supermercato Simply di via Libertà a Bagheria, notava questo giovane che entrava nel supermercato e ne usciva poco dopo senza aver comprato nulla e senza un motivo apparente.

Oggi poco prima dell'orario di chiusura Panturoiu Eduard, questo si è scoperto poi essere il nome dell'uomo, 26 anni, di nazionalità rumena si è ripresentato: è stato attenzionato dal personale di sorveglianza che hanno notato come con grande rapidità e maestria  toglieva i sigilli di garanzia da alcune bottiglie di superalcolici, per evitare lo squillo dei sensori antitacchegio, e dopo aver avvolto qualche bottiglia con una maglietta, si avviava tranquillamente verso l'uscita.

Il personale di vigilanza lo ha fermato a questo punto fermato ed ha chiesto l'intervento della Polizia che lo ha arrestato per furto aggravato, anche per le tecniche che metteva in atto per raggiungere il suo scopo.

Dopo l'arresto, l'uomo senza fissa dimora e per cui risultano precedenti penali specifici dello stesso tenore, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Commissariato di Bagheria e nella giornata di domani sarà processato per direttissima.

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