Cronaca

La scorsa notte, ad Altavilla Milicia, nel tratto di SS. 113 che parte dal bivio e passa per la Stazione FF.SS., si è verificato il furto dei cavi elettrici dell’impianto pubblico che illuminava la strada statale fino al confine con Casteldaccia.

La conseguenza di questo gesto è stata l’ oscuramento totale di un tratto di strada che nel passato, complice il buio, ha visto il verificarsi di gravi incidenti a danno di pedoni e pendolari. 

Questo è l’ultimo di una serie di furti ed atti vandalici ai danni del patrimonio comunale, dopo il furto della copertura in rame del cordolo del belvedere (circa 60Mt), il furto dei cavi dell’impianto elettrico del campo sportivo ed il grave danneggiamento degli spogliatoi e delle docce ed il furto del carburante e delle batterie degli automezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.

In molti casi l’intervento e la costante presenza degli uomini della locale stazione dei Carabinieri è stato provvidenziale ed efficace a scongiurare danni anche peggiori.

Il sindaco di Alltavilla Milicia, Nino Parisi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Questa è l’ultima di una sequenza impressionante di furti verificatasi negli ultimi tempi in danno ai beni pubblici del patrimonio comunale. La reiterazione di questi atti vandalici, davvero vergognosi,in lasso di tempo così breve, è un fenomeno assai strano e che lascia molto pensare" 

"Sono atti esecrabili e deplorevoli  messi in atto da criminali senza scrupoli che meriterebbero di vivere solo nelle patrie galere, piuttosto che in una società civile o in un paese tranquillo come il nostro".

E’ davvero sbagliato il tentativo di giustificare tali gesti infami, riconducendoli alla disperazione determinata dalla grave crisi economica che attanaglia le famiglie.
Altavilla è popolata, per lo più, da persone civili, oneste e perbene. Persone che vivono la loro condizione di attuale disagio economico con grande dignità e sensibilità, senza ricorrere a quei gesti criminali messi in atto da pochi balordi inqualificabili
.”

 Nino Parisi, sindaco del comune di Altavilla Milicia
 

Ci sarebbero dissapori maturati tra vicini di casa alla base dell'accoltellamento ai danni di un giovane di 27 anni  da parte di  due familiari un padre e un figlio (stando alle primissime notizie), abitanti in via Alessandria, una traversa di via Goethe, ed avvenuto poco dopo le ore 14 di questo pomergiggio.

Pare che  i due siano andati addirittura a bussare presso la casa del giovane per ragionare di qualcosa

Il giovane ferito, pare solo di striscio, è stato trasportato in Ospedale, mentre i Carabinieri intervenuti con almeno tre auto, hanno provveduto ad accompagnare i responsabili  in Caserma per capire l'origine del grave gesto.

Anche la moglie del giovane che si trova in stato di gravidanza, colpita da un malore sarebbe stata accompagnata in Ospedale.

I CC non hanno sinora diffuso alcun comunicato e le notizie sono pertanto frammentarie e inevitabilmente sommarie, perchè basate su informazioni di occasionali, nonchè indiretti testimoni.

Il Palazzo di giustizia di Palermo torna ad essere il Palazzo dei veleni come alla fine degli anni 80 ? Questa volta si tratta di una lettera anonima, un "esposto", come la definisce il suo stesso autore, inviata lo scorso 18 settembre al pm di Palermo Nino Di Matteo. 

Nella missiva di dodici pagine  in cui è impresso lo stemma della Repubblica Italiana, l'anonimo, che dai particolari che riferisce sembra essere qualcuno che ha collaborato attivamente alle indagini, fa riferimento ad una vera e propria opera di spionaggio compiuta nei confronti dei magistrati che indagano sui legami tra crimine organizzato e certi apparati dello Stato nel biennio '92-'93.

L'anonimo fa anche riferimento ad una serie di misteri legati alle vicende che hanno visto cadere sotto i colpi della mafia, giudici, politici, esponenti delle forze dell'ordine.

Spie - secondo l'anonimo- sarebbero in azione nella Procura di Palermo. Questi i nomi di chi sa della trattativa.

"C'e' anche questo - scrive oggi Repubblica - nello scritto anonimo inviato a uno dei magistrati che ha indagato sulla presunta trattativa Stato-mafia e che è sotto ''analisi'' da parte degli investigatori e dei magistrati."

Gli inquirenti finora hanno parlato più che di un ritorno della stagione dei veleni, del gesto di una persona, probabilmente un investigatore, deluso dall'archiviazione di un'inchiesta nata da una sua denuncia.

Nell'anonimo vi sarebbe una cronistoria di avvenimenti mafiosi dall'omicidio del segretario del Pci siciliano Pio la Torre alla mancata cattura del boss Bernardo Provenzano nel '95.

L'anonimo avverte i magistrati che ''uomini delle istituzioni'' li stanno sorvegliando, riversando a ''una centrale romana'' le informazioni che acquisiscono.

E poi fa nomi di politici che potrebbero avere notizie sulla presunta trattativa.

Nelle pagine dell'anonimo si fa riferimento anche all'agenda rossa di Paolo Borsellino che sarebbe stata presa da "un carabiniere".

Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore capo Francesco Messineo che ha detto: ''Su alcuni fatti l'anonimo fornisce dettagli inediti. Si tratta di vedere ora se sono informazioni vere. Stiamo cercando i riscontri''.

Il procuratore di Palermo conferma che si sta indagando sulle presunte rivelazioni sullo scritto anonimo inviato al pm Nino Di Matteo cuno dei p.m. che indaga sulla presunta trattativa Stato-mafia.

''Non posso citare i dettagli indicati - aggiunge Messineo- E' stata data alla polizia giudiziaria una delega di indagine per trovare eventuali riscontri''.

Pietro Crivello era come se avesse avuto un presentimento quando due settimane fa ci aveva detto testualmente in una intervista per Teleone: "ho paura di andare a pescare in quel tratto di mare dove è stato segnalato l'affondamento dei Tir caduti in mare dalla perchè potrei perderci le reti o addirittura la barca se non di peggio": ha perso solo le reti, ma la paura è stata tanta quando intorno alle cinque di questa mattina la sua imbarcazione la Antonino Padre del Compartimento marittimo di Palermo, ha cominciato a piegarsi pericolosamente su un fianco: ha capito subito cosa stava accadendo, ha lasciato la marcia in folle ed ha lanciato l'allarme, e con l'equipaggio si è rassegnato ad attendere l'alba.

Era ancora notte, ma per fortuna il mare era una tavola, ma se le condizioni meteo fossero state più impegnative poteva scapparci qualche guaio più grosso.

Da  Porticello è subito accorso sul luogo, a circa tre miglia dalla foce del fiume Torto, il mezzo in dotazione al Circomare, che ha prestato assistenza alla barca bloccata: alle prime luci dell'alba e dopo una serie di complesse manovre, la barca è riuscita danneggiando seriamente cavi e reti a liberarsi dall'ostacolo che si trovava sott'acqua, sicuramente uno dei dodici mezzi caduti dal traghetto "Euro cargo Cagliari" proveniente da Livorno il 9 dicembre scorso , perchè in quel punto ha precisato Pietro Crivello "sui fondali non è mai esistito nessun ostacolo".

Un'altra barca accorsa in aiuto della prima ha agganciato anch'essa il TIR, ma è riuscita a liberarsi con meno danni rompendo solo qualche cavo e recuperando quasi inetramente le reti.

Poco dopo le 11 sia i motopesca che il mezzo della Capitaneria andato in soccorso sono rientrati in porto.

"Per nostra fortuna conclude Crivello - le condizioni del mare erano favorevoli: in condizioni meteo avverse, e di notte, ce la saremmo vista veramente  brutta.

E Francesco Zizzo di Anapi pesca rincara la dose:"E' dal dieci dicembre che scriviamo alla Capitaneria, all'assessorato competente, agli organi regionali, alla Compagnia di navigazione responsabile del problema, di provvedere al più presto alla individuazione dei relitti ed alla loro rimozione".

"Non è più tollerabile che i pescatori debbano mettere a serio repentaglio la sicurezza delle loro reti e delle loro barche per il disinteresse degli organo preposti: cosa si aspetta che qualche motopesca si capovolga e ci scappi il morto?

"Anche perchè - conclude Zizzo c'è un problema di inquinamento marino: è dal 10 di dicembre che i pescatori ritrovano nelle reti di tutto e di più"

"In condizioni meteo avverse l'incidente di questa notte avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia".

A chi di dovere la risposta

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Porticello: danni a due pescherecci di bagherianews

nella foto  le due barche coinvolte appena rientrate a sx l'Antonino Padre

 

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