A Porticello si stanno stringendo tutti accanto ai familiari di Antonio in queste ore terribili: i giovani e gli amici soprattutto che con le decine e decine di messaggi su facebook, come il coro di una tragedia greca, vivono sbigottiti questo momento di lutto che non è solo di una famiglia ma di una intera comunità, e ricordano a loro stessi, prima ancora che agli altri, il suo sorriso e la sua voglia di vivere
Un altro Alioto, Santino, geologo, lo scorso 4 aprile aveva perso la vita, assieme ad un collega e amico, su un'altra strada segnata e maledetta la Caltanissetta - Gela.
Gli Alioto sono storicamente una delle famiglie che a Porticello quasi si identifica con il commercio del pesce: gente che, con sacrifici e rischi legati al movimento continuo dei mezzi frigoriferi da Porticello e Palermo a Sciacca e Mazara del Vallo, ha costruito la propria identità e la propria economia.
Il nonno Santo Alioto era stato, impiegato del Banco di Sicilia, e per tanti anni a Bagheria ed era pertanto conoscutissimo e non solo a Porticello.
Antonio appena ventenne, grande lavoratore, grande appassionato del mare, che per i porticellesi è come per noi baarioti la campagna, con il cuore e la mente aperto alla vita, come solo a vent'anni può accadere, però già responsabilizzato e inserito nelle attività di lavoro della famiglia.
Già ieri sera il tam tam della rete si interrogava sbigottita e anche durante la notte la comunità virtuale vegliava pensando a quel ragazzo cui il destino ha negato un futuro.
Sono loro i ragazzi e gli amici , ma anche la gente comune che pur non conoscendolo, si trova emotivamente presa dalla tragedia.
Una strada comoda e pericolosa la veloce Palermo - Sciacca che in poco tempo più di un'ora ti fa trapassare da un mare all'altro, ma piena di insidie e pericoli, e ben lo sa chi per lavoro la deve percorrere spesso.
Era solo nell'automezzo frigorifero ieri sera Antonio, forse una distrazione o un attimo di stanchezza, inevitabile per chi lavora con orari impossibili, ha provocato la tragedia che si è consumata vicino allo svincolo per Corleone.
I soccorritori speravano che Antonino avrebbe potuto farcela: è stato portato in ospedale che respirava, ma duramnte il trasporto in ambulanza il suo cuore ha cessato di battere.
Forse se i soccorsi fossero stati più tempestivi, è questo il rammarico che qualcuno manifesta; ma purtroppo il destino di Antonio era segnato.
Durante la mattinata nella casa del giovane a Porticello era attesa la salma di Antonino.
foto tratta da facebook