Nell’ambito dell’operazione denominata “Ghost Repairs” i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Palermo, a seguito delle numerose segnalazioni di singoli cittadini pervenute al numero di Pubblica utilità “117” del Comando Provinciale del Corpo del capoluogo siciliano, hanno sviluppato nelle ultime settimane un vasto piano di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e connessa evasione fiscale nel settore delle “officine meccaniche”.
I finanzieri hanno preliminarmente avviato un’approfondita analisi del fenomeno che nella città di Palermo è risultato essere ampiamente diffuso, pervenendo ad una lista di nominativi nei cui confronti esistevano gravi indizi in ordine all’esercizio abusivo dell’attività di officina meccanica.
Considerati gli effetti profondamente dannosi per la libera concorrenza sul mercato in pregiudizio degli operatori autorizzati del settore, ma anche quelli correlati alla sicurezza stradale per i pericoli che oggettivamente possono derivare da prestazioni di riparazione e manutenzione su autovetture rese da officine sprovviste di qualsivoglia certificazione ed autorizzazione, i finanzieri hanno quindi sottoposto a controllo i nominativi oggetto della preliminare “mappatura” rilevando ben 13 posizioni assolutamente irregolari.
Questi ultimi, infatti, sono risultati completamente “abusivi” in quanto, sebbene in attività, risultavano sprovvisti oltre che, in alcun i casi, della partita IVA, della iscrizione alla Camera di Commercio di cui alla Legge n. 122 del 1992 a salvaguardia della sicurezza degli utenti, subordinata anche al riscontro dei requisiti posti a garanzia della professionalità dell’operatore.
Nel corso delle attività sono state quindi sottoposte a sequestro tutte le attrezzature in uso alle officine abusive e consistenti in 4 forni da carrozziere, 9 compressori aria, 7 saldatrici a filo continuo, 8 sollevatori elettrici per auto, 2 sollevatori per moto, 6 banconi in ferro con morsa, nonché numerosissime serie di chiavi, pinze, tenaglie e cacciaviti e altra strumentazione di vario genere.
Contestualmente sono state irrogate le previste sanzioni amministrative che, complessivamente, ammontano da un minimo di € 67.139,41 ad un massimo di € 201.418,23.
Le attività di controllo hanno altresì permesso di constatare come 11 dei 13 destinatari dei controlli fossero anche soggetti completamente sconosciuti al Fisco e quindi evasori totali, non avendo mai presentato le prescritte dichiarazioni fiscali ovvero perché sprovvisti di partita IVA.
Nella contestualità degli interventi sono state altresì verbalizzate altre specifiche sanzioni per l’omessa installazione del misuratore fiscale.
Le Fiamme Gialle hanno quindi avviato gli accertamenti finalizzati a ricostruire il giro di affari degli esercizi abusivi per determinare i guadagni ottenuti con l’attività irregolare e le imposte sottratte alle casse erariali.
Ufficio Stampa della Guardia di Finanza