Cronaca

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo stanno dando esecuzione a quattro Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di altrettanti estorsori di cosa nostra palermitana.

Le attività dall'indagine, coordinate dal Procuratore Aggiunto Dott. Leonardo AGUECI e dai Sostituti Procuratori della D.D.A. di Palermo Dott.ssa Francesca MAZZOCCO e Dott.ssa Caterina MALAGOLI, hanno avuto origine dalla denuncia di un noto imprenditore locale, titolare di una società di ristorazione e catering.

Lo scorso marzo, la vittima, lo chef Natale Giunta, ristoratore molto noto, che ha partecipato anche alla  'Prova del cuoco' con Antonella Clerici su Rai uno, veniva contattata dagli aguzzini che le contestavano di aver intrapreso delle attività commerciali senza aver chiesto l' autorizzazione a  cosa nostra, ovvero di non essersi messo a posto, esigendo, quindi, la somma di "euro 2.000, da pagare sia a Pasqua che a Natale, per il sostentamento delle famiglie dei detenuti". E, usando il linguaggio degli estorsori:"messa a posto significa che praticamente qua dentro non verrà  più nessuno perchè praticamente siamo d'accordo tutti: significa la pace però, la pace significa la pace assoluta, e ti levi questo pensiero".

Gli intermediari, dopo aver fatto intendere che non stavano scherzando, sottolineavano che il loro approccio era stato assolutamente benevolo, in quanto non avevano preannunciato il loro arrivo con danneggiamenti.

L'imprenditore manifestava di non essere nelle condizioni di soddisfare la richiesta estorsiva perchè in difficoltà economiche, ma gli uomini del pizzo  gli rispondevano che erano certi che avrebbe cambiato idea.

Di li a poco, infatti, veniva recapitato alla vittima un biglietto anonimo con scritte minacciose ('mettiti a posto un fare u sbirru picchì ti finisci mali"), poi venivano perpetrati due danneggiamenti all'interno del suo locale e, da ultimo, quale chiaro e decisivo avvertimento, una tanica di benzina veniva collocata all'esterno dell'attività commerciale.

I quattro arrestati, ai quali viene contestato il reato di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose (articolo 7 della legge d.l. 152/1991), sono:

alt

1. CIRESI Antonino, nato Monreale 23.05.1943, pregiudicato;

alt

2. LUCCHESE Maurizio, nato Palermo 16.04.1963, pregiudicato;

alt

3. PERRICONE Alfredo Calogero Attilio, nato Palermo 14.08.1971, incensurato;

alt

4. BATTAGLIA Giuseppe, nato Palermo 12.07.1972, incensurato.

Palermo, 27 febbraio 2013

Ufficio Stampa Provinciale dei Carabinieri

 

E' accaduto nel primo pomeriggio di ieri allorchè il titolare  del noto bar si è spostato in via Livio Andronico che si trova alle spalle del locale e dove ha sede il laboratorio per la preparazione di dolce e tavola calda: due uomini come al solito parzialmente travisati con berretti e sciarpe hanno seguito il titolare soprendendolo all'inetrno del locale e intimandogli di consegnare i soldi che teneva in tasca.

Probabilmente conoscevano le abitudini dell'uomo e quindi sapevano che portava indosso i soldi per le paghe dei collaboratori della sua attività commerciale.

Uno dei due malviventi forse perchè innervosito dal comportamento dell'uomo ha sparato un colpo in aria per rendere più chiare le intenzioni da cui erano mossi: a quel punto il titolare del bar non ha avuto alternative ed ha consegnato i circa 7.000 euro che teneva in tasca.

I due si sono rapidamente allontanati facendo perdere le loro tracce.

I Carabinieri del NAS di Palermo, proseguendo gli accertamenti conseguenti il recente sequestro di carni ovine destinate ad essere vendute da ambulanti abusivi come “stigghiole” e malamente congelate dal titolare di un macello, hanno individuato un deposito all’ingrosso di cui è titolare lo stesso soggetto.

In tale struttura i militari hanno sequestrato 900 kg di carni, congelate all’interno di una cella frigo non idonea allo scopo, che presentavano estese bruciature “da freddo” ed una copiosa presenza di ghiaccio, conseguenze della rottura dei sacchetti (peraltro non “per alimenti”) impiegati per il loro stoccaggio.

Tra le carni sottratte alla distribuzione commerciale (bovine, suine, pollame ed ovine) vi sono anche frattaglie di ovino, anche queste destinate ad essere arrostite e vendute presso bancarelle improvvisate del palermitano come “stigghiole”.

I titolari dei 2 stabilimenti sono stati denunciati per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. I prodotti sequestrati, del valore di diverse decine di migliaia di euro, verranno distrutti.
 

Intorno alle ore 9 di stamane in via Passo del carretto nei pressi del bar DI.VA nel corso di normali controlli gli uomini del Commissariato di P.S. di Bagheria ha tratto in arresto un uomo, Daniele Palumbo di 37 anni, rappresentante di commercio abitante a Bagheria in via Tolomeo.

altAd una attenta  ispezione della vettura, una Fiat punto,  è saltato fuori un panetto di hashish di 150 grammi,  presumibilmentete destinato a rifornire la "piazza bagherese", durante i fine settimana; l'uomo che non ha precedenti specifici per droga ha invece un vecchio precedente per rapina e porto illegale di armi.

Il Palumbo nella stessa mattinata di oggi è stato tradotto nelle carceri dell'Ucciardone.

Sempre più di frequente accade alle forze dell'ordine di "incrociare" nel nostro territorio delle persone che pur svolgendo una normale attività lavorativa, si prestano a realizzare guadagni illeciti rifornendo il mercato dello spaccio delle droge diffuse soprattutto tra i giovani.

La polizia infatti osserva nell'ultimo periodo quella che si potrebbe definire una mutazione del mercato dello spaccio: insospettabili con una regolare attività di lavoro che si riforniscono da "grossisti" della città e nel fine settimana si trasformano in puscher, o anche rifornimenti di "gruppo" da parte dei consumatori, soprattutto più giovani.

La vigilanza delle forze dell'ordine è massima soprattutto la sera dei giorni prefestivi e nelle scuole durante il break mattutino o l'entrata e l'uscita

Altri articoli...