Cronaca

 

Nella tarda mattinata di ieri la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Palermo inviava in via Paruta una pattuglia del Nucleo Radiomobile dove un giovane riferiva di essere stato vittima di un tentativo di truffa ad opera di una persona a bordo di una BMW ancora presente sul luogo.

Giunti sul posto, i Carabinieri venivano avvicinati dal richiedente che riferiva di essere stato vittima di una tentata truffa, ad opera di una persona a bordo di un’autovettura BMW di colore grigio, fornendo contestualmente anche la targa.

Il denunciate mentre era alla guida della sua autovettura transitando in via Paruta, era stato chiamato da una persona che l’aveva accusato di avergli rotto lo specchietto retrovisore sinistro, quando invece non vi era stato nessun contatto tra i veicoli.

Aggiungeva inoltre di aver ricevuto una richiesta di denaro per sistemare la questione del sinistro senza ricorrere alla denuncia alle rispettive assicurazioni. Dopo varie richieste, dapprima 130 € e poi di 50 € il denunciante si era allontanato con la scusa di andare a prendere i soldi.

A distanza di qualche minuto, ripercorrendo la stessa strada in senso contrario, aveva notato che il conducente della BMW si trovava sempre posteggiato in via Paruta nella medesima posizione e guardando aveva constatato che quando transitavano le autovetture vicino alla sua, apriva e chiudeva lo specchietto sinistro in modo da farlo sbattere con le macchine in transito.

A questo punto i Carabinieri si avvicinavano al mezzo in questione nella quale era seduto alla guida, con motore spento e finestrino anteriore sinistro aperto, R.g. nato a Roma classe 1992 e domiciliato a Bagheria.

Ai militari bastava poco per constatare che lo specchietto dell’auto in questione era scheggiato, ma non vi erano tracce di vetro rotto per terra o nelle vicinanze, visto che si trovava in sosta nello stesso posto dove erano avvenuti i fatti pochi minuti prima, e che l’autovettura del denunciante non presentava segni di collisione.

A seguito di perquisizione R.G. veniva trovato in possesso di una banconota da 50 € contraffatta e sottoposta a sequestro, accompagnato in caserma, a seguito di accertamenti sulla targa della BMW, risultava l’autore di analoghe truffe denunciate a Partinico.

Rintracciate due delle persone truffate, queste, giunte negli uffici del Nucleo Radiomobile riconoscevano senza alcun dubbio la targa della BMW, utilizzata per il raggiro.

In sede di denuncia, gli automobilisti riferivano che l’uomo si presentava alle vittime come rappresentante, oppure sotto falso nome, mettendo loro fretta in modo da approfittare del particolare momento per chiudere rapidamente la trappola, descrivendo fisicamente il conducente dell’auto, corrispondente in maniera inequivocabile a R.G. che veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per tentata truffa e possesso di banconota falsa.

Almeno una cinquantina gli agenti impiegati, sei  pattuglie del Commissariato di P.S. di Bagheria, due dell'anticrimine di Palermo, due unità cinofile antidroga e antisabotaggio, per una operazione di controllo del territorio svolta nel tentativo di prevenire e combattere la criminalità.

In ausilio delle unità di terra è stato impiegato anche un elicottero. Questi i dettagli dell'operazione.

Dieci  mezzi, tra auto e moto, sequestrati perchè senza assicurazione, controllati oltre cinquanta veicoli, elevate trenta  multe per violazioni al codice della strada, ritirati otto documenti di circolazione (patenti e carta di circolazione auto), effettuate 20 perquisizioni personali, eseguiti 20 controlli a soggetti che scontano misure di prevenzione,  mentre sono state in totale una ottantina le persone controllate.

Nel controllo sono stati coinvolti anche sei esercizi commerciali. 

Falsificazioni documentali, messa in scena di spettacoli “fantasma” , false attestazioni, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati, utilizzazione di fatture false.

Sono alcune delle condotte illecite emerse a seguito di due anni di indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Palermo che ha scoperto un sistema di frode messo in piedi da imprenditori operanti nel settore artistico, responsabili di una truffa perpetrata ai danni della Regione Siciliana nell’ambito degli interventi di sostegno delle attività teatrali per l’anno 2008.

A seguito delle attività investigative coordinate dai Dott. Daniele Paci e Roberto Tartaglia, Sostituti Procuratori della Procura della Repubblica di Palermo e sviluppate dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo siciliano, sono emerse responsabilità per 72 organismi teatrali, su un totale di 91 posizioni esaminate.

L’indagine, che ha interessato strutture con sede in tutto il territorio regionale, con prevalenza nelle provincie di Catania e Palermo, trae origine da un’attività ispettiva nel cui ambito, nel settembre del 2011, sono stati sottoposti a mirate verifiche soggetti economici aventi titolo a percepire i contributi previsti dalla Legge Regionale n. 25/2007, finalizzati a promuovere lo sviluppo delle attività teatrali ed a favorirne la diffusione, erogati dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione.

Dopo avere acquisito tutta la documentazione relativa alle istanze presentate dagli organismi teatrali operanti in tutta la Regione per ottenere l’erogazione del contributo, le Fiamme Gialle hanno proceduto ad una attenta disamina del materiale ed a numerosi controlli incrociati presso diversi Enti ed Uffici Pubblici.

Sono in tal modo emersi diversi casi di falsità dei documenti presentati agli Uffici competenti dell’Assessorato Regionale, con particolare riguardo a quelli attestanti i costi asseritamente sostenuti per la realizzazione di rassegne e festival e per la produzione di attività teatrali nel corso del 2008, su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero, risultati mancanti delle specificazioni necessarie o addirittura artatamente predisposti e contraffatti.

Fra i casi più significativi emersi nel corso dell’indagine, quello del responsabile di un ente teatrale che, a seguito dell’esclusione al contributo per aver predisposto una “stagione” ritenuta, dai competenti organi della Regione, di “modesto livello”, ha tempestivamente provveduto a procurarsi ed a produrre falsa documentazione attestante l’avvenuta rappresentazione di uno spettacolo a cui avrebbe partecipato un noto artista di fama nazionale, ma che, di fatto, non è mai stata realizzata.

L’ammontare dei fondi pubblici indebitamente percepiti attraverso gli artifici e i raggiri posti in essere dagli indagati, ammonta a un complesso di 2.300.000 euro.

Al termine dell’attività sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 72 persone per essersi rese responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni dell’Ente Regione e falso, nei confronti delle quali la Procura della Repubblica di Palermo ha già emesso gli avvisi di conclusione delle indagini, notificati in questi giorni dalla Guardia di Finanza .

 

Ormai è diventata quasi una abitudine: durante il fine settimana i ladri, (ma ormai non sappiamo più di cosa) sono penetrati al 1° piano degli uffici comunali di via Mattarella dove sono ospitati gli uffici dei servizi comunali di solidarietà sociale.

Anche stavolta nell'azione criminale oltre ad alcune 'tipicità' che ne fanno ormai un 'format' , ( l'incursione che si verifica sempre il fine settimana), ci sono alcune stranezze. La porta principale del piano che conduce agli uffici era intatta e chiusa con le mandate, si ipotizza quindi che i malviventi possano essere entrati (e usciti) da qualche finestra magari utilizzando una scala.

All'interno sono state forzate invece tutte le porte che consentono di accedere alle stanze dei  vari uffici

Due sinora i computer mancanti e cioè quello della responsabile degli Uffici di solidarietà dr.ssa Giacomina Bonanno e quello di uno dei collaboratori del'Ufficio Ignazio Galioto.

E' stata informata la Polizia. 

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