Cronaca

La notizia viene riportata sul sito on line gds.it a firma di Ignazio Marchese che riferisce di un incendio doloso divampato stanotte davanti alla pizzeria la Fornace di Bagheria in via Città di Palermo e su cui indagano i Carabinieri. 

Le fiamme sono state appiccate alla saracinesca attorno alle quattro di notte. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio che ha danneggiato la saracinesca.

I militari hanno trovato tracce di benzina nei pressi dell’esercizio commerciale. In pochi giorni è il secondo attentato.

Qualche giorno fa ad essere stata incendiata era la saracinesca del panificio-pizzeria  Sorci in via Giotto, ed in questo caso le fiamme si sono propagate anche all'interno danneggiando le attrezzature  

Le fiamme anche in questo caso erano state appiccate da ignoti alla saracinesca del panificio che si trova una strada poco distante dalla centrale piazza Butera.

Secondo quanto riporta GDS.it sarebbe stato accertato dagli agenti di polizia, che qualcuno nel cuore della notte ha cosparso la saracinesca dell’esercizio commerciale e ha dato fuoco.

Erano intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco che hanno impiegato alcune ore prima di spegnere completamente l’incendio.

Interessati dai sequestri sono due soggetti palermitani, Ignazio Romano e Maurizio Filippone, il primo già condannato nel passato per estorsione il secondo per usura. 

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato un’impresa edile, un salone di parrucchiera, quote sociali, tre immobili ad uso abitativo, due autovetture, due motocicli e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 800.000 euro, in esecuzione di due distinti provvedimenti, emessi dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Sin dagli anni ’90, Ignazio Romano è stato più volte condannato per reati contro il patrimonio ed è considerato persona socialmente pericolosa e dedita a traffici delittuosi. Nel maggio 2012 è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per tentata estorsione aggravata, a seguito di denuncia presentata da diversi commercianti di Palermo.

Poco dopo, nel giugno 2012, è stato nuovamente arrestato su ordine del GIP del Tribunale di Palermo, con l’accusa di estorsione, commessa con altri soggetti ed aggravata dal metodo mafioso, a seguito della ricostruzione di numerose episodi ai danni di commercianti di Palermo, ai quale veniva richiesta la c.d. “messa a posto" per lo svolgimento della propria attività.

In particolare, secondo le risultanze investigative, Romano, in concorso con altre persone, avrebbe richiesto somme di denaro ad alcuni commercianti di Palermo, precisamente delle zone ricadenti nel "mandamento" mafioso di Resuttana. Per tali condotte, nel 2014 è stato condannato dalla Corte d’Appello di Palermo a 4 anni e 6 mesi di reclusione.

Il secondo soggetto è Maurizio Filippone, quarantottenne ex dipendente della “Social Trinacria Onlus”, cooperativa partecipata dalla Regione che fornisce servizi sociali, arrestato nel 2012 per usura; questi, insieme ad altro soggetto, praticava tassi di interesse sui prestiti compresi tra il 60% e il 120%.

A Filippone è stato inoltre contestato il reato di truffa, poiché, mentre svolgeva l’attività illecita di usura, risultava essere regolarmente in servizio.

I sequestri sono scaturiti dalle indagini svolte dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo, le quali hanno permesso di evidenziare come i beni siano da considerarsi il frutto delle attività illecite o il reimpiego dei relativi proventi, in quanto sono risultati essere di un valore palesemente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dai due soggetti e dai componenti dei rispettivi nuclei familiari.
 

Vengono segnalati due furti nel fine settimana in appartamenti di Bagheria. La prima segnalazione è arrivata alla volante della Polizia di stato, chiamata d intervenire in una abitazione sulla provinciale 125, a ridosso del centro abitato.L'occupante della casa S.F.L. di 44 anni, ha denunciato un furto che er stato perpetrat ai suoi danni, nell'intervallo di tempo inetrcorrente tra le 17 di venerdìe ele 14 di sabato.

Ignoti avevano divelto la grata in ferro a protezione di una finestra al piano terra e si erano introdotti all'interno trafugando oltre ad una serie di costosi elettrodomestici, un Televisore Samsung, un lettore DVD, un ricevitore, due decoder, e la macchinetta per il caffè, anche orologi, collanine ed oggetti di vario tipo in oro.

Un danno consistente per il quale è stato presentata denuncia alla Polizia.

Sempre nel pomeriggio di sabato scorso, la volante è stata chiamata presso l'abitazione di G.G. di 60 anni in via Diaz a Bagheria: gli occupanti della casa erano usciti alle ore 11 del mattino ed al loro rientro hanno trovato la brutta sorpresa che tutti gli oggetti in oro e di un certo valore per un importo ancora da inventariare erano stati trafugati da ignoti.

Non risultavano effrazioni alla porta d'ingresso. Anche in questo caso il valore del bottino è stato consistente: indagherà la Polizia 

Allarme rientrato alla scuola primaria 'G.Bagnera' per il ritrovamento avvenuto nella giornata di oggi dei detriti dovuti al crollo di un controsoffitto in cartongesso andato in frantumi su una delle scale di accesso al piano superiore  per le pesanti infiltrazioni di pioggia.

A scopo esclusivamente cautelativo alcune classi di allievi sono state rimandate a casa per potere effettuare una ricognizione più approfondita. L'ing. Santo Mineo che, su incarico del comune, sta curando la verifica delle condizioni di sicurezza nelle varie scuole, è stato chiamato proprio per verificare assieme al geometra comunale Vito Lopes quanto accaduto.

Stando alle prime informazioni, malgrado le infiltrazioni di acqua, dovute all'abbondanza della pioggia di domenica, non esistono controindicazioni al ritorno in classe dei piccoli studenti sin da domani.

Occorre però tener presente che le infiltrazioni si sono verificate per chè l'acqua piovana non potendo efluire dalle caditoie osstruite ha esondato sul tetto della scuola dove ha creato na vera e propria piscina che successivamente  si è infiltrata attraverso i soffitti. Insoma un bel rebus da sciogliere nel medio futuro. Tra la'ltro serie criticità vengonos egnalatae anche alla scuola media 'Ciro Scianna' dove alcune classi a rischio sarebbero state inibite agli studenti.

Insomma quella dell'edilizia scolastica sta diventando un grosso problema su cui investire attenzione e vigilanza ma anche risorse.

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