Cronaca

BAGHERIA. Ieri mattina, i Carabinieri della locale stazione nel transitare presso il piazzale antistante la Stazione Ferroviaria, udivano il suono dell’allarme di un’autovettura Fiat Panda ivi parcheggiata.

Mentre si avvicinavano al veicolo i militari dell’Arma notavano due giovani, posizionati nelle immediate vicinanze dello stesso che alla loro vista tentavano di dileguarsi a piedi in due direzioni diverse. Immediatamente venivano bloccati ed identificati in M. d. classe 1998, palermitano e A. v. classe 1999, palermitano.

I Carabinieri accertavano che il finestrino lato guida dell’autovettura Fiat Panda sopra citata era stato completamente frantumato nel tentativo di asportare l’autoradio marca “Pioneer” presente all’interno.

Intanto veniva contattato il proprietario del veicolo Fiat Panda, sino ad allora ignaro dell’accaduto, il quale si presentava presso la Stazione Carabinieri per sporgere denuncia di tentato furto aggravato.

M. d. e A. v. venivano pertanto arrestati per il reato di tentato furto aggravato, nonché denunciati per il porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere in quanto venivano rinvenuti un cacciavite, una forbice ed un coltello a serramanico.

Entrambi venivano tradotti presso il Centro di Prima Accoglienza “Malaspina” di Palermo, per ivi rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Erano circa le 18.30 di ieri pomeriggio allorchè è arrivato l'allarme al Nucleo infortunistico della Polizia municipale un allarme che riferiva di un incidente stradale occorso ad una motoretta in via Scotto Lanza, circa all'altezza del vecchio acquedotto EAS.

Arrivati sul posto gli operatori di polizia municipale attraverso le testimonianze dei conducenti dei mezzi coinvolti hanno dovuto faticare un pò per ricostruire quanto accaduto: pare infatti che fosse in corso una gara tra i cosiddetti 'cinquantini' motorette di 50 cc di cilindrata, con un gruppo di giovani che percorrevano in salita la strada Scotto Lanza che sale appunto verso Incorvino passando davanti il vecchio acquedotto.

Ad un certo punto uno dei giovani, poi identificato dagli agenti per G.S. di sedici anni, spostatosi verso la sinistra della carreggiata perdeva l'equilibrio, forse per un avvallamento della sede stradale, andando rovinosamente a finire contro una Ford Fiesta che scendeva dal senso opposto e che prudentemente si era addossato i alla recinzione della sottostante campagna quasi a fermarsi; il giovane veniva sbalzatoa terra, l'auto riportava significativi danni alla parte anteriore sx e alla portiera, mentre il mezzo invece continuava scivolando la corsa ed andava ad impattare contro un'altra auto una Peugeot che era accodata alla Ford.

Ma il fatto singolare e grave è che i giovani, stando alle testimonianze dei presenti, si sono subito preoccupati di sparire portando con sè anche il mezzo danneggiato, presumendo in questo modo di cancellare le tracc, ma lasciando però a terra ferito il loro compagno.

Quando sono arrivati i mezzi di soccorso hanno trovato  solo il giovanissimo dolorante e ferito  che è stato accompagnato dall'ambulanza del 118 presso l'Ospedale Civico di Palermo.

Sino ad ora tarda i vigili hanno dovuto lavorare per ricostruire nei minimi dettagli le fasi dell'incidente, ed adesso stanno indagando per risalire alla identità dei giovani presenti al momento dello scontro

Ignazio Scardina (nella foto), bagherese di 63 anni, era stato arrestato nel 2012 assieme ad altri quattro presunti complici, di cui tre bagheresi, i pensionati Antonino Aiello e GiacintoSciortino ed il barista Salvatore Alaimo, con l'accusa di aver preso tangenti per accelerare l'iter di liquidazione della pensioni di invalidità.

La notizia viene riportata dal Giornale di Sicilia di oggi in un articolo a firma di Antonio Di Giovanni

In sede penale aveva patteggiato una pena di tre anni e sei mesi di reclusione, sentenza diventata esecutiva nel 2013. Ora arriva il pronunciamento della Corte dei conti che condanna lo Scardina a liquidare all'Ente pensionistico, che lo aveva già licenziato all'indomani dell'arresto, la somma di 30.000 euro perchè le condotte poste in essere dallo Scardina "appaiono lesive dell'immagine dell'Ente".

Era stata una donna a denunciare il 'sistema' messo in opera dagli imputati che 'adocchiavano' le potenziali vittime e poi mettevano a disposizione le loro conoscenze e i loro buoni uffici, (tra gli imputati c'era anche un impiegato della Prefettura Vincenzo Mirabella), per rendere più veloce il corso della pratica.

Chiedevano però il 10% di quanto, arretrati compresi, avrebbero incassato le vittime che si giovavano di questo sistema, da 500 a 2000 euro per ogni pratica.Se l'interessato nicchiava automaticamente si riduceva la velocità della lavorazione della pratica, viceversa se l'interessato aderiva alle proposte, la liquidazione avveniva in tempi brevi

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Il colpo accuratamente preparato è stato messo in atto poco prima dell'orario di chiusura, tant'è che l'allarme è arrivato al 113 alle 12.50. Quattro rapinatori con il volto travisato  con occhiali scuri  in maniera da rendersi poco riconoscibili, di età intorno ai trenta anni, sono entrati nell'agenzia Unipol Sai di via Massimo D'Azeglio, traversa di via Papa Giovanni XXIII , e minacciando con dei coltelli e ed una pistola gli impiegati presenti hanno preteso  la consegna dei soldi dell'incasso. 

La sicurezza e la rapidità di esecuzione facevano pensare ad un gruppo non nuovo aqueste 'imprese'.

Di fronte alle armi i dipendenti non hanno potuto fare altro che eseguire le ingiunzioni dei banditi consegnando quanto contenuto nella cassa: un bottino complessivo di oltre 4.000 euro tra denaro contante e assegni compreso quanto gli impiegati tenevano dentro i loro portafogli e le loro borse.. 

 Conclusa la rapina i quattro si sono dati ad una fuga precipitosa; c'è da ritendere che uno o più complici li stessero aspettando nelle vicinanze per dare loro man forte.

Gli agenti del commissariato di Bagheria  hanno fatto i rilevi del caso e in considerazione della pericolosità dimostratta dalla banda e  dall'uso di una pistola è stata fatta ontervenire la POlizia scientifica da Palermo.

Verranno esaminati naturalmente anche quanto registrato dalle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali della zona.
 

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