Cronaca

Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo supportati da 200 uomini dell’Arma Territoriale, del XII Battaglione Sicilia e da unità cinofile antidroga, stanno dando esecuzione a 23 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti” e “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti”, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, Dott.ssa Daniela CARDAMONE, su richiesta della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, Procuratore Aggiunto Dott.ssa Teresa PRINCIPATO e Sostituto Procuratore Dott. Siro DE FLAMMINEIS.

L’attività investigativa è la naturale prosecuzione dell’operazione “Horus”, culminata nel gennaio 2014 con l’arresto di 33 persone. L’indagine ha documentato come il gruppo criminale, operante nel quartiere della “Zisa”, fosse stato capace di sopravvivere e rinnovarsi nonostante il duri colpi inferti dalle Forze di Polizia.

Nelle immagini registrate dalle telecamere dei Carabinieri, sono state osservate centinaia di cessioni, non solo in strada ma anche da casa, lanciando lo stupefacente da una finestra dell’abitazione o calando un paniere dal balcone.

Un’attività svolta congiuntamente dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri e dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di circa 2,1 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di prevenzione su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il sequestro, finalizzato alla confisca, è stato eseguito nei confronti di:

- FONTANA Eustachio, nato a Corleone il 15.09.1972, (in atto libero, tratto in arresto nel febbraio del 2014 nell’operazione denominata “CALA S.P.A.”);

Nell’ambito della suddetta Ordinanza emergeva la figura del Fontana Eustachio come persona ricoprente un ruolo centrale nell’ambito associativo finalizzato a commettere una serie di delitti contro il patrimonio, ed in particolare truffe, accesso abusivo a sistemi informatici, furto aggravato, riciclaggio ed altri reati contro la fede pubblica, con l’aggravante di aver organizzato il gruppo criminoso.

La complessa attività investigativa, svolta attraverso minuziosi accertamenti patrimoniali sui beni sospettati di essere nella effettiva disponibilità del predetto, ha consentito di individuare un ingente patrimonio illecitamente accumulato in diversi anni di malaffare.

Aziende operanti nel territorio di Palermo, Caltanissetta, Milano, Roma, Calatafimi (TP) e Vittoria (RG), quote societarie e conti correnti sono stati passati al setaccio dagli investigatori e, alla luce della evidente sproporzione tra il loro valore e i redditi dichiarati, sottoposti a sequestro.

L’odierno provvedimento di sequestro ha interessato i seguenti beni.

1. Intero capitale sociale con relativo complesso beni aziendali della società “MEDITERRANEA CONTRACT S.R.L. UNIPERSONALE”, con sede in Milano;

2. Intero capitale sociale con relativo complesso beni aziendali della società “L’ULIVA S.R.L. UNIPERSONALE”, con sede in Caltanissetta;

3. Intero capitale sociale con relativo complesso beni aziendali della società “CANTINA SOCIALE LE DUE PALME SOC. COOP. AGRICOLA”, con sede in Calatafimi (TP);

4. Intero capitale sociale con relativo complesso beni aziendali della società “COOPERATIVA G.F. AGRICOLTURA”, con sede in Vittoria (RG);

5. Intero capitale sociale con relativo complesso beni aziendali della societa’ “FONTANA S.R.L.”, con sede in Palermo;

6. Intero capitale sociale con relativo complesso beni aziendali della societa’ “GENIUS S.A.S. DI FONTANA EUSTACHIO & C.”, con sede in Palermo;

7. Quote sociali pari al 16,5% della societa’ “FINANCIAL HOLDING LONGEVITY S.R.L.”, con sede in Palermo;

8. Quote sociali pari al 8,16% della societa’ “ALLIANCE EUROPEAN WHOLESALE BROKER S.R.L.” in liquidazione, con sede in Roma;

9. Nr. 4 rapporti bancari;

10. Nr. 1 motociclo.

 

 

'Abbiamo imboccato una strada e intendiamo portarla sino in fondo': è questa l'opinione prevalente che si coglie nei commenti di amministratori e funzionari che stanno rivoltando come un calzino le pratiche di autorizzazione all'uso di suolo pubblico concesse al tempo ai locali di ristorazione  e di intrattenimento.

Oggi altri tre sequestri di suolo occupato illegittimamente da attività di intrattenimento e di ristorazione: due chioschi che si trovano a ridosso della spiaggetta di San'Elia, Il Tropical Beach e Il Nodo, si sono visti apporre i sigilli nelle aree esterne dove sono soliti sedersi gli avventori.

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