34 anni fa a Bagheria l'assassinio di Pietro Busetta, vittima innocente di mafia

34 anni fa a Bagheria l'assassinio di Pietro Busetta, vittima innocente di mafia

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Quel pomeriggio del 7 dicembre del 1984 i killer della mafia entrarono in azione in via Roccaforte a Bagheria accanto lo stadio, fu un'esecuzione in piena regola quella di Pietro Busetta, la cui unica colpa era stata l'aver sposato Serafina Buscetta, la sorella di quello che allora era il neo collaborare di giustizia Tommaso Buscetta, diventandone il cognato.

Fu vittima di una delle tante vendette trasversali con cui una mafia sempre più aggressiva insanguinò la sicilia per anni. La famiglia di Buscetta in quegli anni  fu letteralmente decimata, in piena guerra di mafia (era il settembre 1982) furono inghiottiti dalla lupara bianca i suoi due figli. Nel dicembre successivo un commando di killer fece irruzione nella pizzeria New York Place uccidendo Giuseppe Genova, genero del super boss siculo-brasiliano, e due suoi cugini Onofrio e Antonio D' Amico. Tre giorni dopoi killer della mafia vincente sorpresero il fratello di don Masino, Vincenzo e il nipote Benni all' interno della fabbrica di vetro nella quale lavoravano e li uccisero senza pietà. Nel dicembre dell'84 a Bagheria l'ennesimo omicidio di una persona innocente, un cognato di Tommaso Buscetta,  onesto e stimato imprenditore bagherese di 62 anni che mai nulla aveva avuto a che fare con mafia e malavita, Pietro Busetta appunto. 

Le dichiarazioni di Buscetta fecero scattare il clamoroso Blitz di San Michele il 29 settembre del 1984 con 366 mandati di cattura e che porteranno al maxi processo di Palermo istruito da Falcone e Borsellino, con le prime pesantissime condanne agli appartenenti a Cosa Nostra.

Ricordare la figura di Pietro Busetta come vittima innocente di mafia è oggi per noi bagheresi un obbligo morale, al fine di coltivare, come comunità, una memoria condivisa.