David di Donatello a Nico Bonomolo, un commento di Ezio Pagano

David di Donatello a Nico Bonomolo, un commento di Ezio Pagano

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All’addensarsi dei complimenti sui social, mentre spirava il vento di “Maestrale” ho intercettato la primissima dichiarazione di Nico: “Ho la vaga sensazione di avere vinto il David di Donatello.”

Nico Bonomolo da oggi fa parte a pieno titolo dell’”Albo d’oro” dei personaggi illustri di Bagheria, dopo aver vinto il Premio David di Donatello 2022. In questo modo la “Scuola culturale bagherese” si accresce.
Anche se la genesi di Bagheria è imprecisata, alla domanda, perché Bagheria ha così tanti creativi? rispondo: con ogni probabilità perche Bagheria deriva da “Bab-el-gherid” che in arabo significa porta del vento; quale circostanza più favorevole di un vento scirocco che porta l’humus creativo dai paesi del mediterraneo?
Nico Bonomolo, come tutti i “Bagheresi doc”, trae linfa da questo vento di scirocco.

Dal 2008 Bonomolo affianca il cinema di animazione alla pittura. Con il cortometraggio Lorenzo Vacirca vince il Premio New Italian Cinema Events al 55mo Festival del Cinema di Taormina. Partecipa a festival internazionali, ottenendo riconoscimenti, tra cui la Menzione Speciale ai Nastri d'Argento, il Gryphon Award per il miglior corto animato al Giffoni Experience, una candidatura ai David di Donatello, una candidatura ai Globi d'Oro e il Bruce Corwin Award al Festival di Santa Barbara che lo ha visto concorrere per una nomination ai Premi Oscar®. L’ultimo suo lavoro “Maestrale”, prodotto da Salvo Ficarra e Valentino Picone lo vede salire sul gradino più alto del David di Donatello, aggiudicandosi la prestigiosa statuetta.
“Maestrale - afferma il regista - è un film che parla del bisogno di vita nuova e lo fa attraverso una narrazione in cui il disegno, spesso rarefatto e in bianco e nero, concorre, insieme ad una dimensione temporale sospesa, a delineare una dimensione onirica che apre la rotta a differenti e personalissime interpretazioni”.
Questo bisogno di vita nuova, come si legge nella sinossi del film di Nico Bonomolo, possa essere di auspicio per la popolazione martoriata della Ucraina.