Continua l'incertezza riguardo il concorso per autisti AMAT di Palermo, dopo i ricorsi e le numerose polemiche, i partecipanti non hanno avuto nessuna notizia sugli esiti del concorso dopo aver concluso le prove a luglio scorso, ben 4 mesi fa.
“Non sappiamo ancora nulla nemmeno per quanto riguarda il punteggio conseguito. Supponiamo che il motivo di questo ritardo sia legato all’accoglimento dei vari ricorsi che si sono susseguiti nell’arco degli ultimi mesi. Ovviamente non spetta a noi dire se l’ammissione di questi ricorsisti alla selezione sia giusta o sbagliata, però ci dà tanta amarezza il fatto che venga data tanta voce a loro senza tener conto della nostra situazione”. Così racconta uno dei 246 candidati che hanno sostenuto tutte le prove previste, dalla preselettiva alla pratica.
“E’ un concorso che è uscito già da due anni e mezzo; molti di noi hanno fatto tanti sacrifici sia per quanto riguarda lo studio sia per le spese da affrontare per la partecipazione. C’è stata gente che ha magari rinunciato a opportunità lavorative, soprattutto nel periodo estivo, quando sembrava che il concorso si stesse avviando alla conclusione, cosa che poi non è stata”.
Una situazione di stallo e di incertezza, che non permette di avere chiarezza circa il proprio futuro. “Ad oggi non abbiamo rassicurazioni su niente. E’ chiaro che non le pretendiamo perché siamo dei semplici candidati, però da tutte queste voci che riguardano sia i ricorsi sia la situazione tra Amat e il Comune di Palermo, sembra quasi che si stia avviando una fase molto buia che andrà a influenzare la conclusione del concorso”.
“Vorremmo delle rassicurazioni da chi di dovere, dati i sacrifici che abbiamo fatto – chiede il giovane candidato -. Vorremmo sapere quali sono le tempistiche quanto meno per avere una pubblicazione della graduatoria, anche provvisoria. Sapere se la situazione economica aziendale permetterà, a prescindere da questi ricorsi, l’assunzione di cento autisti, di dieci, di venti o di trenta”.
“A Palermo un concorso dopo due anni e mezzo ancora non si riesce a espletare -conclude -. Altrove sarebbe paradossale”.