In data odierna, grazie alla proficua e sinergica collaborazione tra l’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Porticello e l’Amministrazione Comunale di Santa Flavia (PA),
volta al costante sviluppo e implemento in termini di sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità del locale scalo peschereccio, è stato possibile implementare la segnaletica verticale mediante l’installazione di diversi dissuasori in cemento armato di tipo new jersey (continuamente videosorvegliati) alla radice del molo di “sopraflutto” e dei pennelli “nord-est” e “sud-est” nei quali, come peraltro già stabilito dalla vigente Ordinanza n. 4/2012 del 04/04/2012 del Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Porticello (in particolare all’articolo 3), è vietata la circolazione e la sosta dei veicoli, fatta eccezione per quelli espressamente autorizzati dall’Autorità Marittima.
L’eventuale inosservanza delle prescrizioni di cui al prefato articolo della suddetta Ordinanza di disciplina delle attività del porto di Porticello – fanno sapere, inoltre, dalla Guardia Costiera – comporta, qualora il fatto non costituisca più grave reato, una sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da euro 51,00 ad euro 309,00.
Come è noto, infatti, l’articolo 12, comma 3, lettera f) del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo Codice della Strada), in combinato disposto con l’articolo 59 del Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328 (Regolamento per l'esecuzione del Codice della navigazione marittima), prevede che sia il Capo del Circondario Marittimo a disciplinare con propria "ordinanza" la circolazione stradale nell’ambito delle aree portuali di cui all’articolo 6, comma 7, del medesimo Codice della Strada.
Infine – fanno sapere sempre dalla Guardia Costiera – proseguiranno anche nei prossimi giorni i lavori per il continuo incremento e rinnovamento della segnaletica verticale e orizzontale di tutta l’area portuale al fine di infondere nell’intera cittadinanza una sempre maggiore consapevolezza della realtà infrastrutturale portuale esistente, soggetta a specifica normativa.