La giunta regionale approva il nuovo piano rifiuti, previsti 7 termovalorizzatori

La giunta regionale approva il nuovo piano rifiuti, previsti 7 termovalorizzatori

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Via libera in giunta regionale siciliana al nuovo piano rifiuti che comprende anche la “valorizzazione dei rifiuti”, cioè la possibilità di realizzare i termovalorizzatori.

Nella relazione “apprezzata” dalla giunta e che adesso sarà inviata al ministero dell’Ambiente per l’approvazione definitiva, si parla di almeno sette impianti senza mai citare la parola "termovalorizzatore", dei quali due da 200 mila tonnellate di capacità di "valorizzazione" dei rifiuti a Catania e Palermo. Per questi quantitativi elevati di rifiuti non vi sono tecnologie alternative ai termovalorizzatori, ma il governatore non vuole essere criticato come colui che dà il via libera a questo tipo di impianti molto contestati. Così Crocetta ha voluto inserire nel testo in extremis una modifica che consentirebbe alle Srr di Palermo e Catania di poter realizzare più impianti di piccole dimensioni, in modo da non essere obbligati a fare i termovalorizzatori. Come per gli altri impianti, che saranno interprovinciali, e per i quali si potranno utilizzare tecnologie alternative come la “gassificazione”. Ma al di là del giro di parole, la verità è che in questo piano il governo demanda la responsabilità di avviare questi impianti alle 18 Società di gestione, le Srr partecipate dai Comuni: saranno queste che dovranno stabilire se e come realizzare i termovalorizzatori o gli altri impianti alternativi necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti senza le vecchie e inquinanti discariche.
Nel piano, in sintesi, si prevede comunque la realizzazione di almeno sette impianti e le Srr di Palermo e Catania possono, se lo vorranno, avviare la realizzazione di due termovalorizzatori da 200 mila tonnellate l'uno. Il problema però è uno: questo piano rifiuti prevede una differenziata di almeno il 65 per cento, e a oggi l'Isola è ferma al 10 per cento. Risultato? Anche in questo caso il piano, come quello del governo Lombardo, sembra tanto un libro dei sogni,mentre la Sicilia rischia di avere le discariche piene nei prossimi sei mesi, come denunciato al Senato dal ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti.
Ecco il comunicato della giunta: "La Giunta regionale, riunita in data odierna, ha completato la trattazione del piano dei rifiuti presentato dall'assessore all'Energia, individuando la mappatura dei siti idonei per la realizzazione degli impianti di valorizzazione, che saranno installati preferibilmente in discariche dismesse o presso impianti industriali in disuso, lontani dai centri abitati.Sono stati indicati i limiti di emissione, che dovranno essere il 70% in meno rispetto a quanto previsto dalle direttive europee, puntando a impianti di valorizzazione di piccola entità. La previsioni sono di impianti per la valorizzazione di duecentomila tonnellate annue, da individuare tra Catania e Palermo, anche ipotizzando la costruzione di più impianti di minore portata e per circa trecentomila tonnellate nel resto dell'Isola.
Al fine di evitare speculazioni sulle aree dove verranno realizzati gli impianti, non occorrerà essere detentore delle aree stesse, poiché queste, se di proprietà privata, saranno soggette a esproprio per pubblica utilità".

Repubblica.It