E' morto la scorsa notte all'età di 87 anni nella propria abitazione di Santa Flavia circondato dall'affetto dei familiari Giorgio Li Vigni.
Alle figlie Patrizia e Daniela, ai generi Mimmo Matrone e Nino Trapani, ai nipoti Giorgio, Vincenzo e Teresa giunga l'affettuoso e partecipe abbraccio della redazione di bagherianews.com e del direttore Angelo Gargano in particolare.
I funerali si svolgeranno Lunedì 26 ottobre alle ore 11.00 presso la Basilica Soluntina di Santa Flavia.
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Non è esagerato affermare che con Giorgio Li Vigni se ne va un pezzo della storia e della politica di Santa Flavia: per circa trenta anni, dalla metà degli anni '50 e sino agli anni '80, Li Vigni fu tra i protagonisti di quella politica che a Santa Flavia, come altrove nei comuni vicini, riusci a ricostruire non solo economia e società, ma proprio quello che si può definire l'essere comunità.
Era il tempo di altri protagonisti della politica, pensiamo ai D'Amato e ai Sanfilippo, che diedero un contributo decisivo per far sì che il paese si potesse mettere alle spalle le macerie che la guerra aveva lasciato.
Imprenditore agricolo, Giorgio Li Vigni ricoprì ininterrottamente per quasi un trentennio il ruolo di amministratore comunale, fu anche vicesindaco, distinguendosi per la lucidità e il rigore del suo impegno politico, ottenendo il riconoscimento di Cavaliere del Lavoro dall'allora presidente della Repubblica Giovanni Leone, e il titolo di Ufficiale della Repubblica.
Santa Flavia divenne in quegli anni uno dei modelli di comuni virtuosi che venivano portati ad esempio come cittadina linda, civile, accogliente; e fu in quegli anni che si posero le premesse, il fratello di Giorgio Li Vigni fu direttore del Mercato ittico di Porticello, per il miracolo economico della flottiglia peschereccia di Porticello.
Per questo oggi è giusto ricordarlo.
