L’arbitro Gava decide Siena – Palermo e anche la formazione anti Milan.

L’arbitro Gava decide Siena – Palermo e anche la formazione anti Milan.

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Era tempo che non si assisteva ad un arbitraggio così casalingo, così smaccatamente a favore della squadra di casa come quello di Siena-Palermo di domenica scorsa.

E se Tagliavento, nell’anticipo di sabato di Milan – Juventus, non coadiuvato dai suoi guardalinee e quarto uomo, non ha visto il gol di Muntari e ha annullato per un fuorigioco inesistente il gol di Matri, l’arbitro Gava in Siena- Palermo è stato il protagonista in negativo a senso unico:

- a partita appena iniziata ha espulso Balzaretti per un intervento difensivo su Destro che aveva scelto lo scontro fisico con il difensore, come era solito fare Virgilio, centravanti degli anni ’60.
Sarebbe stata discutibile la punizione dell’intervento del terzino rosanero, che ha colpito la palla e non l’avversario e non era l’ultimo uomo, figurarsi l’espulsione che ha lasciato il Palermo in dieci per l’intera partita.

- il contrasto di Aguirregaray su Brienza, che nell’entrare in area perde l’equilibrio di suo, non era falloso. Invece Gava fischia il rigore! Sull’ episodio ammonito il capitano Miccoli, ammonito il portiere Viviano, ammonito Donati… .

- sul 3-1 il contrasto in area nei confronti di Bertolo che subisce fallo non viene visto invece da Gava da Grottaferrata ; a quel punto per il Palermo la partita è chiusa.

Le attese sull’incontro di Siena erano ben diverse, più di un discorso si era speso per la prima vittoria in trasferta dell’anno, ma oltre all’arbitro anche il Palermo ci ha messo del suo: il tutti avanti dell’inizio è da calcio parrocchiale e segna irrimediabilmente la partita; la difesa a tre dopo l’espulsione è un disastro, perché i centrali non s’intendono, Bertolo e Aguirregaray non sanno cosa fare, a destra Del Grosso e Brienza imperversano, Munoz viene regolarmente saltato; proprio a destra nasce in contropiede il secondo gol segnato da Bogdani (ma costui gioca e segna solo contro il Palermo?) che precede di netto Mantovani; sul terzo gol il centrale Rossettini è solo e deve soltanto spingere la palla al di là della linea; il gol di Brienza su punizione è un gentile omaggio dei giocatori in barriera ormai nel pallone.

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Peccato, perché l’occasione era ghiotta e l’approccio alla partita è stato scriteriato alla luce della differenza dei valori in campo evidenziata in quei pochi minuti in cui il Palermo pur in dieci ha giocato al calcio malgrado la frenesia agonistica del Siena che sente la B vicina.

Contro il Milan Mutti dovrà ridisegnare la difesa restando possibilmente fedele al 4-3-1-2; gli esperimenti effettuati finora non hanno prodotto risultati accettabili.

Quindi una linea difensiva con Pisano, Migliaccio e Mantovani e Bertolo a sinistra da vice Balzaretti. Da aggiungere che Munoz, a parte lo scarso stato di forma, continua a prenderla solo di testa mentre con palla a terra consente di fare bella figura a qualsiasi avversario! L’eventuale elenco è pari alle partite da lui giocate con la maglia del Palermo! 

Sul punto un’ultima considerazione: i ricambi dalla panchina, oltre ad essere limitatissimi, quasi sempre non sono all’altezza dei titolari. 

In questo il Presidente dovrebbe rivedere le sue posizioni perché non giova alla squadra e agli incassi domenicali avere un cuore “… i ragazzi vogliono giocare e quindi a gennaio vanno altrove…” (Pinilla docet) e puntare su giovani non sempre talentuosi e subito pronti per il campionato italiano ( basta ricordare la panchina del Chievo nell’ultima di campionato contro il Palermo di Delio Rossi).

A tutto questo, una volta per tutte, dovrà porre rimedio Zamparini se vuole veramente raggiungere degli obiettivi anche quello soltanto della parte sinistra della classifica, e non vivere alla giornata.

Un Catania così vicino e in stato di grazia è un fastidio non da poco per il tifo rosanero. Sabato arriva il Milan…..Miccoli c’é…

Il Gianni ridotto

nella foto in alto l'arbitro Gava espelle Balzaretti al 1 minuto di gioco; nella foto al centro l'arbitro Gabriele Gava.