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I cinque gol, cinque, rifilati alla Lazio terza in classifica, il centrocampo rosanero che impone il suo gioco, l’impostazione data da Mutti alla squadra, che ha vanificato le scelte tattiche non tutte obbligate di Reja, certamente un allenatore fra i migliori della nostra serie A, spingono Zamparini a riconoscere il merito e la “mano” dell’ allenatore.

 Prima della partita, in settimana, a seguito delle notizie delle dimissioni di Fabio Capello da allenatore dei leoni bianchi d’Inghilterra e del prossimo arrivo nelle casse del Palermo calcio di finanziamenti freschi e copiosi provenienti dagli Emiri arabi, in affari con il Presidente e alla ricerca di mediatici ritorni d’immagine in Europa, addetti ai lavori come Bronzetti e testate giornalistiche nazionali davano come futuribile il ritorno di Capello nel nostro campionato su una panchina (perché no?) dai colori rosanero.

In questo prevedendo che il Fabio d’esportazione possa accompagnare al proprio lavoro la cura di interessi e passioni personali, come i vitigni del podere di Pantelleria.

Il 5 – 1 di domenica sera ha imposto una rivisitazione anche dei sogni tanto che il Presidente, per la gioia dei cronisti, ha dichiarato “ Mutti? è il mio Mourinho!” suscitando preoccupazione nei tifosi rosanero che ricordano perfettamente l’accostamento Mangia – Wenger dei mesi scorsi.

Zamparini ha però aggiunto che per il rinnovo del contratto, in scadenza a giugno, c’è sempre tempo. Questo consentirà sicuramente qualche ulteriore pensiero…
Intanto occorre aspettare marzo per capire se gli emiri ci sono e se hanno intenzioni serie con il Palermo calcio. 

Per ora si ricordano soltanto gli incontri dell’era Zamparini disputati dall’allenatore Capello sulla panchina della Juventus nei campionati:

2004/05 25.9 Juventus – Palermo 1 – 1 ( Zaccardo – Ibrahimovic)
05.2 Palermo – Juventus 1 - 0 ( grande Brienza)
2005/06 07.1 Palermo – Juventus 1 – 2 ( Terlizzi – Mutu – Mutu )
7.5 Juventus – Palermo 2 – 1 ( Nedved – Ibrahimovic – Godeas).

Un’altra concorrente, ben più blasonata del Palermo, può interessarsi a Capello nei prossimi giorni: è il Chelsea di Abramovic, dopo la pesante sconfitta di ieri sera con il Napoli al San Paolo.
Le scelte sbagliate di Villa-Boas, lo scontro con senatori del calibro di Lampard e Cole pregiudicano i quarti di Champions League del Chelsea a tutto favore del Napoli, grazie ai gol e alle giocate di un certo Cavani.

Traballa quindi la panchina del portoghese Andrè Villas-Boas. Ma…Zamparini non aveva dichiarato in una intervista che voleva contattarlo già ai tempi in cui allenava il Porto?

Tutto comunque passa dal male di trasferta del Palermo che Mutti, con paziente semplicità e con una squadra che è sempre più sua, conta di debellare fin da domenica a Siena.

                                                                                                                                   Il Gianni ridotto 

Ci sono partite che vanno vinte con il gioco, la tattica e la tecnica individuale, e ci sono partite dove tutte queste componenti sono soltanto secondarie, perché per vincere conta esclusivamente la grinta, la cattiveria agonistica e la perseveranza. La fortuna, e la bravura, di mister Mineo è quella di avere in mano una squadra in grado di saper vincere in entrambi i modi, e dimostrazione ne è l’affermazione del Sant’Isidoro nel difficile campo della Wisser club.

Privo degli “assi” Speciale e Enzo Di Salvo, entrambi squalificati, Mineo propone sin dall’inizio il quintetto formato da Tripoli, Riesi, Fricano e Fava, con D’Angelo e Losanno pronti a subentrare a partita in corso. L’avvio degli ospiti è fulmineo: Riesi è tarantolato e crea scompiglio tra le maglia larghe della difesa casalinga. Il vantaggio dei bagheresi è firmato dal furetto biancorosso, autore di una punizione velenosa che si insacca alle spalle del portiere palermitano.

 La Wisser riesce nella reazione, ma i loro attacchi si infrangono su uno Scianna in giornata di grazia. Un’azione di contropiede magistralmente prodotta da Riesi porta il Sant’Isidoro sul doppio meritato vantaggio.

 A questo punto gli ospiti arretrano il proprio baricentro lasciando l’iniziativa ai padroni di casa, sempre pericolosi ma mai letali. Un aiuto alle offensive della Wisser arriva dalla difesa dei biancorossi, che in disimpegno lanciano il contropiede di Graziano, preciso nel battere a rete Scianna. Il gol è un’iniezione di fiducia per i palermitani, che riescono con il pressing a rubare palla a D’Angelo e provocare una goffa quanto involontaria autorete di Tripoli. Il pareggio sta stretto al Sant’Isidoro, che può recriminare per le tante occasioni da rete che in contropiede ha sprecato con Fricano, Terranova e Losanno, vicini alla terza rete ospite quando il punteggio era ancora di 0-2.

Nella ripresa il leitmotiv del match cambia e quella che sembrava una partita di calcio si trasforma in vera e proprio battaglia agonistica tra due compagini che vogliono a tutti i costi raggiungere il massimo per i propri colori.

Il duo arbitrale non riesce a tenere in pugno la gara che si innervosisce smisuratamente da entrambe le fazioni, con i padroni di casa che già dopo 10 minuti di gara possono godere di un tiro libero abilmente trasformato in rete da Molinaro. La rimonta è completa e adesso i padroni di casa si chiudono in difesa cercando di colpire i bagheresi di rimessa. Gli ospiti non ci stanno e spinti dal duo Riesi-Tripoli riescono a pareggiare l’incontro: è il casteldaccese a rubare palla a metà campo e involarsi centralmente verso la porta avversaria, scaricando con una botta di punta la palla all’angolino basso alla destra dell’estremo difensore palermitano. I padroni di casa non digeriscono il gol subito e iniziano una vera e propria battaglia nella battaglia nei confronti dei direttori di gara, i quali dimostrano di non essere in giornata.

Tripoli avrebbe l’opportunità riportare i suoi in vantaggio dal dischetto del tiro libero, ma la palla fa la barba al palo e termina sul fondo. Un mancato fischio arbitrale fa irrimediabilmente innervosire Graziano, il quale viene espulso per eccesso di proteste. In inferiorità numerica i padroni di casa subiscono la rete del sorpasso, ancora firmata da Riesi su illuminante assist di Tripoli.

La Wisser pare indemoniata e prova a trasferire sul campo la rabbia interiore derivata da alcune decisioni arbitrali. In uno degli ultimi affondi, Vuturo viene toccato in area di rigore cadendo a terra: per gli arbitri ci sono gli estremi per fischiare un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta lo specialista Federico, pronto a spezzare il sogno degli ospiti di portare a casa 3 punti fondamentali per la corsa ai play-off. Il tiro è forte, deciso e angolato, ma Scianna capisce tutto e in tuffo respinge la conclusione del numero 10 palermitano. La felicità dei bagheresi è alle stelle, anche perché poco dopo gli arbitri decretano la fine delle ostilità.

La vittoria finale risulta ancora di più decisiva per le notizie che arrivano dagli altri campi, che parlano di un’inaspettata sconfitta della terza forza del campionato, la Futsal Battiati, adesso distante 10 punti. La strada per i play-off è ancora lunga e tortuosa, ma questa vittoria ha ridato speranze concrete al gruppo di Mineo, che dal prossimo match potrà nuovamente contare su Speciale e Di Salvo, due uomini in grado di risolvere la partite da soli. Prossima partita in programma alle 17 al “Principi di Rammacca” contro la Rahl Butahi, capace di fermare sul pareggio la capolista Melilli.

Commento Mister Mineo:
“Voglio ringraziare tutti i ragazzi perché per me stato un fine settimana duro, visto che ho perduto un mio zio giovedì, dopo una lunga malattia. Volevo dedicare a lui questa vittoria, una persona per me importante. I ragazzi ancora una volta mi hanno fatto sentire la loro vicinanza con questa prova davvero gagliarda in un campo difficile, dove sarà difficile per tutti far risultato. La parata di Scianna nel finale è prova tangibile che questa squadra ha una determinazione tale che qualunque risultato può essere raggiunto”.


Salvatore Orifici 

Bagheria – Un Bagheria in piena emergenza per le contemporanee assenze degli squalificati Mancuso, Lo Coco e Licari degli infortunati Tripoli, Audia, Baiamonte e Melfa e dell’indisponibile Scoperto riesce a superare il Sacro Cuore Milazzo. 

Decisiva la rete messa a segno dal dischetto da Ferrara al 28’ del primo tempo, rigore concesso per fallo commesso sullo stesso attaccante da parte del difensore ospite Currò. Il risultato comunque non deve trarre in inganno perché lo stesso poteva anche essere più rotondo se solo i giocatori in maglia nero-azzurra avessero realizzato anche una sola parte delle occasioni create.

Fin dai primi minuti il Bagheria ha pigiato sull’acceleratore confidando sulla velocità di Ferrito e Ferrara nonché su Greco che ha svariato sul fronte offensivo senza dare punti di riferimento ai difensori ospiti.

È proprio di Greco la prima conclusione verso la porta avversaria ma il suo tiro, seppure da buona posizione, si perde di poco fuori. Passano pochi minuti e Ferrara dal limite prova il tiro a giro e la sfera incoccia la base del palo alla sinistra del portiere per poi perdersi sul fondo.

Al 27’ l’episodio che deciderà l’incontro. Ferrara viene lanciato in area, prende il tempo all’avversario che non trova di meglio che stenderlo per un rigore sacrosanto. Dal dischetto Ferrara non lascia scampo al portiere ospite insaccando sulla sua sinistra ed il Bagheria si porta in vantaggio.

A questo punto ci si aspetta la reazione ospite ma invece è sempre il Bagheria a fare la partita e così al 45’ Ferrito si produce in un micidiale contropiede.

Il portiere ospite gli si fa incontro sgambettandolo platealmente rimediando così il rosso diretto. Gli ospiti a questo punto punti nell’orgoglio provano a portarsi in avanti offrendo così il fianco al contropiede dei locali. Al 55’ il Bagheria ha la palla del possibile raddoppio ma Ferrito non riesce a superare Alibrando che gli si era fatto incontro in disperata uscita.

Al 62’ gli ospiti si portano in avanti e ci vuole tutta la bravura di Vasta per evitare che la sfera calciata da Cannuni si insacchi alle sue spalle. S

egue una lunga fase di stanca dell’incontro nella quale gli ospiti provano in ogni modo a portarsi in parità mentre i locali con Ferrara prima e Ballarò dopo vanno vicini al raddoppio. Si giunge così senza grossi sussulti al 93’ quando il direttore di gara fischia la fine dell’incontro sancendo il ritorno alla vittoria del Bagheria che si mantiene in scia delle battistrada.

Sabato il Bagheria è atteso dalla difficile trasferta sul campo del Collesano che ieri ha rimediato, come da pronostico, una sonora scoppola con la capolista Nuova Igea e che cercherà di sfruttare il fattore campo per conquistare punti utili per la salvezza.

Per l’occasione mister Rinaudo potrà contare nuovamente su Licari e Lo Coco che hanno scontato la squalifica e spera di recuperare anche Arrigo che ieri è uscito malconcio dopo un contrasto con un difensore al punto che si è reso necessario il cambio.

L’imperativo sarà quello di conquistare l’intera posta in palio se si vuole ancora restare nel gruppo delle grandi nell’attesa di conoscere l’esito del sorteggio per i quarti di finale di Coppa Italia.

Città di Bagheria 1
S.C.Milazzo 0

Città di Bagheria: Vasta, Graziano (85’ Lima), Amato, Tarantello, Correnti, Lipari, Aiello, Arrigo, (67’ Ballarò), Greco, Ferrara, Ferrito. All. Rinaudo
S.C.Milazzo: Caragliano, Sofia (45’ Alibrando), Fleri, Miroddi, Currò, Di Bella, Bonaccorso (46’ Maggio e dal 55’ Andaloro), Salmeri, Cannuni, Milazzo, Maio. All. Cambria
Arbitro: Scarciotta di Caltanissetta – Ass.nti Sciortino e Gallea di Agrigento.
Note: spettatori 150 circa. Ammoniti Correnti del Bagheria, Currò e Bonaccorso del S.C. Milazzo. Espulso Caragliano al 45’.
Marcatori: 28’ Ferrara (rig.).


                                                                                                                               Giulio Galioto

Casteldaccia Con il pareggio conquistato a Casteldaccia e causa la concomitante vittoria esterna della Nuova Igea sul campo del Sacro Cuore Milazzo, prossimo avversario del Bagheria, anche se la matematica ancora lascia ampi margini, bisogna riconoscere che svanisce il sogno del Città di Bagheria di potere ambire alla promozione diretta in Eccellenza. 

I nero-azzurri infatti nel volgere di due sole settimane hanno visto salire i punti di ritardo dalla capolista ad otto rispetto ai tre iniziali senza contare che il Bagheria dovrà rendere visita in trasferta alla Tiger ed alla stessa Nuova Igea. In parole povere solo se la Nuova Igea volesse decidere di non vincere il campionato le altre formazioni potrebbero avere una speranza.

Ieri sull’impossibile terreno del Fiorilli, il Bagheria dopo essere passato in vantaggio con il capitano Lipari, avere sprecato il raddoppio è stato punito nell’unica vera occasione dei locali dall’ex Ventimiglia che ha corretto di testa in rete una punizione non lasciando scampo al portiere Vasta. Si sapeva che la gara sarebbe stata difficile fin dall’inizio e che le pesanti assenze nel Bagheria potevano costare care alla formazione di Rinaudo e così è stato.

Tuttavia non si può fare a meno di sottolineare la rabbiosa reazione dei nero-azzurri che una volta subita la rete hanno provato a riportarsi in vantaggio ma ieri la dea bendata non è stata loro favorevole.

Rinaudo, per mettere su un undici competitivo per via delle contemporanee assenze degli squalificati Mancuso, Greco, Lo Coco, Correnti, degli indisponibili Amato e Scoperto senza contare gli infortunati Baiamonte, Audia e Tripoli (per questi ultimi due la stagione è praticamente finita), ha pescato a piene mani nel settore giovanile e così nell’undici iniziale sono ben 6 gli juniores inseriti che comunque si sono bene disimpegnati e che possono costituire la base per il futuro della formazione. Pronti via ed il Bagheria ha la palla del possibile vantaggio ma Ferrara a tu per tu con il portiere si faceva deviare il pallonetto di quel tanto che basta per evitare la capitolazione.

Il Bagheria preme sull’acceleratore e Ballarò più volte si propone sulla fascia mentre il solito Lipari domina a centrocampo con l’undici locale che invece rimane rintanato nella propria metà campo affidandosi ai lunghi lanci di Di Gregorio indirizzati agli sguscianti Poma e Ventimiglia che trovano comunque in Licari e Tarantello due spietati marcatori. I palloni spiovono all’interno dell’aria di rigore dei locali ma il portiere Gelfo, salvo un tentativo di Giordano svolge lavoro di ordinaria amministrazione.

Al 35’ il Bagheria conquista con Ferrara una punizione che lo stesso attaccante batte a sorpresa servendo Lipari che presentatosi a tu per tu con Gelfo lo supera con un preciso diagonale con l’interno del destro. È la rete del vantaggio!! Il Casteldaccia subita la rete sembra come un pugile all’angolo ed allora il Bagheria prova ad assestare il colpo del ko. L’occasione propizia arriva al 40’ quando Ferrara calcia una punizione dal limite che viene respinta corta dal portiere sulla palla vagante si avventa Giordano che calcia a rete ma Gelfo riesce a respingere salvando la propria porta. Nella ripresa il Casteldaccia sostituisce lo spento Genualdi con l’ex Castello e la musica cambia. Ora sono i locali a premere il Bagheria che soffre maledettamente e quasi capitola su punizione calciata da Castello sulla quale Vasta interviene respingendo con i pugni.

I locali credono nell’impresa e con Poma vanno nuovamente alla conclusione ma la difesa bagherese seppure in affanno riesce a respingere la conclusione dell’avanti locale. Al 70’ i locali conquistano una punizione che somiglia ad un corner corto e sulla battuta di essa Ventimiglia R. si eleva più in alto di tutti insaccando la rete del meritato pareggio. Il Bagheria non ci sta e dopo appena un minuto ha la palla del possibile nuovo vantaggio con Ferrara che su imbeccata di un compagno si presenta, seppure in posizione defilata a tu per tu con il portiere locale. L’attaccante bagherese calcia forte e palla seppure smorzata dal portiere si indirizza lentamente verso la porta ma un difensore riesce in extremis a respingerla sulla linea evitando la rete.

Passano pochi minuti e Ferrito ha la palla del possibile vantaggio ma sull’uscita del portiere calibra male il colpo sotto e la sfera si perde alta sulla traversa. Ancora qualche minuto e lo stesso Ferrito riesce ad andare in rete ma l’arbitro ravvisa la posizione di fuorigioco ed annulla la marcatura. Il Bagheria preme ancora e lo farà fino alla fine dei tre minuti di recupero ma il risultato non cambierà più.

Il pari sicuramente sta bene al Casteldaccia anche se dovrà lottare fino alla fine per cercare di mantenere la categoria mentre il Bagheria, nelle cui fila si è sentita oltremodo l’assenza di Correnti unico uomo in grado di mettere gli attaccanti nelle condizioni di pungere, farebbe bene a cominciare a guardarsi alle spalle e cercare di mantenere la seconda posizione in classifica per potere sfruttare il fattore campo in vista dei play-off senza dimenticare la Coppa Italia, competizione per la quale si attende ancora che la Lega Dilettanti decida gli abbinamenti dei quarti di finale……giusto per lasciare aperta ogni possibilità di arrivare in eccellenza….visto che se il Mazzarrà riuscisse a vincere il recupero ed oggi la gara interna scavalcherebbe Tiger e Bagheria attualmente occupanti la seconda piazza con i bagheresi virtualmente secondi avendo battuto sul terreno del Comunale i giallo-neri messinesi…..in bocca al lupo Bagheria…….

A.C: Città di Casteldaccia 1
A.S. Città di Bagheria 1

Casteldaccia: Gelfo, Ventimiglia G., Cimino, La Rosa, Di Gregorio, Lo Gerfo, Genualdi (Castello), Macaluso, Di Palma, Poma (Sparacino), Ventimiglia R. All. Benforte
Città di Bagheria: Vasta, Aiello, Ballarò, Licari, Tarantello, Arrigo, Matarazzo, Lipari, Giordano, Ferrara, Ferrito. All. Rinaudo
Arbitro: Cioni di La Spezia
Marcatori: 35’ Lipari; 70’ Ventimiglia R.

Giulio Galioto    

 

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